Ibra: il derby è salvo. Ipotesi condotta antisportiva.

Walker

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Dimmi perché Baresi si sentiva in diritto di alzare sempre la mano per attirare l'attenzione dell'arbitro e del guardalinee.

Dimmi perché il Milan ha ricevuto il triplo dei rigori della seconda che ne ha ricevuti di più.

Dimmi perché il Milan nel pieno dello scandalo delle plusvalenze fittizie ha avuto un Presidente che era anche Presidente del Consiglio ed ha varato il "Decreto salva-calcio" per scongiurare il fallimento.

Dimmi perché il Milan è ancora in Serie A dopo la più vergognosa speculazione fittizia della storia del calcio internazionale.

Dimmi perché la Juventus è stata mandata in B e le milanesi hanno vinto Campionato e Champions l'anno dopo.

Dimmi perché il Milan che è stato escluso dalla UEFA per i suoi debiti ha un bilancio ancora peggiore e può tornare come se niente fosse in Champions.

Dimmi perché mai un audio senza l'identificazione del giocatore doveva dare per sottinteso che si trattasse di Buffon solo per la sua fama di bestemmiatore.

Dimmi perché il Milan ha pagato i giocatori in nero e stabilito nuovi parametri finanziari negli anni '80 (trasferimenti) e '90 (ingaggi) ma andava tutto bene.

Dimmi perché il Giudice Sportivo ha liquidato la questione Ibra come semplice condotta antisportiva invece delle discriminazioni da 10 giornate.

Dimmi perché appena un giocatore del Milan cade in area è rigore e per le altre squadre non è così.

Dimmi perché per Milan-Juventus è stato assegnato Irrati con cui il Milan non ha mai perso in casa e la Juve mai vinto fuori.

Dimmi perché Irrati non va nemmeno a vedere il fallo di Calhanoglu sul gol di Calabria.

Potrei continuare anch'io a lungo, ma mi fermo qua perché queste sono solo ossessioni ottuse e becere, certamente alimentate da un mondo del calcio non sano, ma che frullano e friggono il cervello di noi tifosi per la passione che ci mettiamo.
Ed in ogni santo e benedetto forum di squadre di calcio, dal Cagliari all'Udinese, dalla Roma alla Sampdoria, troverai sempre di questi pianti e di queste lamentele, con l'avversario diretto di turno sotto il mirino (quando mai l'Atalanta in B è stata accusata di doping dai tifosi del Milan?).

Tanto più per chi, come te, ha un approccio competente e "di campo", quanto più mi sembra assurdo che ci si perda in queste paranoie o alibi per le proprie sconfitte, per stare meglio con se stessi magari.
Ma giochiamo a calcio e vinciamo sul campo, battendo lì questa benedetta Juventus e non perdendo tempo a rincorrere streghe inesistenti! Anche perché, a margine ed anche se sembra incredibile, la Juve ha vinto 9 titoli di fila perché è stata più brava di noi. E sarà più bello batterla proprio per quello!
:ok:
Interessante questa ampia disamina sulle "canagliate" commesse dal Milan nella sua storia.
A legger bene sembra quasi che tra noi e la Juventus non ci sia alcuna differenza.
Giusto e lecito, per carità e/o dovere di cronaca avere dei dubbi, porsi delle domande e riportare determinati fatti, ma dalla tua disamina dovremmo TUTTI smettere per sempre di seguire il calcio, in quanto sport cronicamente malato grave.
E te lo dice uno che oltre al calcio segue da sempre, per tradizione locale e regionale anche il rugby, dove cose del genere non esistono.
 

Djerry

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Interessante questa ampia disamina sulle "canagliate" commesse dal Milan nella sua storia.
A legger bene sembra quasi che tra noi e la Juventus non ci sia alcuna differenza.
Giusto e lecito, per carità e/o dovere di cronaca avere dei dubbi, porsi delle domande e riportare determinati fatti, ma dalla tua disamina dovremmo TUTTI smettere per sempre di seguire il calcio, in quanto sport cronicamente malato grave.
E te lo dice uno che oltre al calcio segue da sempre, per tradizione locale e regionale anche il rugby, dove cose del genere non esistono.

La storia, la cultura, il tessuto sociale, le regole, da sempre creano distinzioni tra i vari sport, come tu presumo da veneto conosci bene.

Il calcio ha l'aggravante di essere lo sport più seguito al mondo da anni, e più o meno quello col giro d'affari più ampio. Questo per me fa di lui quello più chiuso ed autoreferenziale, più restio cioè a farsi contaminare dall'esterno e dalle buone regole.
Ma non è nemmeno vero che stia fermo, anche quando arriva per ultimo come col VAR o quando arriva con soluzioni a metà come il Fair Play Finanziario.

Ovviamente io facevo quell'elenco in senso provocatorio e direi come artificio retorico per dire che non esistono patenti di onesti e di ladri, ma che ognuno a seconda del proprio percorso vede quello che vuole vedere e se ne convince col potere della passione.
Essere in 4 miliardi di appassionati nel mondo, o esserlo in paesi come l'Italia in cui il calcio diventa spesso interrogazione parlamentare o primo argomento del lunedì a lavoro, genera più facilmente mostri e polemiche anche tramandate di generazioni. Figuriamoci con dentro Agnelli e Berlusconi.

Ma il fatto che questo sport sia gestito o regolamentato male non implica che bisogna smettere di seguirlo, anzi quanto più ci piace come sport (ed ecco la passione autentica di [MENTION=2581]diavoloINme[/MENTION]), tanto più bisogna cercare nel nostro piccolo di migliorarlo.
Ed il fatto che sia lo sport più lontano dall'essere "giusto" vuol dire anche che è quello in cui c'è più da lavorare per renderlo tale.

P.S.: all'origine di tutto, invece di perdere tempo con disegnini o giochini, nella scuola primaria io sarei per 3 ore settimanali di "Educazione Sportiva", intesa come insieme di regole, rispetto, cultura, storia, geografia, folclore, curiosità, personaggi del mondo dello sport, rendendo poi obbligatoria la pratica di almeno uno sport dal compimento dei 10 anni (anche per motivazioni di welfare).
Perché un bimbo che si appassiona al salto con gli sci impara in un mese ogni singolo dettaglio storico e geografico delle regioni austriache, risultato che mai otterrebbe con le lezioni di storia e geografia di un anno, tanto per fare un esempio stupido.
Ma questa è un'altra storia un po' più lunga... :lol:
 

Walker

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La storia, la cultura, il tessuto sociale, le regole, da sempre creano distinzioni tra i vari sport, come tu presumo da veneto conosci bene.

Il calcio ha l'aggravante di essere lo sport più seguito al mondo da anni, e più o meno quello col giro d'affari più ampio. Questo per me fa di lui quello più chiuso ed autoreferenziale, più restio cioè a farsi contaminare dall'esterno e dalle buone regole.
Ma non è nemmeno vero che stia fermo, anche quando arriva per ultimo come col VAR o quando arriva con soluzioni a metà come il Fair Play Finanziario.

Ovviamente io facevo quell'elenco in senso provocatorio e direi come artificio retorico per dire che non esistono patenti di onesti e di ladri, ma che ognuno a seconda del proprio percorso vede quello che vuole vedere e se ne convince col potere della passione.
Essere in 4 miliardi di appassionati nel mondo, o esserlo in paesi come l'Italia in cui il calcio diventa spesso interrogazione parlamentare o primo argomento del lunedì a lavoro, genera più facilmente mostri e polemiche anche tramandate di generazioni. Figuriamoci con dentro Agnelli e Berlusconi.

Ma il fatto che questo sport sia gestito o regolamentato male non implica che bisogna smettere di seguirlo, anzi quanto più ci piace come sport (ed ecco la passione autentica di [MENTION=2581]diavoloINme[/MENTION]), tanto più bisogna cercare nel nostro piccolo di migliorarlo.
Ed il fatto che sia lo sport più lontano dall'essere "giusto" vuol dire anche che è quello in cui c'è più da lavorare per renderlo tale.

P.S.: all'origine di tutto, invece di perdere tempo con disegnini o giochini, nella scuola primaria io sarei per 3 ore settimanali di "Educazione Sportiva", intesa come insieme di regole, rispetto, cultura, storia, geografia, folclore, curiosità, personaggi del mondo dello sport, rendendo poi obbligatoria la pratica di almeno uno sport dal compimento dei 10 anni (anche per motivazioni di welfare).
Perché un bimbo che si appassiona di salto con gli sci impara in un mese ogni singolo dettaglio storico e geografico delle regioni austriache, risultato che mai otterrebbe con le lezioni di storia e geografia di un anno, tanto per fare un esempio stupido.
Ma questa è un'altra storia un po' più lunga... :lol:
Ma certo che avevo capito la tua "provocazione", e condivido in generale ciò che hai scritto.
Hai indovinato la mia provenienza, e confermo che da sempre ho toccato con mano, fin da ragazzino l'enorme differenza culturale insita nelle tifoserie di sport diversi, come nel caso di rugby e calcio.
Ovviamente anche la mia era una provocazione nel sostenere che dovremmo cessare di essere tifosi.
Bisognerebbe fare di più per migliorare la cultura sportiva, questo sì, soprattutto partendo dalle scuole dell'obbligo.
Ma purtroppo viviamo in una società che non gode di buona salute caro Djerry.
Quando avevo 10 anni il mio principale pensiero nel pomeriggio dopo la scuola era trovarmi con gli amici per la consueta partitella di calcio nel campo vicino casa, adesso alla stessa età smanettano tutto il giorno con lo smartphone, anche sui social con identità fasulle.
La vedo molto dura, purtroppo.
 
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