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Se consideriamo le coalizioni delle politiche, nel "se tutti votassero a favore" devi contare anche quelli di SVP-PATT(iscritti: sei componenti più due senatori a vita) e la Bonino(iscritta nel misto, come quelli di leu). Quindi, "se tutti votassero a favore", la base sarebbe: 107 m5s+51 pd+ 4 leu + Bonino + 6 SVP-PATT=169.Noto che si perde di vista il nodo principale, colpevolmente tralasciato dai media.
Le forze di governo, ad oggi, se TUTTI votassero a favore in modo compatto (senza nemmeno una defezione o un assenza), hanno 162 voti al senato (107 M5S, 51 PD, 4 LeU), ovvero esattamente 2 voti di margine sulla maggioranza (il minimo è 161)
Scontata l'opposizione dei 138 senatori di Lega-FdI-FI, ci sono 21 senatori "avanzati".
Questi 21 saranno l'ago della bilancia suddivisi in 5 senatori a vita, 8 delle autonomie e 9 del misto.
Si suppone quindi l'appoggio certo di circa 6-10 di questi 21 senator che porti la maggioranza tra i 168 e i 172 circa.
Senza contare paragone e la sua fronda che dovrebbero essere in tutto 10 senatori pronti allo strappo da un momento all'altro.
A questi vanno aggiunti almeno tre o quattro dal misto tra ex-m5s, psi ed eletti all'estero.
Non conto i senatori a vita perché è improbabile che si prendano la responsabilità di far cadere un governo. In caso di necessità, è un +6 abbastanza scontato.
Dal punto di vista matematico, "se tutti votassero a favore" non sarebbe un governo con problemi di numeri. Peraltro, nella gestione ordinaria, non è necessaria la maggioranza assoluta dei componenti.
Dal punto di vista politico, invece, sarà estremamente fragile, come lo era quello m5s-lega, che infatti è durato un anno.