Il fallimento del Moneyball

Ruuddil23

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In soli due anni ci hanno già trasmesso questa certezza: il moneyballe è una vaccata.

Invece, ti diro che di per se ha una logica che puo funzionare. Ma deve partire dal prendere un allenatore veramente bravo, con uno stile di gioco unico o quasi, aiutato da dei dirigenti capaci che selezionano giocatori adatti al suo tipo di gioco.

Per fare un esempio noto, ne piu ne meno quello che fa da anni e anni l'Atalanta col Gasp.

Da noi manca tutto, quindi non so dire quanto sia colpa del moneyballe nello specifico. Di sicuro in questi due anni hanno già preso una marea di bidoni.
Questa strategia del "moneyball" (che poi non è certo stata inventata ora ma è stravecchia di anni e anni) come tutte le altre può funzionare con professionisti del settore, che siano anche bravi e adatti al tipo di strategia scelta (per ogni strategia ce ne sono diversi, Corvino, Sartori e Tare ad esempio sono adatti a una tipologia, Leonardo, Boban, Ausilio ecc. ad altre). Noi s'è messo lì gli unici che non sono adatti a nulla, dato che non sono proprio del mestiere, oltre a mettere sempre allenatori mediocri che non valorizzano i singoli, ed ecco la frittata.

Ma non pensiamo che non sia fatto apposta, è tutto programmato per tenere il Milan a un livello non troppo alto per lo standard di spese che questa proprietà è disposta a sostenere. Poi è chiaro che così vai anche un po' a buttare nel water parte del denaro con gente come Ciuku Ciuku, Musah e Royal...ma fin quando sono massimo 15-20 a cartellino con ingaggi bassi, allora è un rischio sostenibile. Ma se ti va bene anche con uno solo (e statisticamente uno lo devi azzeccare anche a caso), come potrebbe essere con Pulisic e Pavlovic, lo cedi e ti ripaghi di tutti i cessi presi. In questo caso poi puoi anche vivere di rendita con diversi acquisti dei dirigenti precedenti, che, piaccia o non piaccia ad alcuni, del mestiere invece ci erano o lo erano diventati. Con uno già è stato fatto (Tonali), gli altri ora si sta provando a screditarli per far digerire l'ormai probabile cessione.
Anche sul fronte allenatore si punta alla mediocrità non solo per risparmiare sull'ingaggio ed avere uno che non batte i pugni e non ti sputtana, ma anche per evitare di avere uno che alza eccessivamente le prestazioni e i risultati della squadra in rapporto al suo valore perché così aumentano le pretese di spesa per restare in alto da parte del coach stesso, dei giocatori più forti e degli stessi dirigenti, cosa che è successa con Maldini che per questo è stato cacciato...e ora sta succedendo con Leao e Theo.

In tutto questo i risultati sportivi sono ovviamente in terzo-quarto piano, già con i Singer erano in secondo piano. Quel che succede succede, tanto in questa serie A ridicola di sicuro non retrocedi e non arrivi nemmeno settimo-ottavo probabilmente. L'importante è speculare in attesa della cessione del club, che potrebbe essere vicina ma anche lontana, dipenderà da molti fattori.
 
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Il problema è alla base. Il moneyball puoi farlo con squadre medio-piccole o in leghe chiuse o superbilanciate come in USA.
In Europa il moneyball funziona perché la medio-piccola fa l'exploit, stile Atalanta, e si fa comprare i giocatori dalle big.
 

Lineker10

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Questa strategia del "moneyball" (che poi non è certo stata inventata ora ma è stravecchia di anni e anni) come tutte le altre può funzionare con professionisti del settore, che siano anche bravi e adatti al tipo di strategia scelta (per ogni strategia ce ne sono diversi, Corvino, Sartori e Tare ad esempio sono adatti a una tipologia, Leonardo, Boban, Ausilio ecc. ad altre). Noi s'è messo lì gli unici che non sono adatti a nulla, dato che non sono proprio del mestiere, oltre a mettere sempre allenatori mediocri che non valorizzano i singoli, ed ecco la frittata.

Ma non pensiamo che non sia fatto apposta, è tutto programmato per tenere il Milan a un livello non troppo alto per lo standard di spese che questa proprietà è disposta a sostenere. Poi è chiaro che così vai anche un po' a buttare nel water parte del denaro con gente come Ciuku Ciuku, Musah e Royal...ma fin quando sono massimo 15-20 a cartellino con ingaggi bassi, allora è un rischio sostenibile. Ma se ti va bene anche con uno solo (e statisticamente uno lo devi azzeccare anche a caso), come potrebbe essere con Pulisic e Pavlovic, lo cedi e ti ripaghi di tutti i cessi presi. In questo caso poi puoi anche vivere di rendita con diversi acquisti dei dirigenti precedenti, che, piaccia o non piaccia ad alcuni, del mestiere invece ci erano o lo erano diventati. Con uno già è stato fatto (Tonali), gli altri ora si sta provando a screditarli per far digerire l'ormai probabile cessione.
Anche sul fronte allenatore si punta alla mediocrità non solo per risparmiare sull'ingaggio ed avere uno che non batte i pugni e non ti sputtana, ma anche per evitare di avere uno che alza eccessivamente le prestazioni e i risultati della squadra in rapporto al suo valore perché così aumentano le pretese di spesa per restare in alto da parte del coach stesso, dei giocatori più forti e degli stessi dirigenti, cosa che è successa con Maldini che per questo è stato cacciato...e ora sta succedendo con Leao e Theo.

In tutto questo i risultati sportivi sono ovviamente in terzo-quarto piano, già con i Singer erano in secondo piano. Quel che succede succede, tanto in questa serie A ridicola di sicuro non retrocedi e non arrivi nemmeno settimo-ottavo probabilmente. L'importante è speculare in attesa della cessione del club, che potrebbe essere vicina ma anche lontana, dipenderà da molti fattori.
Ottimo commento. Riflessione interessante.

A giudicare da queste prime partite hanno sbagliato a fare i conti. Non dico ottavi, ma quinti sesti si rischia di arrivare eccome.
 

Ruuddil23

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Ottimo commento. Riflessione interessante.

A giudicare da queste prime partite hanno sbagliato a fare i conti. Non dico ottavi, ma quinti sesti si rischia di arrivare eccome.
Ci sta, potrebbero aver sbagliato i calcoli quest'anno. Molto dipenderà dalla stagione di Atalanta, Napoli e Roma.
Fra l'altro mi è venuto in mente che questa strategia di non stare mai troppo in alto e al massimo accettare una vittoria episodica ogni tanto si sposa perfettamente con le dichiarazioni di Cardinale sul fatto che vincere sempre sarebbe noioso, quando in realtà per lui è solo dispendioso.
 
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Il più grande freno al moneyball è il tifoso stesso.
Non appena il tifoso si sarà arreso/abituato non troveranno opposizione.

Non mi importa relativamente tanto se scoveranno i giocatori ricorrendo ad algoritmi o si baseranno sulle proprie di conoscenze, io intendo il loro moneyball con lo scovare giocatori, lanciarli e venderli a peso d'oro.

Per riuscire in ciò devono togliere la vittoria come obiettivo finale perchè un giocatore capace di vincere è un campione e loro non devono vendere campioni ma potenziali tali.
Per fare ciò è importante giocare per segnare tanto senza assillo della vittoria.

I soldi si fanno con centrocampisti e giocatori offensivi che si mettono in mostra.

I derby persi e che ancora perderemo ci relegheranno alla periferia del calcio.
Tutto voluto.
 
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premesso che il concetto di Moneyball è di difficile applicazione alla lunga a un club come il Milan. Ma come al solito si fa sempre un po' di confusione e si dà per certo che quello che viene fatto al Milan, è il massimo che si può fare.
Il Moneyball lo puoi fare bene, come lo puoi fare male. Così come ogni cosa, ad esempio il nostro 4231 è ridicolo, ma c'è chi ha vinto tutto con 4231 et similia.
Noi diamo per scontato che con il moneyball devi comprare subumani e rivenderli male. Ma si potrebbe anche comprare meglio e rivendere meglio. La base per fare questo è avere una dirigenza SERIA. Noi diamo per certo, per scontato che l'attuale dirigenza, ma anche quella precedente, hanno fatto il massimo nella scoperta e nell'acquisto dei calciatori. Ma a me pare evidentissimo che nessuno al Milan ha fatto il massimo che si potrebbe fare. Pure lo stesso Maldini con tutto il suo amore per il club, con tutta la sua buonafede, con tutte le sue buone intenzioni, con tutte le sue competenze calcistiche, non era un dirigente affermato e scafato.

Se tu oggi poi hai come dirigenti Ibrahimovic, Furlani e Moncada... non andrebbe bene nemmeno la politica societaria del Real Madrid, del PSG o del City. Ma di che stiamo parlando?

Finchè non hai una dirigenza SERIA, inutile parlare anche di strategie societarie. Tanto chi le dovrà applicare non ha le basi per saperle applicare, non essendo del mestiere. Quindi...
 
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premesso che il concetto di Moneyball è di difficile applicazione alla lunga a un club come il Milan. Ma come al solito si fa sempre un po' di confusione e si dà per certo che quello che viene fatto al Milan, è il massimo che si può fare.
Il Moneyball lo puoi fare bene, come lo puoi fare male. Così come ogni cosa, ad esempio il nostro 4231 è ridicolo, ma c'è chi ha vinto tutto con 4231 et similia.
Noi diamo per scontato che con il moneyball devi comprare subumani e rivenderli male. Ma si potrebbe anche comprare meglio e rivendere meglio. La base per fare questo è avere una dirigenza SERIA. Noi diamo per certo, per scontato che l'attuale dirigenza, ma anche quella precedente, hanno fatto il massimo nella scoperta e nell'acquisto dei calciatori. Ma a me pare evidentissimo che nessuno al Milan ha fatto il massimo che si potrebbe fare. Pure lo stesso Maldini con tutto il suo amore per il club, con tutta la sua buonafede, con tutte le sue buone intenzioni, con tutte le sue competenze calcistiche, non era un dirigente affermato e scafato.

Se tu oggi poi hai come dirigenti Ibrahimovic, Furlani e Moncada... non andrebbe bene nemmeno la politica societaria del Real Madrid, del PSG o del City. Ma di che stiamo parlando?

Finchè non hai una dirigenza SERIA, inutile parlare anche di strategie societarie. Tanto chi le dovrà applicare non ha le basi per saperle applicare, non essendo del mestiere. Quindi...
Secondo me si parte da un sunto sbagliato che va ad accostare il Moneyball alle plusvalenze classiche basate sul modello atalanta/dortmund/salisburgo/udinese insomma le classifiche plusvalenze generate però su basi sportive. Ma il moneyball non è quello, tant'è che non fa parte nemmeno del calcio.

Mi sbaglierò io, ma è il concetto di moneyball stesso ad essere un fallimento se trasportato nel calcio. E questo non è un discorso che dipende da delle competenze.
Perché se metti all'opera dei dirigenti seri e competenti, metti in automatico in moto un piano sportivo che si basa su un progetto sportivo che non è appunto sul Moneyball.

Ad oggi infatti siamo l'unico club che fa questo secondo la visione di Cardinale da lui ritenuta proficua. È una scommessa che vuole vincere, ma per me non sta portando a nulla.
 

mandraghe

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Il moneyballe e alcuni tipi di statistiche avanzate non possono essere applicati a sport come il calcio, il basket, il rugby o altro, sport dove il singolo giocatore e` chiamato a svolgere piu` funzioni, all'interno di un sistema collettivo.

E` fattibile in sport estremamente specializzati (baseball, football...) dove per alcuni giocatori, l'unica funzione e discriminante e` il singolo gesto sportivo.

In ogni caso i nostri manco applicano il moneyball, sono talmente incompetenti e cialtroni, che non sarebbero nemmeno in grado di gestirlo.


Questi pensano che gli altri sono fessi e loro astutissimi.

Pensano che spendere 100 mln per un giocatore è sbagliato e che sia meglio prenderne 5 da 20.

Guardiamo il Real, che è agli antitesi del cosiddetto moneyball: da oltre 20 anni non si fanno scrupolo a spendere cifre mostruose, da Zidane fino ad arrivare a Mbappé.

Ebbene ecco i risultati: club di football che vale di più al mondo, record di fatturato e bilancio in utile. Oltre ovviamente alle decine di trofei vinti.

Anche il Milan 86-03, ragionava così e, salvo per il bilancio in utile, i risultati erano simili.

Purtroppo Cardinale non capisce che spendere tanto per il cartellino di un giocatore non è solo un costo ma soprattutto un investimento che produrrà utili.

L’unica, flebile, speranza è che non voglia appesantire il bilancio in vista di una prossima cessione di quote. Ma ci credo poco.
 

Jino

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In soli due anni ci hanno già trasmesso questa certezza: il moneyballe è una vaccata.

Invece, ti diro che di per se ha una logica che puo funzionare. Ma deve partire dal prendere un allenatore veramente bravo, con uno stile di gioco unico o quasi, aiutato da dei dirigenti capaci che selezionano giocatori adatti al suo tipo di gioco.

Per fare un esempio noto, ne piu ne meno quello che fa da anni e anni l'Atalanta col Gasp.

Da noi manca tutto, quindi non so dire quanto sia colpa del moneyballe nello specifico. Di sicuro in questi due anni hanno già preso una marea di bidoni.

La verità è che il Milan è un club di uno spessore tale per cui il moneyball non si può fare.

Il Milan non si può svegliare la mattina cercando di fare plusvalenze. Il Milan, cosi come già fa il Real, il City, il Bayern cede qualcuno solo di fronte ad offerte scriteriate. Vedesi Tonali lo scorso anno. Noi in soldoni non possiamo fare l'Atalanta.

Comunque purtroppo la scelta di tanti calciatori negli ultimi anni è stata drammatica, abbiamo cannato davvero troppi troppo acquisti, ed è una cosa che pagheremo nei prossimi anni.
 

Jino

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Questi pensano che gli altri sono fessi e loro astutissimi.

Pensano che spendere 100 mln per un giocatore è sbagliato e che sia meglio prenderne 5 da 20.

Guardiamo il Real, che è agli antitesi del cosiddetto moneyball: da oltre 20 anni non si fanno scrupolo a spendere cifre mostruose, da Zidane fino ad arrivare a Mbappé.

Ebbene ecco i risultati: club di football che vale di più al mondo, record di fatturato e bilancio in utile. Oltre ovviamente alle decine di trofei vinti.

Anche il Milan 86-03, ragionava così e, salvo per il bilancio in utile, i risultati erano simili.

Purtroppo Cardinale non capisce che spendere tanto per il cartellino di un giocatore non è solo un costo ma soprattutto un investimento che produrrà utili.

L’unica, flebile, speranza è che non voglia appesantire il bilancio in vista di una prossima cessione di quote. Ma ci credo poco.

Il Real Madrid comunque ogni mercato fa anche operazioni importanti in uscita, non pensa solamente a comprare.

Da due stagioni praticamente non cede, ma prima? Te lo dico io, ti riporto per quanto ha ceduto ogni sessione estiva.

22/23 92mln
21/22 78mln
20/21 108mln
19/20 136mln
18/19 136mln
17/18 132mln


e potrei andare avanti, tra qualche annata a cessioni misere da 20-30 mln ne trovi altre da 70-100 mln nelle annate precedenti.

Quello che voglio dire è che il valore di un club non passa solamente per quello che dici tu, cioè comprare gente forte....passa anche nel saper cedere bene calciatori....nell'ultimo decennio il Madrid ha venduto per una cifra vicina al miliardo di euro....il Milan non ci si avvicina nemmeno lontanamente.

Il Madrid investe tanto nei calciatori, ma è bravissimo prima di tutto a sceglierli e ad avere un margine di errore negli acquisti veramente basso, poi ha una grandissima capacità di valorizzare questi investimenti e di far diventare forti i propri asset....ed infine non meno importante avere la lucidità e la lungimiranza di capire quando è il momento giusto di venderli anche a peso d'oro....
 
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