Ma Inzaghi era fortissimo nel gioco di raccordo. Bastava alzare la palla e in profondità ed erano tutte sue. Nella protezione della palla era una bestia.
Forte nel raccordo non significa avere un bel tocco. Significa essere connesso con la trequarti e saper offrire più soluzioni sul lungo e corto, rimanere sempre dentro la partita, giocare in ampiezza. Tutte cose in cui Inzaghi eccelleva assolutamente. Icardi non è a quel livello ma è migliorato molto: sotto la guida del Buciano nazionale ha imparato a portare il primo pressing, ha imparato a venire incontro e scaricare di prima sull'esterno o sullo spazio da lui creato, e più in generale è diventato un attaccante più completo.
Quindi non è affatto vero ciò che leggo relativo al fatto che “non è migliorato per nulla a livello tecnico e tattico”.
E a questo va aggiunto il dettaglio, che dettaglio non è manco per niente, che questo ha il goal nel sangue e ha sempre segnato tanto e in tante stagioni, e anche in squadre non certo paradiso dei centravanti (come le varie Inter dei fabbri e dei bidoni degli anni 2013-2018, che non erano meno ostiche per una punta dei Milan del medesimo periodo, solo che noi prendevamo dei bidoni e ci inventavamo la “maledizione della 9” per giustificare il perché non andassero quasi mai in doppia cifra, quando un’Inter scarsa quanto quel Milan aveva appunto Icardi che andava regolarmente oltre i 20 goals, ecco nell’Inter si che si poteva dire che il centravanti non fosse il problema), non è una one season wonder o un ragazzino che non sai se si confermerà oppure no.
Ce l’aspetto caratteriale, quello sì, ma io penso che un gruppo come quello attuale del Milan, e con un maestro (lui si) di vita come Zlatan possa far maturare definitivamente Icardi anche come uomo.
P.s: a proposito del Buciano nazionale di cui ho parlato sopra, mi immagino che la sua prima conferenza da allenatore del Milan, se fosse arrivato ad Ottobre 2019 al posto di Padre Pio(li), sarebbe stata più o meno così
“
si però è hiaro he se non si omincia a sbatte fori piontek e a inserì Leao e oui siamo sempre punto e ahhapo. ee il mila e merita d'esse, MERITIAMO d'esse nelle massime ompentizioni per hui ora parlerò coi gioatori e vediamo di venirme ahhapo.
Giornalista: “scusi ma lei cosa ne pensa di Calabria? E cosa ne pensa degli obiettivi di questo Milan? È anche lei rassegnato, come pare essere il resto dell’ambiente, ad un campionato da comprimari, con obiettivo massimo rappresentato dall’Europa minore?
Spalletti: “
mah halabria ha un grande senso della posizione poi lui ogni tanto c'ha hueste fiammate, ma perché poi me fai ste domande, ma che credi, che io so’ rassegnato? Rassegnato de che, rassegnato sei tu. Se tu vuoi, a me m’avanza roba per mettertela a disposizione. C’hai qualche problema? Se hai qualche problema vieni a parlarmene e io ti metto a disposizione quella che è la mia determinazione, il mio harattere, perché a me, per me, me ne avanza. Non ti vedo tranquillissimo, c’hai sto musino un po’ bianchino, un po’ smunto... secondo me tu c’hai altre hose che ti danno noia. Vieni a parlare e se ne parla, e te la metto a disposizione, la risposta che tu cerchi”.
Breve riassunto prima conferenza Spalletti.