Gattuso ai microfoni di Premium commenta il pareggio contro il Sassuolo. Ecco le parole del tecnico rossonero:"Anche Nel primo tempo abbiamo creato tantissimo, anche se con poca forza. Abbiamo tirato tantissimo in porta. Non è questione di una o due punte. Bisogna entrare con forza e voglia. Siamo stati sfortunati ma alla fine ci è andata bene. Oggi sarebbe facile cercare alibi. Un pò di stanchezza c'è ma non è quello il problema. Oggi abbiamo cambiato anche modulo. C'è il sogno della Champion e dobbiamo provare a giocarcelo fino alla fine. Quando fai dei cambiamenti e prima non li provi vengono fuori cose alla casareccia. Ma va bene così. Oggi abbiamo fatto 21 tiri in porta. Di cosa dobbiamo parlare? Ci sta che alcune volte la palla non entra. CI sta che qualcosa sia stanco, ma non dobbiamo cercare alibi. Cutrone? A tratti ha fatto quello che gli chiedevo, a tratti no. Può fare di meglio. Facciamo una buona mole di gioco ma non la buttiamo dentro. Kalinic? Spero che tutti gli attaccanti segnino. Gli attaccanti vivono per il gol. Riescono a trovare energie con i gol. Non penso al gol di Kalinic ma all'occasione che abbiamo perso per restare attaccati alla zona Champions. Oggi non abbiamo fatto un 3-5-2 ma un 3-3-4. Siamo stati arruffoni. Senza criterio. Ma la colpa è la mia. Il responsabile sono io. Bonucci ingenuo per l'ammonizione? Non giudico gli arbitri nè lui. Se lo ha ammonito ha le sue ragioni. GIocheremo con chi abbiamo a disposizione. Ci sono Zapata e Musacchio".
Gattuso a Sky:"Abbiamo fatto il 78% di possesso e 21 tiri. Partita molto buona ma poca cattiveria e tanta superficialità. Quando giochi con squadre organizzate può succedere quello che è accaduto oggi. Brucia perchè oggi dovevamo vincere per la zona Champions. Giochiamo bene ma stiamo raccogliendo poco. Paghiamo la rincorsa? Sarebbe facile cercare alibi, ma è una squadra viva. Quando lavoriamo bene con le catene esprimiamo un buon calcio. Oggi abbiamo provato il 3-3-4 ma stiamo stati troppo arruffoni. E' colpa mia. Le cose bisogna farle bene e lavorarci. Credo ancora alla Champions? Stiamo giocando per l'Europa League ed abbiamo tante squadre vicine. E' quello il nostro obiettivo. Poi abbiamo la finale di Coppa Italia. Gli stimoli quindi non mancano. Quando sviluppiamo l'attaccante esterno non attacca mai il palo. Bisogna lavorare sui concetti. Arrivarci col tempo giusto. Lavorare sui tempi, codificare quelle giocate e farlo in modo giusto. L'esperienza non si compra al supermercato ma prendendo legnate sui denti. Siamo giovani e dobbiamo farli crescere questi ragazzi. Un'altra squadra avrebbe mollato invece noi abbiamo continuato a sviluppare. Ma in questo momento non basta. Leggevo che siamo la prima squadra che tira di più nello specchio. Questo mi fa rabbia. Sviluppiamo ma arriviamo in modo non corretto negli ultimi venti metri".
