Una persona onesta, professionista esemplare, come è tipico nella cultura nipponica. Uno dei pochi che ha ammesso l'insufficienza delle proprie prestazioni quando magari qualcuno pensava a farsi i selfie dal papa o a fiondarsi in una piscina saltando dal tetto...
Mi spiace solo che anche nel periodo in cui è stato da noi, appena volava al di là dell'oceano e si metteva la casacca della Nazionale diventava Superman, mentre quando tornava da noi il rossonero gli faceva l'effetto della Kriptonite. Vero che magari con la Nazionale si trovava spesso a giocare contro le difese della Siria, di Togo, della Palestina... ma è stato anche capace di segnare ai mondiali e di uccellare Italia, Cile, Uruguay ecc... Secondo me, al di là della differente caratura degli avversari, contava anche il fatto che quando tornava in patria giocava con una testa più libera, mentre qui soffriva le gerarchie imposte dallo spogliatoio e dal tecnico. Mi spiego: con il piede educato che si ritrova, era praticamente la terza opzione per i calci di punizione da destra... e le gerarchie non sono cambiate neanche quando Balotelli calciava le palla nel terzo anello. Mettiamoci poi che, per un professionista come lui, vedere certi atteggiamenti da parte dei compagni, impostati sulla scarsa professionalità (quando non sul menefreghismo vero e proprio), lo abbiano un pò stufato. In sostanza a me piace, soprattutto - ripeto - come persona. Con questo non ho nessuna difficoltà ad ammettere che i veri numeri 10 del Milan del passato può guardarli solo con il binocolo...