La ricerca frenetica della verticalizzazione al Leverkusen lo ha istruito nel capire l’importanza dello spazio e dei tempi di gioco. Adesso sembra stia aggiungendo una parte più “riflessiva” al suo gioco, capisce quando è il momento di ralllentare e ragionare e non era scontato per un ragazzo giovane cresciuto in un contesto così estremista. Per il resto non c’è nulla da dire, bravissimo ad associarsi con i compagni, fa quasi sempre la cosa giusta , artista del pressing e per finire... Quanto corre?!