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Alberto Gilardino alla GDS su Ibra e sul Milan:
"Quanto pesa Ibra nel Milan di oggi? Riesce ancora a fare la differenza. Se ce l’hai si sente, è troppo carismatico. E poi ha il gran fisico di sempre: se ha palla addosso fai fatica a portargliela via. Mi piace perché vuol far gol ma anche farli fare: esce dalla marcatura in favo- re dei compagni, va incontro alla palla, gioca da regista offensivo. Se c’è Giroud lascia che sia lui la prima punta».
E quanto pesa Pioli?
"Un altro che fa la differenza. Lo conosco per averlo avuto come allenatore a Bologna. Ha dato un’identità forte, con lui sono tutti coinvolti, importanti, responsabilizzati. Mi piace lo stile di gioco, come si muovono all’interno dello spazio. Nell’ultimo quarto d’ora del derby mi hanno impressionato: hanno messo in grossa difficoltà l’Inter con organizzazione e compattezza».
"Leao, Rebic e Diaz? Leao può spaccare le partite con la sua velocità e nell’uno contro uno. Può e deve farlo. Brahim ha fatto il salto di qualità, vedo una crescita esponenziale. È bravissimo tra le linee, se diventa un po’ più concreto sarà un top. Uno che vorrei sempre avere dalla mia parte è Rebic: non molla mai, ha una forza mentale straordinaria"
"Con tanta qualità e determinazione, cosa manca al Milan per tornare a competere ai massimi livelli in Europa La Champions è diversa da tutto, il Milan deve fare alcuni step e li farà, è un percorso naturale. La squadra è giovanissima e crescerà attraverso l’esperienza, che può comportare anche qualche errore. Per lo scudetto sarà lotta a tre, loro con Napoli e Inter».
"Quanto pesa Ibra nel Milan di oggi? Riesce ancora a fare la differenza. Se ce l’hai si sente, è troppo carismatico. E poi ha il gran fisico di sempre: se ha palla addosso fai fatica a portargliela via. Mi piace perché vuol far gol ma anche farli fare: esce dalla marcatura in favo- re dei compagni, va incontro alla palla, gioca da regista offensivo. Se c’è Giroud lascia che sia lui la prima punta».
E quanto pesa Pioli?
"Un altro che fa la differenza. Lo conosco per averlo avuto come allenatore a Bologna. Ha dato un’identità forte, con lui sono tutti coinvolti, importanti, responsabilizzati. Mi piace lo stile di gioco, come si muovono all’interno dello spazio. Nell’ultimo quarto d’ora del derby mi hanno impressionato: hanno messo in grossa difficoltà l’Inter con organizzazione e compattezza».
"Leao, Rebic e Diaz? Leao può spaccare le partite con la sua velocità e nell’uno contro uno. Può e deve farlo. Brahim ha fatto il salto di qualità, vedo una crescita esponenziale. È bravissimo tra le linee, se diventa un po’ più concreto sarà un top. Uno che vorrei sempre avere dalla mia parte è Rebic: non molla mai, ha una forza mentale straordinaria"
"Con tanta qualità e determinazione, cosa manca al Milan per tornare a competere ai massimi livelli in Europa La Champions è diversa da tutto, il Milan deve fare alcuni step e li farà, è un percorso naturale. La squadra è giovanissima e crescerà attraverso l’esperienza, che può comportare anche qualche errore. Per lo scudetto sarà lotta a tre, loro con Napoli e Inter».