Google Stadia Console giochi, prezzo, uscita, caratteristiche

Milanforever26

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Ahahahaah ti do perfettamente ragione.

Ora però ti racconto un aneddoto. Qualche tempo fa ho comprato la switch e non nego che a lavoro, il pomeriggio e nelle pause, mi capita ogni tanto di mettere su zelda per distrarmi. Un paio di mesi fa mi hanno regalato un gioco che si chiama Diablo 3. Immagino molti qui lo conoscano. Mi son messo a giocare, mi sono divertito, ma sono arrivato alla fine senza mai morire. In realtà a metà del gioco mi sono messo fermo per farmi colpire ed ho scoperto di avere un'armatura che mi ricaricava di vita ad ogni colpo, una spada che mi ricaricava di vita ad ogni colpo...etc.. Di fatti ero immortale, ed al livello più difficile selezionabile (gli altri, i livelli davvero difficili, si sbloccano solo dopo che hai finito il gioco). Finito il gioco mi sono messo a rifare tutto dall'inizio, al terzo livello inferno (una sorta di ottavo livello di difficoltà su mi sembra dodici) e finalmente ho scoperto quanto bello può essere questo gioco quando la difficoltà rende necessaria una strategia per sopravvivere. Peccato che oramai la trama era tutta bella e spoilerata.
Ecco quello che intendo. Capisco che ci debba essere un livello semplice, uno medio ed uno difficile, ma nei giochi di adesso il livello difficile è un livello talmente semplice che in questo gioco mi ha tolto metà del divertimento. Devono dare una possibilità di scelta, spesso quasi non succede.

Io anni fa ricordo un prince of persia (una delle mie saghe preferite, credo il primo dell'89 sia il gioco che ho rigiocato più volte e Warrior Within uno dei 10 giochi che preferisco) su Xbox dove non si poteva morire..cioè, tu morivi ma ripartivi sempre dal punto in cui eri morto..ci rimasi di schifo, ok tutto..ma così non ha nemmeno senso..

Però poi come ti dicevo, fa anche comodo che ci sia un livello facile..ad esempio ricordo sul god of war (il primo) partivi con un livello di difficoltà ma se morivi troppe volte in un punto ti veniva chiesto se volevi abbassarlo..il problema è che una volta abbassato non potevi più rimettere il livello più difficile nella stessa partita..

A proposito di aneddoti, tanto per dire che giocatore truffatore io sia, ricordo nei vecchi giochi che vi erano a volte dei codici inseribili per ottenere vite extra o immortalità o armi..ebbene io mi sono fatto di quelle giornate su DOOM II con Idkfa e iddqd al livello massimo possibile (anche se a livello nigthmare non li potevi mettere..ma credo a quel livello uno se finiva il terzo livello era già un mostro)
 
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Perché evidentemente sei un po' più vecchio di me. Quindi il mio ragionamento fila comunque :asd:

che la cosa non piaccia a te e manco a me conta solo per noi :asd:, ma il futuro è quello visto che nel campo musicale e cinematogrfico realtà come spotify e netflix vanno alla grande. Ripeto, una soluzione del genere accontenta tutti giocatori e sviluppatori ergo avrà successo
 
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Ormai i videogiochi sono diventati più che altro esperienze videoludiche..le trame sono talmente profonde che è logico che il giocatore deve essere condotto fino alla fine perché sarebbe uno spreco mettere in piedi tutta quella potenza tecnica e quel lavoro di sceneggiatura e poi il giocatore si pianta a metà gioco..

Inoltre va detto, oggi un gioco se si spargesse la voce che "è impossibile da finire" rimarrebbe sugli scaffali..chi gioca non cerca una sfida (come ai vecchi tempi) ma vuole la soddisfazione di finire il gioco..

Io credo ogni cosa a suo tempo, ho amato molti vecchi giochi, ma non nascondo anche la frustrazione che mi davano alcuni passaggi "impossibili"..ricordo in sala giochi, ma chi mai l'ha battuto Goro! E non parliamo di altri giochi dove letteralmente se finivi 3 livelli eri un mago!

Mi sono sempre piaciuti i videogiochi, ma non sono mai stato un campione..quindi dai, ben venga anche qualcosa per gente come me :p

Sono d’accordo e dici il vero. Oggi i videogiochi sono capolavori artistici al pari di un grande libro o un grande film. Hanno storie intricate e profondissime, coinvolgenti più che mai. Penso a rdr2 che è stato cone fare un magnifico viaggio. Ed è pur vero che tranne in pochi casi, non sono impossibili da finire oggi. Mentre prina i videogiochi erano rompicapo, erano giochi sul vero senso della parola dove il comparto grafico/storico era messo in secondo piano. Tu citi Goro o Shao Khan che erano impossibili :asd: io mi ricordo super Mario world che mi fece sudare per mesi e mesi.
I videogiochi come tutto del resto, si evolvono e si adattano al contesto
 
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Io anni fa ricordo un prince of persia (una delle mie saghe preferite, credo il primo dell'89 sia il gioco che ho rigiocato più volte e Warrior Within uno dei 10 giochi che preferisco) su Xbox dove non si poteva morire..cioè, tu morivi ma ripartivi sempre dal punto in cui eri morto..ci rimasi di schifo, ok tutto..ma così non ha nemmeno senso..

Però poi come ti dicevo, fa anche comodo che ci sia un livello facile..ad esempio ricordo sul god of war (il primo) partivi con un livello di difficoltà ma se morivi troppe volte in un punto ti veniva chiesto se volevi abbassarlo..il problema è che una volta abbassato non potevi più rimettere il livello più difficile nella stessa partita..

A proposito di aneddoti, tanto per dire che giocatore truffatore io sia, ricordo nei vecchi giochi che vi erano a volte dei codici inseribili per ottenere vite extra o immortalità o armi..ebbene io mi sono fatto di quelle giornate su DOOM II con Idkfa e iddqd al livello massimo possibile (anche se a livello nigthmare non li potevi mettere..ma credo a quel livello uno se finiva il terzo livello era già un mostro)

dipende dal genere, se prendi un gioco story driven la componente narrativa è l'aspetto primario, ma se prendi giochi di stampo arcade li valgono ancora i riflessi, il pattern learning e quindi il trial and error come ai vecchi tempi in salagiochi
 

Milanforever26

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Sono d’accordo e dici il vero. Oggi i videogiochi sono capolavori artistici al pari di un grande libro o un grande film. Hanno storie intricate e profondissime, coinvolgenti più che mai. Penso a rdr2 che è stato cone fare un magnifico viaggio. Ed è pur vero che tranne in pochi casi, non sono impossibili da finire oggi. Mentre prina i videogiochi erano rompicapo, erano giochi sul vero senso della parola dove il comparto grafico/storico era messo in secondo piano. Tu citi Goro o Shao Khan che erano impossibili :asd: io mi ricordo super Mario world che mi fece sudare per mesi e mesi.
I videogiochi come tutto del resto, si evolvono e si adattano al contesto

Parliamo di giochi impossibili, sull'amiga 600 avevo questo
220px-Putty_Amiga.jpg


Era oltre l'impossibile..ho bestemmiato ogni cosa

Oggi alcuni giochi sono davvero opere d'arte, dici bene..sceneggiature che molti film se le sognano...cioé, si arriva quasi a commuoversi per certi titoli
 

DMZtheRockBear

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che la cosa non piaccia a te e manco a me conta solo per noi :asd:, ma il futuro è quello visto che nel campo musicale e cinematogrfico realtà come spotify e netflix vanno alla grande. Ripeto, una soluzione del genere accontenta tutti giocatori e sviluppatori ergo avrà successo

Non puoi mettere a confronto il mercato cinematografico e musicale, che sono due cose comuni, con quello dei videogiochi che è da sempre un mercato più specializzato e rivolto verso una nicchia,ovvero i nerd.
Secondo me quello di cui non ci si rende conto è che quel "noi" che hai usato non è la minoranza, ma la maggioranza del mercato. Non è che siccome i bimbetti con fortnite fanno più "caciara" sono di più di noi o spendono più di noi su questo tipo di mercato.
Poi, potrà accontentare gli sviluppatori, ma non di certo i giocatori.
Già mi vedo giochi ancora più frammentati di quanto non lo siano già adesso e sempre più DLC da comprare tramite un servizio del genere.
E questo dovrebbe essere a vantaggio dei giocatori? Ma dove? :asd:
Secondo me, come ho cercato di spiegare bruscamente, qualche commento fa, vi fate abbindolare troppo da quello che vi propinano come progresso.
Il progressismo di una PSX o una PS2(ma anche una switch rimanendo ai giorni nostri o di un sega megadrive ai giorni tuoi) sarà irraggiungibile se si ragiona così.
 
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Parliamo di giochi impossibili, sull'amiga 600 avevo questo
220px-Putty_Amiga.jpg


Era oltre l'impossibile..ho bestemmiato ogni cosa

Oggi alcuni giochi sono davvero opere d'arte, dici bene..sceneggiature che molti film se le sognano...cioé, si arriva quasi a commuoversi per certi titoli
No questo non lo conosco :asd:
Forse non ero nato :asd:
Ma di giochi impossibili me ne ricordo un bel po’, tipo tutti i primi super mario, total recall per nintendo, la saga final fight, batman ecc
Poi anche con la prima play c’erano giochi durissimi tipo resident evil, dino crisis, syphon filter ecc

Oggi sono capolavori al pari di film. Per me parliamo proprio di arte. Io mi sono commosso infatti nel finale di Red Redemption 2
 

Milanforever26

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dipende dal genere, se prendi un gioco story driven la componente narrativa è l'aspetto primario, ma se prendi giochi di stampo arcade li valgono ancora i riflessi, il pattern learning e quindi il trial and error come ai vecchi tempi in salagiochi

Ma giochi arcade su console se ne trovano ancora? Io vedo tutti GDR, FPS, e giochi di sport/simulazione..resta forse qualche picchiaduro (ma anche lì mooolto più facili di un tempo, e le mosse speciali le fai con niente, altro che street fighter o i primi mortal kombat)..i giochi a scorrimento non esistono più ormai..
Certo poi ci sono alcuni giochi in terza persona, dove alcuni passaggi prevedono delle sequenze dove effettivamente si ritrova una componente di riflessi ma nulla a che vedere con quanto c'era sui giochi di una volta (oh, non sto a dire fosse meglio eh! Anzi probabilmente lì funzionava così perché la differenza, visto che la grafica era abbastanza piatta, la faceva la difficoltà del gioco)
 
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Non puoi mettere a confronto il mercato cinematografico e musicale, che sono due cose comuni, con quello dei videogiochi che è da sempre un mercato più specializzato e rivolto verso una nicchia,ovvero i nerd.
Secondo me quello di cui non ci si rende conto è che quel "noi" che hai usato non è la minoranza, ma la maggioranza del mercato. Non è che siccome i bimbetti con fortnite fanno più "caciara" sono di più di noi o spendono più di noi su questo tipo di mercato.
Poi, potrà accontentare gli sviluppatori, ma non di certo i giocatori.
Già mi vedo giochi ancora più frammentati di quanto non lo siano già adesso e sempre più DLC da comprare tramite un servizio del genere.
E questo dovrebbe essere a vantaggio dei giocatori? Ma dove? :asd:
Secondo me, come ho cercato di spiegare bruscamente, qualche commento fa, vi fate abbindolare troppo da quello che vi propinano come progresso.
Il progressismo di una PSX o una PS2(ma anche una switch rimanendo ai giorni nostri o di un sega megadrive ai giorni tuoi) sarà irraggiungibile se si ragiona così.

tu ragione da nerd, i nerd sono la minima parte, sembra di leggere le lettere che alcuni ragazzi scrivevano alle riviste di videogiochi 20 anni fa :asd: nintendo non perderà mail la leadership contro sony che produce solo televisori ed elettrodomestici :asd: sonic, il simbolo di sega non potrà mai girare su una console nintendo :asd: ormai pure nintendo ha dovuto abdicare il mercato console portatili perche divorato da tablet e smartphone.

Il vantaggio c'è per tutti:

lato videogiocatore:

-puoi giocare ai nuovi giochi senza aggiornare l'hardware del pc o comprare nuove console

- puoi giocare ovunque quindi niente home console e console portatile

- non devi ricomprare i giochi: se vuoi rigiocare a devil may cry 1,2,3 prima del 5 non devi ricomprarlo nella versione remasterd o non devi impazzire per collegare la scart ps2 all'uscita hdmi del nuovo televisore

lato softwarehouse:

combatti la pirateria visto che il sorgente del gioco gira in remoto sui server
 
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