E vogliamo parlare del disastro che la polizia ha fatto sul PC di Stasi? Praticamente hanno cancellato tutti i dati temporanei che potevano servire come alibi. Quando ho sentito questa cosa non ci volevo credere. Topo Gigio avrebbe condotto indagini più serie
Hanno fatto di peggio. Hanno cancellato l'impronta del colpevole sul cadavere, rigirandolo.
I dati del computer sono perlomeno riusciti a ricostruirli, e offrono un alibi abbastanza solido a Stasi, che dalle 9.35 alle 12 e mezza si è prima smanettato coi pornazzi, poi ha scritto la tesi e ha pure ricevuto una chiamata daella madre. Routine di ogni mattina in quel periodo della sua vita, più o meno con gli stessi orari. L'ultima testimonianza della Poggi in vita è la disattivazione dell'allarme di casa alle 9.12. I medici legali avevano inizialmente stabilito l'orario della morte intorno alle 11. Poi gli inquirenti, non sapendo che pesci prendere e rimasto solo Stasi come indiziato, hanno chiesto ai medici legali se fosse possibile individuare una finestra più ampia e i medici legali hanno tirato fuori la finestra temporale 9-12.
Stasi avrebbe dovuto fare tutto in 23 minuti. E per fare tutto si intende prendere la bicicletta, lasciarla davanti alla casa, scavalcare il cancello (non aveva nessun motivo di mentire sul punto), compiere l'omicidio (che secondo i medici legali si è svolto in due fasi con un intervallo di almeno 15 minuti), lavarsi le mani, pulire il dispencer del sapone (altra cosa senza senso, faceva prima a buttarlo), prendere la bici, tornare a casa e mettersi a guardare video hard senza neppure avere il tempo di lavarsi.
Se consideriamo che non c'è un movente né l'arma del delitto, e che sostanzialmente è stato condannato perché portava 42 di piede e aveva una bici da donna in un garage del padre, è tutto assolutamente grottesco.
La sentenza di primo grado che lo aveva assolto era del tutto logica e anche molto ben scritta e bella da leggere per chi come me è del mestiere (anche se sono civilista, ma qualche rudimento ovviamente ce l'ho).
Sentenza che ricordiamo è stata confermata in appello.
Poi la Cassazione ha annullato con rinvio e nell'appello bis si sono inventati sta tesi indiziaria folle.
In Cassazione bis il Procuratore generale ha chiesto l'assoluzione, ma la corte ha confermato, tra l'altro prendendo per buona la tesi della sostituzione dei pedali della bici, quando c'era stata una perizia in appello che aveva sconfessato tale tesi.
Ricordo che per condannare una persona non dovrebbe sussistere alcun ragionevole dubbio.
Vicenda emblematica della pochezza del sistema giudiziario italiano, a partire da PM e polizia giudiziaria per finire alla Cassazione.