- Registrato
- 29 Agosto 2012
- Messaggi
- 47,204
- Reaction score
- 32,466
Ennesima intervista in pochi giorni di Adriano Galliani sul Milan.
Questa volta l'ex-dirigente rossonero si fa intervistare dai microfoni di As:
"Non volevo vendere Kakà. Io ero disperato. Perez mi disse: 'Non sei costretto, fai quello che vuoi'.
Ho pensato di fuggire, di scappare via. Volevo rifugiarmi in Brasile. Lì avrei preso tempo, e poi chissà.
Ma alla fine ho dovuto cedere.
Il mio secondo rimpianto è stato Redondo. Ero innamorato di lui, pensavo di avere fatto il colpo migliore della mia vita. Era un giocatore e un uomo straordinario, voleva tagliare il suo stipendio durante l’infortunio.
Berlusconi dice sempre una cosa: il calcio è come la religione, ci sono misteri gioiosi e dolorosi. In fondo, ecco perché ci piace così tanto."
Questa volta l'ex-dirigente rossonero si fa intervistare dai microfoni di As:
"Non volevo vendere Kakà. Io ero disperato. Perez mi disse: 'Non sei costretto, fai quello che vuoi'.
Ho pensato di fuggire, di scappare via. Volevo rifugiarmi in Brasile. Lì avrei preso tempo, e poi chissà.
Ma alla fine ho dovuto cedere.
Il mio secondo rimpianto è stato Redondo. Ero innamorato di lui, pensavo di avere fatto il colpo migliore della mia vita. Era un giocatore e un uomo straordinario, voleva tagliare il suo stipendio durante l’infortunio.
Berlusconi dice sempre una cosa: il calcio è come la religione, ci sono misteri gioiosi e dolorosi. In fondo, ecco perché ci piace così tanto."