Io contro Torino, Cagliari, Bologna e Crotone francamente ho visto pochissima sofferenza nelle coperture, e non ho mai avuto reale paura di subire qualcosa, al netto dei cambi successivi.
Di sicuro non più di certe sbandate anche in gare precedenti.
Sulla gestione della palla, Diaz stava mettendo in mostra segnali confortanti, e Leao in queste due partite mi ha proprio stupito da quel punto di vista, con una diligenza nel far rifiatare la squadra anche usando le sue doti atletiche che non mi aspettavo.
Non si abbassano con la continuità di Calhanoglu per fare il giro palla da dietro? Evidente, ma infatti poi sono anche coloro che con giocate e filtranti decisivi 30 metri più avanti hanno sbloccato quelle 4 gare.
Personalmente infine non credo nemmeno che la chiave del nostro gioco sia il possesso palla tra mediani e trequartista, visto che la ricerca ossessiva della verticalità resta il mantra del nostro gioco molto più di quei momenti in cui abbassiamo il ritmo col turco che gioca facile venendo indietro.
Sull'aspetto umorale, tema condivisibile in effetti. Ed infatti siamo qui a monitorare gli eventuali progressi di Diaz e soprattutto Leao.
Lo è eccome il fulcro del gioco quel triangolo, perché è il loro lavoro di copertura e di raccordo a consentirci di reggere un attacco con 4 giocatori offensivi di base più due terzini sistematicamente in sovrapposizione. E questo si sente parecchio di più senza Bennacer che infatti rende meno necessario l'abbassamento del trequartista per il giro palla. Quando ci sono Kessie-Bennacer-Calha a centrocampo non si avverte mai il fatto che giochiamo con due centrocampisti e basta, invece quando manca uno dei tre, soprattutto Calha, gli avversari ci penetrano molto più per vie centrali, io non credo proprio sia un caso.