Cos'altro deve fare un genitore? Ma sei serio??
Deve semplicemente affidarsi alle cure sanitarie senza assurdi pregiudizi che rischiano di fargli perdere il figlio.
È ovvio che tutti speriamo che la situazione si risolva.
L'importante è che il piccolo si salvi.
Ma dovesse sfortunatamente succedere il peggio, in galera e buttare la chiave.
La richiesta dei genitori equivale di fatto al rifiuto dell’intervento chirurgico perché fortunatamente il nostro sistema di donazioni non consente di risalire al soggetto donatore né di fare donazioni a persona specifica(salvo che in casi estremamente eccezionali).
Quindi, in sostanza, la questione riguarda la legittimità o meno del rifiuto della cura.
Fosse maggiorenne non ci sarebbero dubbi: rifiuto legittimo.
Essendo un bimbo di tre anni la faccenda si complica perché la decisione spetta inevitabilmente ai genitori: paternalismo medico o rispetto della volontà individuale, seppur mediata?
A livello teorico io non ho dubbi nel propendere per la seconda. Tuttavia, per esperienza, so che quando capita è praticamente impossibile mantener ferma la convinzione teorica perché, a meno che non si sia dei robot, subentra il fattore empatia dovuto alla vicinanza-prossimità con la persona.
Insomma, un bel casino per chi dovrà decidere.