Amico Ruud, grazie, sai che ti stimo moltissimo e mi fa piacere che ci sia qualcuno con il quale dialogare in maniera sobria e obiettiva. E' difficile farlo visto l'ambiente saturo di rabbia e delusione. Lo capisco.
Sono completamente d'accordo con te, ma purtroppo dopo l'entusiasmo iniziale di questa estate per il nuovo corso dirigenziale del nostro amato Milan, ci ritroviamo di nuovo a discutere circa situazioni non particolarmente onorevoli. Ormai questo tormentone di Gattuso va avanti da molti mesi, ed io sinceramente non vedo l'ora che finisca. A costo di ripeterlo per la milionesima volta, io non sono dalla parte di Gattuso, non mi piace la sua filosofia di gioco e non è un gran comunicatore. Speravo che la sua grinta intrinseca potesse essere da esempio per i giocatori, ma così non è. Questo però non significa che non possa difenderlo quando leggo commenti astiosi e totalmente fuori luogo come fanno in molti. Non viene regolarmente compresa questa cosa, e sembra che si possa solo amarlo incondizionatamente oppure crocifiggerlo per tutti i mali della squadra. A me non sembra così, molto banalmente.
Sicuramente non è (ancora) un allenatore che può raggiungere traguardi importanti, ma da lì a dire che se siamo in queste condizioni è interamente colpa sua ce ne corre. Come osservi te, a causa del contesto in cui si trova il Milan egli è però forse l'anello più debole: non possiamo radere al suolo la squadra, abbiamo appena cambiato tutto l'assetto societario, quindi? Necessariamente farà le spese lui. Ok, peccato. Ma credo che il male del Milan venga da molto lontano e un semplice cambio di allenatore non credo possa risolvere. Qui sul forum ancora non si è capito che andremo a passare altri anni, pochi spero, di anonimato, se Elliott non si rimbocca le maniche e comincia a portare veri campioni che sostituiscono la mediocrità generale che abbiamo adesso in squadra. La società deve avere la forza di pianificare un cambio contestuale sia di allenatore che di vari giocatori in ruoli chiave, altrimenti non ne usciamo. Poi i campioni si devono amalgamare, devono trovare sintonia, etc. Poi c'è da rifondare una mentalità vincente, cosa che non si fa da un campionato all'altro.
Detto questo, io sono d'accordo con l'esonero di Gattuso, cambiamolo, va benissimo, ma secondo me bisogna levarci dalla testa che cominceremo a fare 3 punti fissi a partita e arriviamo in CL a spron battuto con allenatori-meraviglia. E poi si tratta solo di esser coscienti che 10 anni di degrado non si risolvono con la testa dell'allenatore. Il male del Milan ha un parallelo con noi esseri umani: la depressione. E la depressione in un essere umano la risolvi con molto, molto tempo e molta, molta pazienza e molte, molte cure, ed amore. Mi piacerebbe che tutti ne prendessero atto e fossero meno assolutisti. Elliott e la dirigenza ancora non hanno ben chiaro come muoversi, ma se realmente vogliono investire in questo Milan e riportarlo grande, sapranno anche loro che "tutto e subito" è quasi impossibile da realizzare, specialmente quando si parla di una materia volubile e umorale come il sistema calcistico. Maldini e Leonardo sono in una posizione delicatissima adesso, lasciamo che prendano le decisioni in maniera corretta. Come è lampante l'esempio del contratto di Mirabelli, decidere in fretta è quasi sempre sbagliato e porta a conseguenze negative anche a distanza di anni. La precisa situazione in cui ci troviamo adesso è una conseguenza di errori del passato.
Cambiamo l'allenatore, va benissimo, ma forse oltre a quello andrebbe cambiato anche la testa e i piedi di 10/11 della squadra.