Un editoriale pubblicato su Il Fatto Quotidiano firmato Massimo Rocca, afferma che sono finite le speranze di Mario Draghi, ma anche di Silvio Berlusconi, di essere i prossimi presidenti della Repubblica. Draghi è costretto a rimanere dov'è causa dell'allarme della variante Omicron, mentre il leader di Forza Italia non sarebbe apprezzato.
Pertanto, Draghi potrebbe farsi 7 anni come presidente del consiglio. Dopo le elezioni del 2023, vista anche la scarsa fiducia dei cittadini, ci potrebbe essere la formazione di una maggioranza filo-draghiana e ciò decreterebbe la fine della politica partitica.
Fidatevi di uno che ci lavora dentro: sarà al 99% così.
Alle prossime elezioni con ogni probabilità i partiti si presenteranno divisi in tre blocchi (cdx-centro-"csx" con M5S e PD), poi dopo le elezioni ci si renderà conto che pure cooptando il "centro" (calenda renzi +eu eccetera) nessuno dei due schieramenti maggiori avrò la maggioranza.
A quel punto, csx e centro si uniranno, chiederanno a berlusconi e/o salvini di supportarli e questi accetteranno a patto di riproporre Draghi, che governerà per 5 anni con il 70% del parlamento compattamente al suo fianco e con ogni probabilità un PdR "approvato" da lui.
All'opposizione la sola Meloni, forse Salvini se basterà Berlusconi per la maggioranza Draghi ma credo ormai si sia istituzionalizzato a tal punto il "capitano" che non sarà un problema dargli le chiavi in mano per cercare di disinnescare il sovranismo.
Nel frattempo, si svuoteranno M5S FI e Lega (se al governo con Draghi) e la Meloni farà di fatto un partito unico sovranista intorno al 35-40% stabile costantemente all'opposizione modello FN in Francia.
Le prossime elezioni sono TOTALMENTE irrilevanti, l'unica variabile è se FI FdI e Lega dovessero avere più del 50% dei seggi (campa cavallo!), in quel caso ci sarà governo politico di cdx.
Ma con ogni probabilità il vostro voto alle prossime elezioni non conterà NIENTE, è già deciso tutto da diversi mesi.