Giampaolo commenta il KO nel derby:"La mia analisi è che abbiamo inziato la gara con qualche titubanza. Poi ci siamo assestati e c'è stato equilibrio. L'Inter ha qualcosa in più sul piano dell'esperienza dei giocatori importanti. Siamo riusciti a colmare il gap. Equlibrio rotto dal gol su punizione. Poi siamo stati disordinati. Poi ci siamo stati, con una piccola differenza di vissuto. La nota che mi è piaciuta meno è stata la reazione disordinata. Complessivamente non abbiamo fatto male. Con quel filo di differenza. Giocando così, stando alti, qualche rischio dobbiamo correrlo. La reazione deve essere da squadra matura che sa gestire le difficoltà. Leao mi è piaciuto. E' agile in difficoltà. Ha numeri. Deve imparare a saper stare dentro la partita. Godin ha un vissuto ed un'esperienza diversa, ma Leao è uno di personalità".
Giampaolo a Sky:"Tanta Inter e poco Milan? Non la vedo così. Siamo partiti titubanti poi abbiamo recuperato. La differenza è nel vissuto. L'equilibrio è stato rotto dal calcio di punizione. Abbiamo avuto una reazione disordinata ed emotiva. Il Milan era stato in grado di annullare il piccolo gap sul vissuto. Ora bisogna leccarsi le ferite ma da domani si riparte. La squadra ha avuto coraggio e ci siamo assunti certi rischi. Il vissuto? Una risalita cattiva, una risalita feroce. Tanti i dettagli da mettere a posto, che fanno parte del vissuto. Per far partite con una certa ferocia probabilmente devi attingere ad altri giocatori. Leao non è disciplinato in fase difensiva, ma la fase offensiva l'ha fatta bene. Idem Suso. Qualche equilibrio da mettere a posto c'è. Il Milan ha potenzialità da quarto posto? Non lo so. E' giovane. Se ha la ferocia di migliorarsi sempre può arrivarci. Noi dobbiamo fare un salto di qualità, giocare le partite con un equilibrio diverso senza dare vantaggio all'avversario. Perchè Bennacer è rimasto fuori? Oggi ho fatto un altro tipo di scelta. Mi serviva la maturità tattica di Biglia nei posizionamenti. Davanti ho tre attaccanti che poi non hanno l'attitudine per tornare a coprire. Biglia ha fatto una grande partita in fase di non possesso".
Non tutto da buttare, ma tanto.
Bisogna avere il coraggio di rinnegare sé stessi, a volte, e ammettere i propri errori di valutazione e convinzione.
Mi riferisco all'insistenza su Rodriguez come terzino sinistro, al suo posto chiunque farebbe meglio: Borini, Calabria invertito, Krunic, una sedia, chiunque. Mi riferisco all'insistenza su Suso, accentratore di gioco che quando si alza il ritmo o scompare o vende fumo. Mi riferisco alla determinazione di non voler esaltare la brasilianità di Paquetà, che Dio solo sa quanto possa servire a questa squadra. E alla perseveranza di non volersi avvalere delle doti atletiche e tecniche di due attaccanti moderni come Leao e Rebic. Mi riferisco, infine, alla fissazione su di un calciatore lento, compassato, totalmente privo di verve qual è Biglia, quando puoi contare su un ben più pimpante Bennacer.
Questa squadra dei valori li ha, e vanno mandati in campo, tutti assieme, per poter costruire una squadra finalmente vivace e con un futuro reale.
Il mercato è stato valido, perché Theo, Bennacer, Leao e Rebic migliorano la rosa e colmano limiti cronici degli anni passati, ma vanno fatti giocare tutti. Spero anche in Duarte, spero si possa vedere presto all'opera, perché in difesa abbiam bisogno di velocità e marcatura.
In attacco per me dovrebbero giocare titolari Paquetà, Rebic e Leao, con il primo libero di svariare fra le linee e il portoghese più avanzato, ma in generale nessuno dei tre stabile in una posizione, nessun punto di riferimento in fase di possesso. Escludo volentieri Piatek, avulso dal gioco, non tiene una palla, non vince un contrasto, è totalmente nullo.
Theo questa sera in 15 minuti ha dimostrato che abbiamo giocato due anni senza fascia sinistra, lacuna enorme che spero sia finalmente colmata con il panchinamento definitivo dello svizzero.
A centrocampo Bennacer è probabilmente l'unico a dover essere considerato titolare, detto di Biglia, anche Kessié disastroso in costruzione e troppo irruento in alcuni contrasti a ridosso dell'area: la sensazione è che non glie ne freghi sostanzialmente un cappio. Si spera che Bonaventura possa recuperare pienamente, l'altro titolare è lui.
In sostanza, questa è una squadra che un 11 titolare, se lotrova, può dire la sua con tutti. La mia paura è che quest'anno il limite più grande sia in chi deve sceglierlo, quell'11.