In generale è sempre miope e stupido ostacolare e addirittura proibire il progresso scientifico (per me anche quello sociale).
Si sa, visti ormai migliaia di esempi, che non funziona. Finisce solo per farti rimanere indietro.
Discorso che si applica bene o male a tutti i campi della ricerca scientifico.
Nello specifico, onestamente capisco la posizione dell'Italia stavolta. E' sbagliata in termini generali, miope, allo stesso tempo comprensibile per uno dei paesi piu conosciuti al mondo per l'industria alimentare e la tradizione culinaria.
Una scelta politica sbagliata in termini assoluti ma giustificata e prevedibile.
Condivido, anche se io sono molto più positivo su questo tema.
E badate bene che sono assolutamente a favore del progresso scientifico, lavorandoci quotidianamente. Ma allo stesso tempo sono un conservatore per certe cose, rispetto le tradizioni perché secondo me sono la base per una società sana e che cresce senza scossoni.
Scossoni che ultimamente si stanno accumulando in modo a mio parere forzato e con origine non ben chiara.
Vorrei solo dire una cosa a corollario, approfittando di questo post: se teniamo veramente al progresso e non vogliamo rimanere indietro, perché abbiamo ucciso la possibilità di continuare ad usare il nucleare?
Siamo stati pionieri, abbiamo creato noi il nucleare per gli USA, ad esempio, la famosa "pila atomica" l'ha fatta Enrico Fermi, non uno yankee. Avevamo un vantaggio invidiabile sugli altri e a tuttoggi le nostre aziende sono coinvolte massivamente nella costruzione di impianti nucleari.
Adesso compriamo l'energia elettrica alla Francia, che, guarda un po', la produce con il nucleare.
Quindi, non detto a te Gary, cortesemente non alziamo barricate ideologiche. Se il paese sceglie la via del progresso scientifico a tutti i costi, che lo sia a 360^ e non solo quando comoda.
Vorrei ricordare che è MOLTO più importante, di questi tempi, la disponibilità di energia rispetto alla disponibilità alimentare. Quando hai energia a basso costo ti puoi permettere qualsiasi cosa, perché con l'energia fai tutto, a ruota viene la possibilità di convertire e produrre, di riciclare e trasformare. Se hai energia puoi produrre cibo (magari la vostra tanto amata farina di grilli), perché puoi portare acqua dal mare, irrigare, e far funzionare macchinari assetati di elettricità. Il viceversa non è possibile.
Adesso tutti vogliono il cibo sintetico e sembra che sia improvvisamente diventato indispensabile. Vorrei ricordare che andiamo avanti a cibo naturale dall'età della nascita dell'uomo su questa terra, e non dipende certo da noi (intesi come paese) la tanto malefica produzione di gas serra e la scarsità di risorse sul pianeta. Posti dove si vedono le nebbie da smog nelle città e immense ciminiere che riversano tonnellate di schifezze nell'atmosfera sono da altre parti, qui da noi ne vedo tutto sommato abbastanza pochi.