Governo di ricostruzione con Draghi a fine emergenza.

[hakaishin]

Salvini è all'opposizione ma - purtroppo - è destinato a salire al Governo perché la gran parte degli italiani pensa che, legittimato da felpe multi-professione/luogo e selfie culinari, sia la persona più meritevole.

A me quello che lascia sgomento è che, in una situazione del genere, si pensi davvero che gente come lui o Meloni avrebbe fatto meglio. Gente senza ne' arte ne' parte, che non ha mai lavorato un giorno in vita proprio, che cavalcando i giusti argomenti è riuscita sempre a rubare soldi pubblici. Esattamente come Di Maio e Casalino.

Quindi perché casalino è giggino si e gli altri 2 no?
Poi chi lo dice che salvini tornerà al governo? Sono supposizioni (spero sbagliate).
Perché bisogna sempre parlare di salvini? Perché vi ossessiona? È uno dei tanti pirla della politica italiana che adesso è pure in opposizione.
La verità è che avete bisogno di salvini per giustificare lo schifo e la mancanza di contenuti di chi governa, per citare scarface: “ Voi avete bisogno di gente come me. Vi serve la gente come me, così potete puntare il vostro dito del ca**o e dire Quello è un uomo cattivo. Beh? E dopo come vi sentite, buoni? Voi non siete buoni. Sapete solo nascondervi, solo dire bugie“
Addirittura riesci a giustificare Rocco Casalino..ho detto tutto

 

[hakaishin]

Qui mi trovi d'accordo: introdurre un quiz abilitante al voto, così da testare il comprendonio e la cultura generale degli aspiranti elettori.

Giusto per non equiparare il mio voto a quello di una persona che non sa mettere in fila 3 parole o che ripete in loop infinito "Prima gli Itagliani!1!!" e "grazie al cuore Immacolato di Maria".

Oppure evitare il voto a gente che fa eleggere gente del tipo: il razzismoh è il vero virus? La quarantena verso i cinesi è fascimoh? Burioni è fascioleghista e #milanononsiferma e aperitivo coi cinesi. Oppure chi vota quello di mai col pd...

 

[gabri65]

Qui mi trovi d'accordo: introdurre un quiz abilitante al voto, così da testare il comprendonio e la cultura generale degli aspiranti elettori.

Giusto per non equiparare il mio voto a quello di una persona che non sa mettere in fila 3 parole o che ripete in loop infinito "Prima gli Itagliani!1!!" e "grazie al cuore Immacolato di Maria".

Certo. Però, per par condicio, mettici anche quelli che vanno a fare i drinks in dolce compagnia sulla Seauocce3 o che dicono di abbracciare i cinesi e curare la pandemia con i libri.

 

[Carlito]

Occhio a questo luogo comune. La politica è un lavoro ed è dimostrato dai fallimenti dei tecnici non appena vengono messi a fare i politici. Comunque sia sinceramente preferisco gente che da anni lavora in politica e non gente che vendeva panini allo stadio fino al giorno prima. Sulla gente che lavora da anni in politica si può fare poi ulteriori distinguo tra chi ha creato la sua credibilità giorno per giorno e chi ha invece trovato il filone giusto per ottenere voti facili.

Condivisibile. Tuttavia i fenomeni che ho citato (Salvini e Meloni) non mi sembra siano tra quelli, con percentuali di partecipazione risibili nel corso di molteplici incarichi in Italia e in Europa. A questo punto preferisco chi fa un lavoro umile, che magari il ricordo di un lavoro comune se lo porta dietro per tutta la vita, a chi invece è solo un parassita del sistema.

In generale, stabilirei almeno dei requisiti minimi per l'accesso al parlamento.

Per fare una similitudine, io non metterei mai la mia salute nelle mani di una persona che non ha conseguito una Laurea in Medicina e frequentato i relativi corsi abilitanti per diventare Medico. Allo stesso modo, stabilirei regole simili anche per i politici.

 

[hakaishin]

Certo. Però, per par condicio, mettici anche quelli che vanno a fare i drinks in dolce compagnia sulla Seauocce3 o che dicono di abbracciare i cinesi e curare la pandemia con i libri.

No, figurati questo non vale
Praticamente siamo l’unico paese al mondo che fa guerra all’opposizione
E poi si sentono pure l’elite del popolo...non c’è niente di peggio dei radical chic

 

[pazzomania]

Occhio a questo luogo comune. La politica è un lavoro ed è dimostrato dai fallimenti dei tecnici non appena vengono messi a fare i politici. Comunque sia sinceramente preferisco gente che da anni lavora in politica e non gente che vendeva panini allo stadio fino al giorno prima. Sulla gente che lavora da anni in politica si può fare poi ulteriori distinguo tra chi ha creato la sua credibilità giorno per giorno e chi ha invece trovato il filone giusto per ottenere voti facili.

La politica è la rovina degli stati;

Viene fatto cio' che porta consenso e voti, e non cio' che serve.

 

[Isao]

Condivisibile. Tuttavia i fenomeni che ho citato (Salvini e Meloni) non mi sembra siano tra quelli, con percentuali di partecipazione risibili nel corso di molteplici incarichi in Italia e in Europa. A questo punto preferisco chi fa un lavoro umile, che magari il ricordo di un lavoro comune se lo porta dietro per tutta la vita, a chi invece è solo un parassita del sistema.

In generale, stabilirei almeno dei requisiti minimi per l'accesso al parlamento.

Per fare una similitudine, io non metterei mai la mia salute nelle mani di una persona che non ha conseguito una Laurea in Medicina e frequentato i relativi corsi abilitanti per diventare Medico. Allo stesso modo, stabilirei regole simili anche per i politici.

Il politico è come un manager. Un grande manager non sempre è un grande operaio nel suo campo. Deve essere una persona in grado di avere una visione di insieme e di sapersi avvalere delle giuste persone intorno a sè. L'ideale è ovviamente una persona dotata di ciò e che ha messo le mani in pasta su ciò che dovrà poi amministrare ma credo sia quasi utopia, soprattutto oggi.

 

[Carlito]

No, figurati questo non vale
Praticamente siamo l’unico paese al mondo che fa guerra all’opposizione
E poi si sentono pure l’elite del popolo...non c’è niente di peggio dei radical chic

Non credo, mi viene in mente il caso dei Le Pen (padre e figlia) in Francia.

 

[Isao]

La politica è la rovina degli stati;

Viene fatto cio' che porta consenso e voti, e non cio' che serve.

Non è la politica in sé a rovinare gli stati ma l'uso che ne fanno i politici. Inoltre credo esista un trade-off nella democrazia: il consenso viene raccolto da chi resta nel limbo ed è esposto pubblicamente mentre non raggiungerà mai alti picchi di consenso chi ha politiche decise, forti e lavora dietro le quinte senza crogiolarsi dell'esposizione pubblica. In pratica ciò che tu hai riassunto in "viene fatto ciò che porta consenso e voti e non ciò che serve". Se un politico fa ciò che serve verrà sbranato e perderà il consenso.

 

[fabri47]

Mi aspetto quanto meno che ai ministeri venga messa gente competente. In ogni caso, Draghi è un altro burattino dell'UE e non lo vedo così superpartes.