Noto che si perde di vista il nodo principale, colpevolmente tralasciato dai media.
Le forze di governo, ad oggi, se TUTTI votassero a favore in modo compatto (senza nemmeno una defezione o un assenza), hanno 162 voti al senato (107 M5S, 51 PD, 4 LeU), ovvero esattamente 2 voti di margine sulla maggioranza (il minimo è 161)
Scontata l'opposizione dei 138 senatori di Lega-FdI-FI, ci sono 21 senatori "avanzati".
Questi 21 saranno l'ago della bilancia suddivisi in 5 senatori a vita, 8 delle autonomie e 9 del misto.
Si suppone quindi l'appoggio certo di circa 6-10 di questi 21 senator che porti la maggioranza tra i 168 e i 172 circa.
Senza contare paragone e la sua fronda che dovrebbero essere in tutto 10 senatori pronti allo strappo da un momento all'altro.
Avete presente il governo prodi II? Questo è ancora più fragile.
Non sperarci, verranno richiamati tutti all'ordine. I "paragones" su tutti. Sono attaccati alle poltrone come tutti gli ex paladini anti sistema che si facevano chiamare 5 stelle, e ora sono schiavi di ciò che combattevano (o fingevano di combattere).
Pur di raccattare voti utili in Senato vanno a risvegliare Napolitano dalla bara e lo portano in Senato iniettandogli qualche rivitalizzante.
Concordo sull'estrema fragilità numerica, ma i collanti che tengono insieme questo mostro (Bruxelles, Vaticano, lobby LGBT e femministe, banche, mafie varie di nuova generazione) sono potentissimi.
Attenzione anche ai forzisti azzurri, gli zombi di berlusconi, pronti a dare il loro appoggio.
L'obiettivo è Prodi, o la rielezione di Mattarella. E faranno di tutto per arrivare fino a lì.
A meno di una mossa azzardata di Renzi, nel caso segui qualche scopo personale e all'improvviso faccia saltare il banco quando questo governo non gli servirà più.