Casnop
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Accuse di illeciti finanziari (essenzialmente, mancata osservanza di prescrizioni formali in tema di creazione di basi capitali per operazioni finanziarie, emesse dalle autorità di vigilanza di borsa) piuttosto comuni negli operatori con equity, credo che siano pochissimi gli agenti finanziari a Wall St. che ne siano stati immuni in carriera. Solo in una fattispecie, peraltro molto datata, si accenna poi ad un provvedimento sanzionatorio, per gli altri si omette il riferimento. Mai come in queste vicende di business occorre seguire il flusso finanziario, non chi ci è seduto sopra, che non può sottrarsi ai controlli delle istituzioni di vigilanza, finanziarie, giudiziarie e sportive. Si sta confermando piuttosto l'identità di questo Li quale commis di imprese statali o in relazioni stabili con enti pubblici. Non un imprenditore puro, ma neanche un broker esotico. È un palinsesto: ci gratteremo sopra, prima o poi, per scoprire il testo nascosto.Non si placano le accuse contro Yonghong Li, vero deux ex machina dell'operazione che sta portando all'acquisto del Milan da parte del fondo Sino-Europe. In particolare oggi sul quotidiano cinese NetEase, compaiono nuove accuse nei confronti del misterioso uomo, che sembra la chiave di tutta l'operazione. Le accuse sarebbero molto gravi e precise:
1)La prima accusa è di "raccolta di fondi illegali" da parte del governo di Guandgong, nell'ambito di opere di bonifica nel sud della Cina nel 2005.
2) Multa ricevuta per "illegal trading" con l'azienda Duolun quotata alla borsa di Shanghai.
3)Accusa di doppia identità: In passato infatti, Yonghong Li usò un altro nome, ovvero Li Bingfeng per occuparsi di operazioni di compravendita di alcune società ( tra queste la Beijing River Group.)
nell'articolo inoltre si parla anche della trattativa con il Milan, e che sembra non creare nessuno problema a Fininvest sapere di questi problemi legati a Yonghong Li. Trattativa data a buon punto.