Hakim Ziyech
data di nascita: 23-03-1993, Dronten (Olanda)
nazionalità: olandese di origini marocchine
club: Fc Twente
numero di maglia: 10
ruolo principale: trequartista
ruoli secondari: attaccante esterno, mezz'ala, regista
altezza: 1,80 m
peso: 70 kg
caratteristiche salienti: calci di punizione, play-making, cross, ultimo passaggio
-Il re degli assist, il principe dei passaggi- Tubantia.nl (quotidiano di Twente)
-Uno dei talenti più luminosi del calcio olandese- Peter McVitie (BeNetFoot, sito dedicato ai migliori giocatori del calcio belga e olandese)
-Dopo la partenza di Depay, il giovane Hakim Ziyech può essere la nuova star dell'Eredivisie- Totaldutchfootball
-E' un giocatore con moltissime qualità. Purtroppo è impossibile da trattenere, come altri giovani talenti del calcio olandese. Ci vorrebbe un patto tra i giocatori e i club dell'Eredivisie per impedire i trasferimenti prima di un considerevole numero di presenze."- Marco Van Basten
"Giocare a calcio e farlo bene è più importante di essere in una grande squadra. Non serve a niente far parte di un club importante se non sei titolare o non puoi fare la differenza. Vado dove possono darmi l'opportunità di fare ciò che più mi piace: essere il fantasista della squadra, illuminando il campo con i miei lanci."
Hakim Ziyech (dopo il trasferimento al Twente rifiutando il Feyenoord).
Hakim Ziyech è nato il 19 marzo 1993 a Dronten, in Olanda.
Muove i primi passi col pallone nella squadra locale della città natale, e all'età di 10 anni passa all'Heerenveen, il club che otto anni dopo lo farà debuttare nel grande calcio; fin da giovanissimo, Ziyech si distingue per le sue giocate sopraffine e il modo in cui calcia il pallone, al di fuori di ciò che si vede abitualmente nel calcio giovanile.
Nel corso del tempo, Ziyech viene convocato in tutte le categorie della Nazionale olandese, ma i primi flash di notorietà arrivano nel gennaio 2012, quando Ron Jans, allenatore dell'Heerenveen in quella stagione, lo convoca nel ritiro invernale della prima squadra e lo inserisce nella partita amichevole contro il Leverkusen. In una sola mossa, Ziyech stoppa la palla e dribbla un avversario, si prepara a calciare la sfera e realizza un capolavoro di potenza e precisione.
E' però nella stagione successiva che il giocatore entra in pianta stabile nella prima squadra dell'Heerenveen, e il gioco del destino lo fa incrociare con chi di classe e talento ne sa come pochi e che come pochi può istruire un giovane nel tirar fuori il suo potenziale: Marco Van Basten.
L'ex fuoriclasse del Milan, ingaggiato come allenatore per la stagione 2012-13, nota subito le capacità tecniche del diciannovenne Hakim e lo schiera titolare nella prima gara ufficiale contro il Rapid Bucarest nei play-off di Europa League, in cui innesca il primo goal dell'Heerenveen con un lancio dalla difesa.
https://www.youtube.com/watch?v=Yn7gci2b-pE
Il giocatore ha quelle caratteristiche che tanto piacciono agli olandesi: visione di gioco; precisione nei passaggi corti e soprattutto lunghi; doti di assist-man; capacità di tiro da fuori; molta corsa e agilità.
Nonostante l'ottimo debutto, Ziyech gioca però solo una manciata di partite in tutta la stagione. Van Basten lo giudica ancora tecnicamente acerbo e fisicamente gracile per l'Eredivisie, consapevole che Hakim ha un potenziale enorme ma che va curato con pazienza e saggezza.
Van Basten usa con lui tecnica del bastone e della carota. Ziyech è tatticamente poco disciplinato, la sua capacità di lettura delle partite è migliorabile e perde spesso l'autocontrollo commettendo falli inutili.
"Hakim, non si decide dopo, ma ora. Se hai del talento devi diventare un bravo giocatore adesso, senza perdere tempo. Io alla tua età ero già nell'Orange.", gli dice Van Basten (concetto che l'ex tre volte Pallone d'Oro ribadisce più volte sia in allenamento sia pubblicamente).
Ziyech non è una testa calda come suoi altri noti colleghi e non ha vizi particolari (non fuma, non ha tatuaggi visibili, non ha uno stile di vita al di fuori delle righe ed è molto disponibile a fare foto e autografi ai tifosi). Infatti ascolta i consigli degli altri, ma ci mette tempo ad assimilarli e il suo rapporto col calcio è comunque particolare.
Fin da piccolo sviluppa un'ossessione totale per il pallone, e i suoi rapporti sociali risentono di questa sua sfrenata passione. Le persone intorno a lui notano facilmente la sua introversione, ma al tempo stesso tutte quante, pure quelle che di calcio masticano poco, notano le sue doti di spicco, optando quindi di incoraggiare il suo amore per questo sport piuttosto che disincentivarlo da esso.
I primi anni sono stati duri. "Quando sei un ragazzino sei facilmente impressionabile. Nonostante ciò, non ti puoi permettere troppi errori, o la tua carriera finisce prima ancora di cominciare." dice Ziyech ripensando al suo passato.
"Ho perso mio padre quando avevo solo 10 anni, poco prima essere entrato nell'Heerenveen. Ma grazie all'aiuto di diverse persone, ho fatto le scelte giuste per fare andare bene le cose. Avevo un temperamento troppo acceso e finivo spesso nei guai. Pieter Busscher, il team manager dell'Heerenveen, per me è stato come un secondo padre, standomi vicini nei momenti difficili."
Ziyech si porta dietro questo suo retaggio attitudinale anche la stagione successiva, ancora all'Heerenveen e ancora con Van Basten al suo fianco, ma i progressi complessivi oscurano quasi totalmente le pecche e irradiano i colpi di classe.
Per il campionato 2013-14, l'Heerenveen deve fare a meno della sua ex stella e regista Duricic, trasferitosi al Benfica; Van Basten decide allora che è giunto il momento di lanciare definitivamente Ziyech.
Marco insiste con incoraggiamenti e rimproveri verso il giocatore. C'è argilla da plasmare, ma fortunatamente ce n'è molta.
Ziyech si rafforza in fisico e personalità, e Van Basten gli consegna le chiavi del centrocampo. Anzi, di tutto il campo.
A soli 20 anni, Ziyech è il trascinatore della squadra, sia quando agisce da play-maker sia da fantasista dietro le punte. I compagni lo cercano, e lui cerca loro coi suoi preziosissimi e millimetrici lanci. Ha migliorato e affinato il senso della posizione, il sacrificio per la squadra, la rapidità d'esecuzione, i movimenti con e senza palla, e la sicurezza che ha col pallone tra i piedi.
Hakim sa che comunque la strada è ancora lunga: "Devo diventare fisicamente più forte, stare attento alla dieta, a riposare bene, e soprattutto impegnarmi tantissimo in allenamento."
L'Olanda scopre però che Ziyech ha un'altra caratteristica tanto importante quanto pericolosa per gli avversari: i calci di punizione.
Contro il Nac Breda, alla seconda giornata di campionato, Ziyech sigla quello che è considerato uno dei più goal della storia del calcio olandese.
https://youtu.be/aM5OMeME1-s?t=3m11s
Tuttavia, alcuni dicono che sia stata solo una casualità.
Lo scetticismo cala di partita in partita. Tra quattro assist, palle-goal pericolose e punizioni affilatissime, Ziyech segna ancora su punizione all'undicesima giornata contro il NEC, che vede però l'Heerenveen uscire senza punti dall'incontro.
Alla tredecisma giornata contro l'RKC, i tifosi del Twente e gli appassionati di calcio d'Olanda non hanno più dubbi: Ziyech è uno dei giocatori più promettenti dell'Eredivisie, se non di tutto il calcio mondiale. Due assist, di cui uno fantastico, e un goal clamoroso da fuori area coronano una prestazione priva di sbavature.
Van Basten lo fa uscire a pochi minuti dalla fine regalandogli una standing ovation.
https://www.youtube.com/watch?v=IEL9Ll0zvYw
Le prestazioni di Ziyech continuano tra pochi bassi e molti alti, ma c'è una cosa che continua a mandare fuori dai gangheri Van Basten: l'eccessivo temperamento.
Ziyech si accende facilmente, buttandosi in discussioni con gli avversari e qualche fallo di troppo.
A quattro giornate dalla fine del campionato, Van Basten sfoga davanti alla stampa l'ira verso Ziyech, che colleziona amaramente la settima ammonizione, saltando l'importante partita contro il PSV che l'Heerenveen riesce comunque a vincere con un secco 3-0.
"Uno come lui non deve permettersi queste cose."
Quando Ziyech torna a disposizione, Van Basten decide di relegarlo in panchina come punizione, concedendogli solo pochi minuti di gioco (salta poi l'ultima giornata di campionato per infortunio).
"Chi ha le sue doti deve trascinare la squadra. Io alla sua età ero in Nazionale. Ha perso il posto da titolare prendendosi tutti questi evitabili cartellini gialli. Deve imparare la lezione se vuole andare un giorno in un grande club europeo, dove tutto è più difficile senza la giusta attitudine."
Ziyech accetta la punizione del mister, e Van Basten assicura che "Hakim si allena comunque bene, dimostrando professionalità e maturità."
Globalmente, la prima stagione di Ziyech è soddisfacente, con 11 goal tra campionato e coppe, e ben 10 assist. Come ciliegina sulla torta, il premio di giocatore dell'anno per i tifosi dell'Heerenveen.
Alcuni giornalisti lo definiscono l'Ozil olandese, e tutti sono concordi quanto sia esaltante vederlo giocare quando tocca la palla.
Fa inoltre uno straordinario debutto nella Nazionale Under 21, entrando al 76esimo minuto e segnando subito un goal per poi ripetersi dopo appena due minuti.
https://youtu.be/Yi18xJbEPFE?t=1m42s
https://www.youtube.com/watch?v=pSqpwh9UuG8
Van Basten lascia l'Heerenveen con un quinto posto in classifica e la sensazione di aver svolto un ruolo da protagonista per l'avvenire di Ziyech.
"E' un giocatore con moltissime qualità. Purtroppo è impossibile da trattenere, come altri giovani talenti del calcio olandese. Ci vorrebbe un patto tra i giocatori e i club dell'Eredivisie per impedire i trasferimenti prima di un considerevole numero di presenze."
L'Heerenveen inizia la stagione 2014-15 con Dwight Lodeweges (proveniente dal Cambur, squadra rivale. Né i tifosi dell'Heerenvenn nè quelli del Cambur approvano la scelta) e senza Brian Vandenbussche, ex primo portiere e poi secondo portiere da qualche anno ma comunque senatore dello spogliatoio, a cui Van Basten aveva regalato una parata di riflettori e applausi alla penultima giornata facendolo scaldare ed entrare a cinque minuti dalla fine.
Va via anche il bomber Finnbogason. C'è aria di smobilitazione, e senza la guida di Van Basten, Ziyech si convince che è ora di cambiare aria. Non prima però di segnare subito un goal alla prima giornata.
E collezionando un cartellino giallo...
Su di lui ci sono diversi club, ma quelli più desiderosi di acquistarlo sono Feyenoord e Twente.
L'esito della trattativa sembra scontato; quale giocatore rifiuterebbe un club prestigioso come il Feyenoord per il Twente?
Non solo. Il primo offre un ingaggio nettamente superiore a quello della proposta del secondo.
Il tecnico del Feyenoord dice però a Ziyech di non potergli garantire il posto da titolare, almeno come trequartista, perchè in quel ruolo preferisce far giocare Lex Immers.
E succede l'inaspettato: Ziyech sceglie il Twente, per la sorpresa dei suoi tifosi e l'amarezza di quelli del Feyenoord.
"Ho scelto l'FC Twente perchè l'allenatore e la società mi fanno sentire come a casa. I soldi fanno comodo, ma non mi interessano se devo rinunciare a parte di me stesso. Io sono un numero dieci e il mio ruolo è il trequartista.
Giocare a calcio e farlo bene è più importante di essere in una grande squadra. Non serve a niente far parte di un club importante se non sei titolare o non puoi fare la differenza. Vado dove possono darmi l'opportunità di fare ciò che più mi piace: essere il fantasista della squadra, illuminando il campo con i miei lanci."
La notizia ha un grosso eco in Olanda. L'allenatore del Feyenoord finisce sulla graticola a causa della sua poca flessibilità, ma i tifosi sviluppano ugualmente un risentimento verso il giocatore. Perdere un derby di mercato contro Psv e Ajax è irritante, ma vedersi snobbare per il Twente è intollerabile per molti supporter del Feyenoord, che sono noti anche come quelli più caldi e attaccati sportivamente al proprio club. L'accoglienza al giocatore quando li affronterà al loro stadio sarà bollente.
E prima di trasferirsi al Twente, Hakim fa ancora una partita con la maglia dell'Heerenveen.
Contro chi? Sì...proprio contro il Feyenoord!
Ziyech viene subissato di cori e fischi, e lo stadio è pieno di striscioni e cartelloni vari ("Cosa vai a fare in un club come il Twente?." "E' questa la tua scelta? Rifiutare il Feyenoord per andare in un club perdente come il Twente?")
Hakim non si scoraggia. Anzi.
Non risponde alle provocazioni di tifosi e avversari, o meglio, lo fa a modo suo.
Giocate sontuose e il goal che vale il pareggio, su una punizione a dir poco magistrale.
A sette minuti dalla fine, visibilmente stanco, Hakim viene sostituito, e al De Kuip succede un evento rarissimo e indimenticabile: tutti i tifosi del Feyenoord, noti (a volte anche negativamente) per la loro focosità, si alzano e applaudono l'uscita del giocatore.
Come riportano siti e giornali, impossibile non applaudire un giocatore così, che chiude la gara da migliore in campo assoluto.
https://www.youtube.com/watch?v=b98WM4m304Q
Al match d'esordio con l'FC Twente. Ziyech confeziona l'assist per il pareggio contro il NAC, avversario con cui il fantasista si esalta con impressionante regolarità sia col suo precedente club sia con quello attuale (sarà così anche al ritorno).
Il primo goal arriva invece alla sesta giornata contro l'Heracles Almelo: inserimento in profondità, tunnel a un difensore e conclusione rasoterra sul secondo palo.
https://youtu.be/8kpZFyI0muY?t=3m25s
Hakim è migliorato molto. Si inserisce decisamente meglio negli spazi, diventando letale quando riceve il pallone e non solo quando lo lancia in profondità ai compagni.
Maiuscola prestazione contro l'AZ: un assist un po' casuale per l'1-0 e un grandissimo goal davanti al suo ex allenatore Van Basten.
https://youtu.be/xEWB1PoJDfI?t=3m14s
Il suo rendimento è stratosferico.
Se in una partita non fornisce un assist o non sigla una rete, lo fa nella prossima.
Il goal dell'anno arriva nella gara di coppa di lega contro De Graafschap, a dicembre.
Una rete incredibile da centrocampo e match concluso con un bottino composto da una doppietta e un assist.
https://www.youtube.com/watch?v=cq2obpu8DLs
"I goal da fuori area, i lanci in profondità, le punizioni...Son cose che ho sviluppato nel corso del tempo fin dalle giovanili.
Ho visto in un attimo il giocatore di fronte a me aprire le gambe, gli ho fatto quindi un tunnel e ho tirato verso la porta senza guardare l'esatta posizione del portiere. Certe cose le senti d'istinto, e prima di calciare avevo già intuito che il portiere era fuori d'area e che avrei potuto sorprenderlo."
FINE PRIMA PARTE
data di nascita: 23-03-1993, Dronten (Olanda)
nazionalità: olandese di origini marocchine
club: Fc Twente
numero di maglia: 10
ruolo principale: trequartista
ruoli secondari: attaccante esterno, mezz'ala, regista
altezza: 1,80 m
peso: 70 kg
caratteristiche salienti: calci di punizione, play-making, cross, ultimo passaggio


-Il re degli assist, il principe dei passaggi- Tubantia.nl (quotidiano di Twente)
-Uno dei talenti più luminosi del calcio olandese- Peter McVitie (BeNetFoot, sito dedicato ai migliori giocatori del calcio belga e olandese)
-Dopo la partenza di Depay, il giovane Hakim Ziyech può essere la nuova star dell'Eredivisie- Totaldutchfootball
-E' un giocatore con moltissime qualità. Purtroppo è impossibile da trattenere, come altri giovani talenti del calcio olandese. Ci vorrebbe un patto tra i giocatori e i club dell'Eredivisie per impedire i trasferimenti prima di un considerevole numero di presenze."- Marco Van Basten
"Giocare a calcio e farlo bene è più importante di essere in una grande squadra. Non serve a niente far parte di un club importante se non sei titolare o non puoi fare la differenza. Vado dove possono darmi l'opportunità di fare ciò che più mi piace: essere il fantasista della squadra, illuminando il campo con i miei lanci."
Hakim Ziyech (dopo il trasferimento al Twente rifiutando il Feyenoord).
Hakim Ziyech è nato il 19 marzo 1993 a Dronten, in Olanda.
Muove i primi passi col pallone nella squadra locale della città natale, e all'età di 10 anni passa all'Heerenveen, il club che otto anni dopo lo farà debuttare nel grande calcio; fin da giovanissimo, Ziyech si distingue per le sue giocate sopraffine e il modo in cui calcia il pallone, al di fuori di ciò che si vede abitualmente nel calcio giovanile.
Nel corso del tempo, Ziyech viene convocato in tutte le categorie della Nazionale olandese, ma i primi flash di notorietà arrivano nel gennaio 2012, quando Ron Jans, allenatore dell'Heerenveen in quella stagione, lo convoca nel ritiro invernale della prima squadra e lo inserisce nella partita amichevole contro il Leverkusen. In una sola mossa, Ziyech stoppa la palla e dribbla un avversario, si prepara a calciare la sfera e realizza un capolavoro di potenza e precisione.
E' però nella stagione successiva che il giocatore entra in pianta stabile nella prima squadra dell'Heerenveen, e il gioco del destino lo fa incrociare con chi di classe e talento ne sa come pochi e che come pochi può istruire un giovane nel tirar fuori il suo potenziale: Marco Van Basten.
L'ex fuoriclasse del Milan, ingaggiato come allenatore per la stagione 2012-13, nota subito le capacità tecniche del diciannovenne Hakim e lo schiera titolare nella prima gara ufficiale contro il Rapid Bucarest nei play-off di Europa League, in cui innesca il primo goal dell'Heerenveen con un lancio dalla difesa.
https://www.youtube.com/watch?v=Yn7gci2b-pE
Il giocatore ha quelle caratteristiche che tanto piacciono agli olandesi: visione di gioco; precisione nei passaggi corti e soprattutto lunghi; doti di assist-man; capacità di tiro da fuori; molta corsa e agilità.
Nonostante l'ottimo debutto, Ziyech gioca però solo una manciata di partite in tutta la stagione. Van Basten lo giudica ancora tecnicamente acerbo e fisicamente gracile per l'Eredivisie, consapevole che Hakim ha un potenziale enorme ma che va curato con pazienza e saggezza.
Van Basten usa con lui tecnica del bastone e della carota. Ziyech è tatticamente poco disciplinato, la sua capacità di lettura delle partite è migliorabile e perde spesso l'autocontrollo commettendo falli inutili.
"Hakim, non si decide dopo, ma ora. Se hai del talento devi diventare un bravo giocatore adesso, senza perdere tempo. Io alla tua età ero già nell'Orange.", gli dice Van Basten (concetto che l'ex tre volte Pallone d'Oro ribadisce più volte sia in allenamento sia pubblicamente).
Ziyech non è una testa calda come suoi altri noti colleghi e non ha vizi particolari (non fuma, non ha tatuaggi visibili, non ha uno stile di vita al di fuori delle righe ed è molto disponibile a fare foto e autografi ai tifosi). Infatti ascolta i consigli degli altri, ma ci mette tempo ad assimilarli e il suo rapporto col calcio è comunque particolare.
Fin da piccolo sviluppa un'ossessione totale per il pallone, e i suoi rapporti sociali risentono di questa sua sfrenata passione. Le persone intorno a lui notano facilmente la sua introversione, ma al tempo stesso tutte quante, pure quelle che di calcio masticano poco, notano le sue doti di spicco, optando quindi di incoraggiare il suo amore per questo sport piuttosto che disincentivarlo da esso.
I primi anni sono stati duri. "Quando sei un ragazzino sei facilmente impressionabile. Nonostante ciò, non ti puoi permettere troppi errori, o la tua carriera finisce prima ancora di cominciare." dice Ziyech ripensando al suo passato.
"Ho perso mio padre quando avevo solo 10 anni, poco prima essere entrato nell'Heerenveen. Ma grazie all'aiuto di diverse persone, ho fatto le scelte giuste per fare andare bene le cose. Avevo un temperamento troppo acceso e finivo spesso nei guai. Pieter Busscher, il team manager dell'Heerenveen, per me è stato come un secondo padre, standomi vicini nei momenti difficili."
Ziyech si porta dietro questo suo retaggio attitudinale anche la stagione successiva, ancora all'Heerenveen e ancora con Van Basten al suo fianco, ma i progressi complessivi oscurano quasi totalmente le pecche e irradiano i colpi di classe.
Per il campionato 2013-14, l'Heerenveen deve fare a meno della sua ex stella e regista Duricic, trasferitosi al Benfica; Van Basten decide allora che è giunto il momento di lanciare definitivamente Ziyech.
Marco insiste con incoraggiamenti e rimproveri verso il giocatore. C'è argilla da plasmare, ma fortunatamente ce n'è molta.
Ziyech si rafforza in fisico e personalità, e Van Basten gli consegna le chiavi del centrocampo. Anzi, di tutto il campo.
A soli 20 anni, Ziyech è il trascinatore della squadra, sia quando agisce da play-maker sia da fantasista dietro le punte. I compagni lo cercano, e lui cerca loro coi suoi preziosissimi e millimetrici lanci. Ha migliorato e affinato il senso della posizione, il sacrificio per la squadra, la rapidità d'esecuzione, i movimenti con e senza palla, e la sicurezza che ha col pallone tra i piedi.
Hakim sa che comunque la strada è ancora lunga: "Devo diventare fisicamente più forte, stare attento alla dieta, a riposare bene, e soprattutto impegnarmi tantissimo in allenamento."
L'Olanda scopre però che Ziyech ha un'altra caratteristica tanto importante quanto pericolosa per gli avversari: i calci di punizione.
Contro il Nac Breda, alla seconda giornata di campionato, Ziyech sigla quello che è considerato uno dei più goal della storia del calcio olandese.
https://youtu.be/aM5OMeME1-s?t=3m11s

Tuttavia, alcuni dicono che sia stata solo una casualità.
Lo scetticismo cala di partita in partita. Tra quattro assist, palle-goal pericolose e punizioni affilatissime, Ziyech segna ancora su punizione all'undicesima giornata contro il NEC, che vede però l'Heerenveen uscire senza punti dall'incontro.
Alla tredecisma giornata contro l'RKC, i tifosi del Twente e gli appassionati di calcio d'Olanda non hanno più dubbi: Ziyech è uno dei giocatori più promettenti dell'Eredivisie, se non di tutto il calcio mondiale. Due assist, di cui uno fantastico, e un goal clamoroso da fuori area coronano una prestazione priva di sbavature.
Van Basten lo fa uscire a pochi minuti dalla fine regalandogli una standing ovation.
https://www.youtube.com/watch?v=IEL9Ll0zvYw

Le prestazioni di Ziyech continuano tra pochi bassi e molti alti, ma c'è una cosa che continua a mandare fuori dai gangheri Van Basten: l'eccessivo temperamento.
Ziyech si accende facilmente, buttandosi in discussioni con gli avversari e qualche fallo di troppo.
A quattro giornate dalla fine del campionato, Van Basten sfoga davanti alla stampa l'ira verso Ziyech, che colleziona amaramente la settima ammonizione, saltando l'importante partita contro il PSV che l'Heerenveen riesce comunque a vincere con un secco 3-0.
"Uno come lui non deve permettersi queste cose."
Quando Ziyech torna a disposizione, Van Basten decide di relegarlo in panchina come punizione, concedendogli solo pochi minuti di gioco (salta poi l'ultima giornata di campionato per infortunio).
"Chi ha le sue doti deve trascinare la squadra. Io alla sua età ero in Nazionale. Ha perso il posto da titolare prendendosi tutti questi evitabili cartellini gialli. Deve imparare la lezione se vuole andare un giorno in un grande club europeo, dove tutto è più difficile senza la giusta attitudine."
Ziyech accetta la punizione del mister, e Van Basten assicura che "Hakim si allena comunque bene, dimostrando professionalità e maturità."
Globalmente, la prima stagione di Ziyech è soddisfacente, con 11 goal tra campionato e coppe, e ben 10 assist. Come ciliegina sulla torta, il premio di giocatore dell'anno per i tifosi dell'Heerenveen.
Alcuni giornalisti lo definiscono l'Ozil olandese, e tutti sono concordi quanto sia esaltante vederlo giocare quando tocca la palla.
Fa inoltre uno straordinario debutto nella Nazionale Under 21, entrando al 76esimo minuto e segnando subito un goal per poi ripetersi dopo appena due minuti.
https://youtu.be/Yi18xJbEPFE?t=1m42s
https://www.youtube.com/watch?v=pSqpwh9UuG8
Van Basten lascia l'Heerenveen con un quinto posto in classifica e la sensazione di aver svolto un ruolo da protagonista per l'avvenire di Ziyech.
"E' un giocatore con moltissime qualità. Purtroppo è impossibile da trattenere, come altri giovani talenti del calcio olandese. Ci vorrebbe un patto tra i giocatori e i club dell'Eredivisie per impedire i trasferimenti prima di un considerevole numero di presenze."
L'Heerenveen inizia la stagione 2014-15 con Dwight Lodeweges (proveniente dal Cambur, squadra rivale. Né i tifosi dell'Heerenvenn nè quelli del Cambur approvano la scelta) e senza Brian Vandenbussche, ex primo portiere e poi secondo portiere da qualche anno ma comunque senatore dello spogliatoio, a cui Van Basten aveva regalato una parata di riflettori e applausi alla penultima giornata facendolo scaldare ed entrare a cinque minuti dalla fine.
Va via anche il bomber Finnbogason. C'è aria di smobilitazione, e senza la guida di Van Basten, Ziyech si convince che è ora di cambiare aria. Non prima però di segnare subito un goal alla prima giornata.
E collezionando un cartellino giallo...
Su di lui ci sono diversi club, ma quelli più desiderosi di acquistarlo sono Feyenoord e Twente.
L'esito della trattativa sembra scontato; quale giocatore rifiuterebbe un club prestigioso come il Feyenoord per il Twente?
Non solo. Il primo offre un ingaggio nettamente superiore a quello della proposta del secondo.
Il tecnico del Feyenoord dice però a Ziyech di non potergli garantire il posto da titolare, almeno come trequartista, perchè in quel ruolo preferisce far giocare Lex Immers.
E succede l'inaspettato: Ziyech sceglie il Twente, per la sorpresa dei suoi tifosi e l'amarezza di quelli del Feyenoord.
"Ho scelto l'FC Twente perchè l'allenatore e la società mi fanno sentire come a casa. I soldi fanno comodo, ma non mi interessano se devo rinunciare a parte di me stesso. Io sono un numero dieci e il mio ruolo è il trequartista.
Giocare a calcio e farlo bene è più importante di essere in una grande squadra. Non serve a niente far parte di un club importante se non sei titolare o non puoi fare la differenza. Vado dove possono darmi l'opportunità di fare ciò che più mi piace: essere il fantasista della squadra, illuminando il campo con i miei lanci."
La notizia ha un grosso eco in Olanda. L'allenatore del Feyenoord finisce sulla graticola a causa della sua poca flessibilità, ma i tifosi sviluppano ugualmente un risentimento verso il giocatore. Perdere un derby di mercato contro Psv e Ajax è irritante, ma vedersi snobbare per il Twente è intollerabile per molti supporter del Feyenoord, che sono noti anche come quelli più caldi e attaccati sportivamente al proprio club. L'accoglienza al giocatore quando li affronterà al loro stadio sarà bollente.
E prima di trasferirsi al Twente, Hakim fa ancora una partita con la maglia dell'Heerenveen.
Contro chi? Sì...proprio contro il Feyenoord!
Ziyech viene subissato di cori e fischi, e lo stadio è pieno di striscioni e cartelloni vari ("Cosa vai a fare in un club come il Twente?." "E' questa la tua scelta? Rifiutare il Feyenoord per andare in un club perdente come il Twente?")
Hakim non si scoraggia. Anzi.
Non risponde alle provocazioni di tifosi e avversari, o meglio, lo fa a modo suo.
Giocate sontuose e il goal che vale il pareggio, su una punizione a dir poco magistrale.
A sette minuti dalla fine, visibilmente stanco, Hakim viene sostituito, e al De Kuip succede un evento rarissimo e indimenticabile: tutti i tifosi del Feyenoord, noti (a volte anche negativamente) per la loro focosità, si alzano e applaudono l'uscita del giocatore.
Come riportano siti e giornali, impossibile non applaudire un giocatore così, che chiude la gara da migliore in campo assoluto.
https://www.youtube.com/watch?v=b98WM4m304Q

Al match d'esordio con l'FC Twente. Ziyech confeziona l'assist per il pareggio contro il NAC, avversario con cui il fantasista si esalta con impressionante regolarità sia col suo precedente club sia con quello attuale (sarà così anche al ritorno).
Il primo goal arriva invece alla sesta giornata contro l'Heracles Almelo: inserimento in profondità, tunnel a un difensore e conclusione rasoterra sul secondo palo.
https://youtu.be/8kpZFyI0muY?t=3m25s
Hakim è migliorato molto. Si inserisce decisamente meglio negli spazi, diventando letale quando riceve il pallone e non solo quando lo lancia in profondità ai compagni.
Maiuscola prestazione contro l'AZ: un assist un po' casuale per l'1-0 e un grandissimo goal davanti al suo ex allenatore Van Basten.
https://youtu.be/xEWB1PoJDfI?t=3m14s
Il suo rendimento è stratosferico.
Se in una partita non fornisce un assist o non sigla una rete, lo fa nella prossima.
Il goal dell'anno arriva nella gara di coppa di lega contro De Graafschap, a dicembre.
Una rete incredibile da centrocampo e match concluso con un bottino composto da una doppietta e un assist.
https://www.youtube.com/watch?v=cq2obpu8DLs
"I goal da fuori area, i lanci in profondità, le punizioni...Son cose che ho sviluppato nel corso del tempo fin dalle giovanili.
Ho visto in un attimo il giocatore di fronte a me aprire le gambe, gli ho fatto quindi un tunnel e ho tirato verso la porta senza guardare l'esatta posizione del portiere. Certe cose le senti d'istinto, e prima di calciare avevo già intuito che il portiere era fuori d'area e che avrei potuto sorprenderlo."
FINE PRIMA PARTE