- Registrato
- 6 Agosto 2012
- Messaggi
- 244,620
- Reaction score
- 46,278
Rino Gattuso, ai microfoni di Premium, commenta la vittoria per 2-1 contro il Bologna:"Il Bologna ci ha messo in difficoltà. Dobbiamo migliorare in difesa. La coperta è corta. C'è tantissima strada da fare. Ho abbracciato uno ad uno i ragazzi, Li ringrazio per quello che stanno facendo ma la strada lunga. Mi tengo la prestazione ma bisogna migliorare. La prima in casa? Io sono in tensione anche quando gioco con mio figlio a calcio balilla. Non so perdere. L'indole è rimasta. Le partite le sento tantissimo con questa maglia. Per me è un onore allenare questo club. Sentivo tantissimo questa partita. Senza giacca sotto la neve? Oggi potevo stare in panchina anche a petto nudo. Non sentivo nulla. Bonaventura? E' uno dei centrocampisti più forti d'Italia per quello che sa fare. Deve migliorare ma può farci una grandissima mano. Cambio Abate - Cutrone? Anche Ignazio è tornato ad allenarsi quando sono arrivato io. Deve migliorare. Cutrone mi era piaciuto molto in Coppa e gli ho dato fiducia. Ho grandissimo rispetto per Montella ma tante cose le ho lasciate, come il possesso palla e il non buttare via la palla. Ma ora ci vuole più intensità e recuperare il pallone. Ma ho tenuto tantissime cose di Vincenzo. Champions? Io non credo in nulla dobbiamo migliorare partita per partita. La prima a San Siro? Sono contento di aver vinto. Ma la classifica non è bellissima. Già domani alle 10 l'allenamento e prepariamo la partita col Verona".
Gattuso a Sky:"Il Bologna ci ha messo in difficoltà. Ci teniamo la vittoria ma la strada è lunga. Vogliamo riuscire a lavorare con tranquillità e proporre qualcosa di nuovo. La squadra mi segue e mi ha dimostrato grande voglia. Guardiamo avanti e pensiamo a mercoledì. Come si fa a riportare in alto il Milan? Coi buoni giocatori, coi risultati, col senso di appartenenza, con le regole. Questa squadra è composta da giocatori forti ma, senza fare polemiche con Montella, dobbiamo avere una gamba importante quindi ritrovare una condizione fisica che possa far fare alla squadra questo lavoro. I giocatori devono sacrificarsi e faticare. Aiutare il compagno. Poi bisogna avere grandi conoscenze perchè ci sono colleghi che sono fenomeni. Ho scelto 3-4 concetti e li porto avanti: palleggio, attaccare la profondità, soluzioni a chi gestisce la palla, preventive per non dare campo agli avversari anche se oggi qualcuna l'abbiamo sbagliata. Attaccanti deludenti? In questa squadra non tutti hanno espresso il massimo. Vanno messi nelle condizioni di poter far bene. Ma tutti e tre oggi ci hanno dato una grandissima mano. Sono attaccanti e quindi pensano più al gol che a far giocare bene la squadra. Io ho ancora negli occhi Istanbul, quando uscimmo in Champions contro il Galatasaray. C'erano i senatori che piangevano. Mi hanno lasciato tanto. E io cerco di trasferirlo a questi ragazzi. Io quando sono arrivato al Milan vedevo le foto dei giocatori coi trofei in mano e rosicavo. Nei primi tre anni non ho vinto nulla. Poi ho lasciato tante mie foto. Era quello il mio obiettivo. Quando vedevo calciare gli altri mi dicevo:"Ma io che c... ci faccio qua?" Invece poi ho vinto anche io. Tutti i giocatori arrivati hanno fatto bene prima del Milan. Bisogna trovare a livello tattico la posizione migliore per tutti. Ma va ritrovata la mentalità. Bisogna battagliare contro tutti. Poi anche i principi tecnico tattici fanno la differenza".