Io, naturalmente, non so cosa dica ai giocatori di settimana in settimana, ma sono convinto che i suoi trascorsi da calciatore stiano giocando una parte importantissima.
Quando arriva uno come Gattuso, due volte campione d'Europa col Milan di Ancelotti e campione del mondo con la nazionale italiana, che vuoi dirgli? Devi stare ad ascoltarlo per forza e scommetto che non si sia risparmiato nemmeno nel racconto di aneddoti sulle partite importanti giocate o sugli allenamenti fatti con campioni come Seedorf, Totti, Nesta, Del Piero, Shevchenko o con tecnici di livello come Lippi e Ancelotti; discorsi che su giocatori giovani e di talento come i vari Calhanoglu, Kessiè, Suso, Calabria, Cutrone ecc. devono aver avuto, per forza di cose, il loro effetto.
Si aggiunga, poi, l'innata grinta e professionalità che abbiamo sempre visto da calciatore e la coesione a livello umano, prima ancora che tecnico, può essere parzialmente spiegata.
Io continuo a credere che Montella non sia un cattivo tecnico tatticamente parlando, ma il lato umano ed esperienziale dev'essere stato evidentemente insufficiente: davvero troppo molle e flemmatico per imprimere grinta ad un gruppo e forse neanche troppo autorevole sul rettangolo di gioco, visti i suoi trascorsi da calciatore buoni ma non eccellenti.