Gaza: vicini a guerra totale. Jihad islamica: "Battaglia oltre Gaza"

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Devil man

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come si fa a sentire un discorso durante una guerra da questo soggetto ?
a parte che sembra una parodìa umana con occhialini mentre legge il gobbo e questa ambientazione, è di nuovo caduto sulle scale
Lo hanno applaudito perché non è caduto ed è rimasto in piedi ?
 
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Impossibile una terza guerra mondiale senz armi nucleari.
Scordatelo.

Una terza guerra mondiale è roba seria, forse tu parli di terza scaramuccia mondiale, non guerra.

La parte più vicina alla sconfitta la userebbe sicuramente.
Le armi atomiche rendono impossibile qualsiasi conflitto "esistenziale" come la WW2.
Ciò significa che una terza guerra mondiale sicuramente non sarebbe combattuta con l'obiettivo di distruggere il nemico, ma semplicemente di contrastare la sua ambizione puntando sul collasso interno (es impedire alla cina la presa di Taiwan)
Nessuno sicuramente entrerà in forze a conquistare territorio chiave di qualsiasi superpotenza nucleare.
Ma il conflitto senza i confetti atomici è possibilissimo. L'escalation non conviene a nessuno che non sia totalmente con le spalle al muro, e quella situazione sarebbe accuratamente evitata.
 

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Qualcuno prova mai ad immedesimarsi in uno che cresce in cattività nella Striscia?
E più sei in miseria e più trovi qualcuno che per perseguire i suoi scopi è pronto ad andare in fondo fino all'ultimo palestinese.
Ed i palestinesi in cattività non hanno altro da fare che figliare. Non finirà mai.
E' impossibile. Chiunque può immedesimarsi nel campagnolo che ha un bel po' di spazio e anche se non ha lusso in casa fa parecchi figli perché servono braccia per coltivare.
Ma che roba è uno che riceve sussidi e sta in un loculo e fa una decina di figli? Poi ogni tanto manda i figli a lanciare attacchi contro i carri armati senza nessuno scopo dato che anche in caso vengano distrutti la frontiera non cambia di un centimetro e gli israeliani hanno sempre colonizzato la Cisgiordania che è dalla parte opposta della mappa. Magari farsi due domandine su come mai il cisgiordano che subisce la colonizzazione israeliana ha uno stato vero con i confini aperti verso la Giordania mentre il Gazariota nonostante meno incursioni israeliane ha una gabbia di matti al posto dello stato e il confine verso l'Egitto perennemente chiuso.
 

JDT

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Certamente il sistema post WW2 sta raggiungendo il punto di saturazione.
Troppe questioni aperti, troppe tensioni sopite troppo a lungo.
O ci si siede intorno ad un tavolo e si ripensa da capo la governance globale in modo che rifletta i cambiamenti occorsi negli ultimi 78 anni, oppure nel corso della nostra vita vedremo sicuramente un grande conflitto generalizzato (che ha poche possibilità di diventare nucleare)
Che ipotesi ci sono per pensare di sedersi ad un tavolo? Non credo che nè Usa nè Cina siano intenzionate a soprassedere dalle loro intenzioni, ed entrambi sembrano avere alleati belli proni.
 

Andris

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Lettera aperta di Conte sul sito M5S, in risposta alla comunità ebraica di Milano:

Abbiamo sentito di tutto sul Movimento 5 Stelle. Gli avversari politici sono tanti, e ci sono giornali che ci attaccano a prescindere. Fa parte del gioco politico. Ma quello che è successo ieri segna il superamento di un limite: configura un grave oltraggio ai principi e ai valori a cui si ispira una intera comunità politica.

Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano, nel corso di una manifestazione, ha accusato il M5S di “antisemitismo”. Proprio così. Un insulto gratuito, denigratorio, intollerabile. Una grave offesa alla dignità etica, morale e politica della nostra comunità.

L’oltraggio è ancora più grave perché proviene da chi riveste un ruolo istituzionale, da chi avrebbe il dovere – prima di parlare – di informarsi sulla nostra storia, sulle nostre posizioni, su tutte le numerose iniziative che abbiamo posto in essere proprio per eradicare l’antisemitismo.

E invece no. Il rappresentante della Comunità ebraica di Milano – la seconda più grande d’Italia, ricca di 157 anni di storia, un modello di accoglienza e di integrazione nel tessuto cittadino – diventa, proprio lui, propalatore di falsità e diffusore di odio, ingannando i cittadini che non hanno voglia e tempo per raccogliere informazioni più accurate e veritiere.

Abbiamo atteso e sperato in una resipiscenza, ma non c’è stata nessuna smentita. Agiremo quindi in giudizio contro il sig. Meghnagi, perché non gli possiamo permettere questa grave, intollerabile diffamazione, che getta fango sui valori, sulle idee e sulla storia dei rappresentanti, degli attivisti, dei cittadini che sostengono la nostra comunità politica.

Ma il caso merita una riflessione più ampia.

Non conosco personalmente il sig. Meghnagi. Ma se il presidente di una storica comunità ebraica vuole cimentarsi nell’agone politico – come lui stesso ha dimostrato già in passato di voler fare scrivendo una lettera di compiaciuto sostegno a Meloni e La Russa, individuati come apostoli della libertà e della nostra identità – conviene che trovi, prudentemente, il modo per parlare a titolo personale senza schermarsi dietro al ruolo di rappresentanza di una intera comunità. Non a caso per quella lettera di encomio ricevette non poche critiche dalla sua stessa comunità di appartenenza. Diversamente, parlando in modo così oltraggioso e disinformato, rischia di fare danni alla stessa “causa” per la quale è stato votato ed eletto.

Rischia – per intenderci – che i suoi interventi scolorino come quelli di un Donzelli qualsiasi, che, atteggiandosi ad arrogante maître à penser, è intervenuto alla Camera dei Deputati per avanzare strampalate accuse di antisemitismo strisciante. Accuse che arrivano da forze politiche come Fratelli d’Italia che contano in casa propria, in tutta Italia, esponenti che salgono agli onori della cronaca per aver inneggiato all’odio e nostalgie di un passato vergognoso. Una forza politica che nel 2019 si è astenuta sull’istituzione di una Commissione contro odio, razzismo e antisemitismo proposta da Liliana Segre. Lasciamo a Meghnagi il ruolo di incensare Fratelli d’Italia, sebbene rischi che le sue parole si mescolino alle dichiarazioni della Santanchè, la quale, anziché trovare la dignità di dimettersi per le accuse gravi e circostanziate sin qui emerse, ieri è salita a Milano sul palco per strumentalizzare un’iniziativa di solidarietà a Israele e scagliarsi contro chi affianca la bandiera della pace a quella di Israele.

La novità sottesa a queste polemiche politiche è che in Italia, oggi, è diventato uno scandalo parlare di pace. Per aver parlato di pace in Ucraina, Papa Francesco è stato accusato di essere filo-russo! Chi parla di pace ieri era filo-putiniano e, da oggi, diventa anche antisemita. Non posso dare tutta la responsabilità di questo a Meghnagi e alle sue vergognose parole. Da giorni, una parte della stampa italiana ha costruito le basi per una macchina del fango contro di me e il Movimento, mentre si assiste a un dibattito più democratico e onesto sulle pagine dei quotidiani di Israele, nonostante il dolore e la sofferenza per il crudele attacco terroristico subito.

Quale è allora la colpa del M5S? La mia forza politica ha condannato senza esitazione gli efferati atti terroristici di Hamas. L’altro giorno abbiamo avuto un incontro costruttivo con i rappresentanti della comunità ebraica romana e delle comunità ebraiche italiane nella Sinagoga di Roma per portare la nostra solidarietà. Abbiamo chiesto un impegno affinché la risposta non sia una spirale di violenza e di morte contro i civili palestinesi. Abbiamo ribadito che le azioni di terroristi ed estremisti, che condanniamo con la massima fermezza, non vanno confuse con i diritti e le legittime aspirazioni della popolazione palestinese. Abbiamo invocato corridoi umanitari e riteniamo che qualsiasi reazione non valga a sospendere il diritto internazionale umanitario. Serve una soluzione pacifica per due popoli e due Stati, come sostenuto dalle risoluzioni Onu. Siamo fortemente preoccupati per i venti di guerra che si stanno levando nell’intero quadrante medio-orientale. Continueremo a lavorare perché la politica possa alzare lo sguardo e ritornare centrale per riavviare negoziati di pace, i soli che possono garantire un orizzonte di pace e sicurezza agli stessi israeliani e alle popolazioni che vivono in quelle terre martoriate.

Da giorni, per la stampa italiana, siamo “filopalestinesi”, così come siamo, per certi opinionisti, “filorussi” sull’Ucraina solo per aver sostenuto che la risposta non sono le armi, ma la politica e i negoziati. Continueremo a dirlo, nonostante gli odiatori e le macchine del fango. Perché la pace è il nostro valore irrinunciabile.

Meghnagi, dopo aver infamato il M5S, ha suggerito di leggere qualche libro. La mia mente è sempre aperta, e il consiglio è ben accetto. Anch’io consiglio a lui qualche lettura. Potrebbe iniziare dalle determinazioni del Consiglio dei Ministri del 2020, quando, da premier, ho fatto adottare la definizione operativa di antisemitismo dell’IHRA e istituito a Chigi il ruolo di Coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo. Oppure potrebbe rileggere alcuni dei miei discorsi da Presidente del Consiglio, a partire dal 2019 quando in sinagoga ricordai a tutti che “l’antisemitismo è il suicidio dell’uomo europeo”. Lo lascio qui a sua disposizione, nel primo commento sotto questa lettera.

Impegnando il tempo in questa lettura forse può sottrarre qualche minuto a certe infamie.
 

Andris

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Borrell alle 5 di mattina posta così:

"Appoggio pienamente l'avvertimento di Antonio Guterres secondo cui la richiesta di Israele di evacuare 1 milione di civili dal nord di Gaza attraverso una zona di guerra densamente popolata verso un luogo senza cibo, acqua o riparo in un territorio sotto assedio è estremamente pericolosa e praticamente impossibile"


questa da segnare sul calendario...come l'orologio rotto che ci prende due volte al giorno
 
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Le armi atomiche rendono impossibile qualsiasi conflitto "esistenziale" come la WW2.
Ciò significa che una terza guerra mondiale sicuramente non sarebbe combattuta con l'obiettivo di distruggere il nemico, ma semplicemente di contrastare la sua ambizione puntando sul collasso interno (es impedire alla cina la presa di Taiwan)
Nessuno sicuramente entrerà in forze a conquistare territorio chiave di qualsiasi superpotenza nucleare.
Ma il conflitto senza i confetti atomici è possibilissimo. L'escalation non conviene a nessuno che non sia totalmente con le spalle al muro, e quella situazione sarebbe accuratamente evitata.

Perdonami, allora non è la terza guerra mondiale...
 
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