Casnop, mi fa specie leggere un simile giudizio da parte di un fine conoscitore di calcio come te. La fase difensiva di Gattuso è sgangherata e disorganizzata come quella offensiva; i numeri lo premiano (nemmeno poi tanto) perché in Serie A non è poi difficile subire in media tra gli 0,5 e l'1 gol a partita, se si ammucchia tutta la squadra sotto la linea della palla, bassissima, anche contro squadre teoricamente inferiori per lunghi tratti di partita. Cosa dire poi dei miracoli in serie del nostro portiere (e quelli di Reina contro la Samp in coppa Italia quando fummo letteralmente presi a pallate), di gran lunga il migliore d'europa nel ruolo negli ultimi tre mesi?
Una fase difensiva realmente organizzata e utile è quella che non concede palle gol agli avversari (ricorderai le lunghe serie di S.V. in pagella dei Giovanni Galli, Pazzagli e Seba Rossi dei bei tempi), ma è anche proattiva, permette il recupero del pallone in zone pericolose di campo, è parte di un gioco organico.
Ad esempio, nel 1986-87, stagione ritenuta dai più fallimentare, in realtà il Milan di Liedholm tenne la porta inviolata in più di metà delle partite. Credo 16 o 17 su 30. Difendendo alti e con rischo. Quella fu la base per il lavoro di Sacchi e la nascita della più grande linea difensiva della storia del calcio.
Con Gattuso non si costruisce nulla, ripartiremo dalle macerie. Un tecnico alla Jardim, alla Favre, persino alla De Zerbi, che si ritrovasse a lavorare con una linea abituata a giocare all'altezza del dischetto della propria area, dovrebbe praticamente ripartire da zero a livello di didattica.