Si sta discutendo tantissimo tra le varie pagine sulla vittoria, non convincente, di ieri contro il Sassuolo. Per come la vedo io, giusto o sbagliato che sia, il bel giuoco ai fini del risultato finale non conta nulla. Anzi. Gli allenatori del bel giuoco (a parte rarissime eccezioni nelle storia del calcio) non sollevano mai trofei proprio perchè, essendo monotematici, non sono in grado di vincere partite sporche.
Della partita di ieri, dunque, mi tengo molto molto molto volentieri i tre punti che ci proiettano al terzo posto.
Ma c'è da precisare che un conto è il bel giuoco (superfluo), un altro è soffrire dall'inizio alla fine in casa, ed anche in superiorità numerica, contro il Sassuolo. Questo è un importante campanello d'allarme che non va affatto sottovalutato.
ma neanche per sogno:
1-lippi faceva un gioco ultra offensivo, li macinava gli avversari altro che pragmatico
2-il porto di mourinho e di deco era spettacolo puro
3-il manchester di ferguson era offensivismo allo stato puro. basta rivedersi la partita contro la juve di ancelotti. ah, dimenticavo ancelotti...
-zidane non ne parliamo.
ma se a te sta bene che il milan difenda 11 uomini dietro la linea della palla in casa con il sassuolo che giocava in 10, accomodati.
Il tema del bel giuoco è quanto di più sterile si possa discutere del calcio.
Da sempre comunque parlare del proprio bel giuoco è l'argomentazione dei perdenti.
Ci sono vie di mezzo. Noi siamo dall'altra parte della scala; ha mai vinto qualcosa d'importante qualcuno giocando così schifosamente, come il Milan di ieri? Ancor meno.
Perdonatemi l'intrusione, vorrei partecipare anch'io perché l'argomento mi sta a cuore.
Ovviamente alcune premesse di rito. Siamo secondo me in una fase di transizione,e forse quello che vediamo è un passo necessario, come detto anche da altri, per ritornare con fatica dove ci spetta. Indipendentemente da come giochiamo è essenziale arrivare alla qualificazione CL per passare di livello e affrontare nuove avventure. Nessuna lo nega, io ne sono cosciente e le discussioni che facciamo adesso le ritengo più che naturali. Magari anno prossimo guarderemo con ilarità a quello che stiamo scrivendo.
Detto questo, il discorso del bel "giuoco" è contemporaneamente molto semplice o molto complicato a seconda di come lo vogliamo affrontare. Anzitutto mettiamoci d'accordo sulle definizioni. Per me il bel giuoco è un modo di porsi al calcio in modo propositivo e costruttivo, e arrivare al risultato finale: VINCERE. Per vincere devi segnare un goal in più dell'avversario, quindi, allo stesso momento, devi avere una buona difesa e potenziale offensivo per segnare. Se nel fare questo disegni trame di gioco che portano a risultati allora fai bel gioco. Lo scopo lo puoi raggiungere anche trincerandoti in difesa mettendo l'autobus in area, e tirare pallate in avanti perché hai un bomber che la butta dentro, ma quanto può durare una cosa del genere? Se la tua difesa fa cilecca o il tuo bomber non è in giornata, sei bello che fritto. E questo conta molto. Magari conta meno in campionato, ma negli scontri diretti a eliminazione sei a fortissimo rischio. Non riuscirai ad arrivare in fondo a nessuna competizione dove conta lo scontro diretto.
Quindi orientiamoci: se vogliamo il piazzamento in campionato, allora ok, ma se vogliamo qualcosa di più a livello di competizioni continentali, è ora di cambiare registro. Meglio avere un'organizzazione di gioco, che però purtroppo comporta sacrifici, applicazione e soprattutto cervello e creatività. Abbiamo l'allenatore e gli elementi in squadra per fare questo? Secondo me ancora no. Almeno, non completamente.
Poi viene il discorso della squadra nel suo complesso. Adesso può anche andare bene mirare solo al risultato, ma siamo sicuri che sia l'unica strada percorribile quella che abbiamo intrapreso? Io sento molti di noi che dicono che abbiamo una difesa perfetta, e alcuni ci vedono addirittura il Milan di Capello. Ma per favore. Siamo a carnevale, mi auguro che siamo in vena di scherzi. Semplicemente abbiamo la difesa perché mettiamo l'intera squadra in area ancora prima che l'avversario entri in area di rigore, sfido io che non riescono a segnare. Inoltre abbiamo il portiere in stato di grazia. Ma quale organizzazione? Anche ieri sera ho visto Paquetà ultimo uomo a evitare il cross salvando in calcio d'angolo, e Calabria sulla parte SX stava effettuando un'intervento dove normalmente avrebbe dovuto esserci Rodriguez.
Organizzazione difensiva? Ma lo vedete con quanta semplicità riescono gli altri ad arrivare in area? Quando l'avversario effettua un cambio gioco, c'è sempre qualcuno libero sulle fasce in grado di arrivare al cross. Dove sta Rodriguez? A fare il terzo centrale? E il terzino chi lo fa? Chanaloglu? In 2 contro 2 l'avversario matematicamente ci salta con un banale triangolo, e non riusciamo a tenere in marcatura nessuno. Davanti alla difesa giochiamo con tre mediani, Bakayoko, Kessie e Paquetà. Volete dirmi che questa è organizzazione difensiva?
E' un modo di giocare che sfianca i nostri, e voglio sperare che non avremo a pentircene. Magari arriveremo a fine campionato con la qualificazione ottenuta, ma il prezzo da pagare sarà una squadra sfinita e con Paquetà riadattato a mediano. Nel frattempo, il nostro livello di gioco è evoluto solo nel senso di una maggiore velocità nel riempire l'area quando gli altri hanno la palla. Boh. C'è modo e modo. Non sono affatto sicuro che questo sia l'unico sistema per arrivare al nostro obiettivo stagionale. A Gattuso avranno imposto di portare la squadra in CL, e lui si è messo a testa bassa cercando di ottenerlo nella maniera più semplicistica e deleteria possibile. Questa è la mia sensazione.
PS
Per quanti dicono che conta solo vincere, non so quanti anni avete, ma io 'sta roba non l'ho mai vista al Milan. MAI. Per me non è Milan questo. Poi va bene tutto, contento per voi.