Galli:"Ecco come funziona il metodo Milan, per i vivai".

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Il Corriere dello Sport, che ha riportato la classifica dei club che sfornano più giocatori per la Serie A attraverso i vivai (QUI http://www.milanworld.net/milan-fab...iocatori-arrivano-dal-suo-vivaio-vt58443.html ) ha intervistato Filippo Galli, responsabile del settore giovanile del Milan. Ecco le dichiarazioni:"Formare giocatori per la prima squadra è arduo, formare professionisti da immettere nel sistema è più facile ma servono anche quei profili, utili in chiave mercato. Forse siamo stati aiutati, paradossalmente, da un periodo in cui il club ha investito di meno nelle squadre giovanili: da 4-5 anni non abbiamo inserito giocatori e questo ci ha permesso di lavorare con più attenzione sulla metodologia di lavoro che ha portato frutti importanti. Da dove si parte? Dal talento del giocatore, che però deve essere accompagnato nel suo percorso di crescita: una delle condizioni è il contesto in cui si lavora. E poi è anche importante un allenatore che dia fiducia ai giovani: Allegri, Mihajlovic, Montella e ora Gattuso lo hanno fatto. Io giovano in Milan fatto i in casa? Si veniva da anni difficili, dalla gestione Farina, altri ragazzi avevano fatto anche l’esperienza in B. Non dovrei dirlo io, perché sono il responsabile, ma al Milan abbiamo cercato di lavorare con più attenzione, unendo alla selezione dei calciatori il metodo di lavoro sul campo. Conta più lo scouting o ciò che accade dopo? Sono entrambe fasi impor- tanti, anche se il giocatore viene prima, non si piega al metodo. Il problema, però, è anche che tanti calciatori talentuosi si perdono perché magari non sono stati seguiti nel modo giusto. L’aspetto “situazionale”, le persone che incontra nel suo percorso: tutto questo conta. Al Milan da dieci anni lavoriamo con una equipe psicopedagogica, da sei con la video- analisi: su tante cose siamo stati precursori. Rischio furto dei giovani? Noi siamo un club che attrae, ma in generale il rischio è questo: se non contrattualizzi un ragazzo a 16 anni, lui può andare all’estero. E’ l’unica differenza rispetto al vincolo dei Dilettanti: per il resto, in Italia siamo tutela- ti. Da noi si è andati nella direzione di fare contratti con troppa facilità, ma così si rischia di precorrere i tempi e di far credere al ragazzo di es- sere già arrivato. Un Donnarumma non nasce mica tutti i giorni... Da noi gli allenatori sono più restii a inserire il giovane, ma se un calciatore è bravo, state certi che il tecnico non avrà paura. Come funziona il metodo Milan? Lo scouting parte intanto dalla rete delle scuole calcio, quasi cento su tutto il territorio. Abbiamo 15 scout per l’Italia e 25 solo per la Lombardia. Investiamo sulla formazione dei nostri tecnici e di tutti i componenti dello staff : dai preparatori atletici ai tutor, tutti devono capire quali sono i nostri principi calcistici. Lo psicologo da noi deve conoscere Freud ma anche i sistemi di gioco. E’ il nostro metodo integrato".
 

sballotello

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se un donnarumma non nasce tutti giorni ( vero), cos'altro di buono ha prodotto il vivaio..?Abate? antonelli? Antonini?
Ps. Che poi donnarumma ( gigio) non è un prodotto del vivaio Milan, è arrivato dopo.
 

DrHouse

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Il Corriere dello Sport, che ha riportato la classifica dei club che sfornano più giocatori per la Serie A attraverso i vivai (QUI http://www.milanworld.net/milan-fab...iocatori-arrivano-dal-suo-vivaio-vt58443.html ) ha intervistato Filippo Galli, responsabile del settore giovanile del Milan. Ecco le dichiarazioni:"Formare giocatori per la prima squadra è arduo, formare professionisti da immettere nel sistema è più facile ma servono anche quei profili, utili in chiave mercato. Forse siamo stati aiutati, paradossalmente, da un periodo in cui il club ha investito di meno nelle squadre giovanili: da 4-5 anni non abbiamo inserito giocatori e questo ci ha permesso di lavorare con più attenzione sulla metodologia di lavoro che ha portato frutti importanti. Da dove si parte? Dal talento del giocatore, che però deve essere accompagnato nel suo percorso di crescita: una delle condizioni è il contesto in cui si lavora. E poi è anche importante un allenatore che dia fiducia ai giovani: Allegri, Mihajlovic, Montella e ora Gattuso lo hanno fatto. Io giovano in Milan fatto i in casa? Si veniva da anni difficili, dalla gestione Farina, altri ragazzi avevano fatto anche l’esperienza in B. Non dovrei dirlo io, perché sono il responsabile, ma al Milan abbiamo cercato di lavorare con più attenzione, unendo alla selezione dei calciatori il metodo di lavoro sul campo. Conta più lo scouting o ciò che accade dopo? Sono entrambe fasi impor- tanti, anche se il giocatore viene prima, non si piega al metodo. Il problema, però, è anche che tanti calciatori talentuosi si perdono perché magari non sono stati seguiti nel modo giusto. L’aspetto “situazionale”, le persone che incontra nel suo percorso: tutto questo conta. Al Milan da dieci anni lavoriamo con una equipe psicopedagogica, da sei con la video- analisi: su tante cose siamo stati precursori. Rischio furto dei giovani? Noi siamo un club che attrae, ma in generale il rischio è questo: se non contrattualizzi un ragazzo a 16 anni, lui può andare all’estero. E’ l’unica differenza rispetto al vincolo dei Dilettanti: per il resto, in Italia siamo tutela- ti. Da noi si è andati nella direzione di fare contratti con troppa facilità, ma così si rischia di precorrere i tempi e di far credere al ragazzo di es- sere già arrivato. Un Donnarumma non nasce mica tutti i giorni... Da noi gli allenatori sono più restii a inserire il giovane, ma se un calciatore è bravo, state certi che il tecnico non avrà paura. Come funziona il metodo Milan? Lo scouting parte intanto dalla rete delle scuole calcio, quasi cento su tutto il territorio. Abbiamo 15 scout per l’Italia e 25 solo per la Lombardia. Investiamo sulla formazione dei nostri tecnici e di tutti i componenti dello staff : dai preparatori atletici ai tutor, tutti devono capire quali sono i nostri principi calcistici. Lo psicologo da noi deve conoscere Freud ma anche i sistemi di gioco. E’ il nostro metodo integrato".

quasi tacitamente, ha detto una cosa importante, che avvalora molto la gestione precedente, quella di Bianchessi...
il fatto che non ci fosse un budget cospicuo, ha portato alla valorizzazione e al miglioramento di ciò che avevano...

che può essere un fattore negativo, se la struttura non è di prima qualità...
ma che in questo caso sta vincendo il confronto con una nuova modalità...

l'ho detto dal primo giorno: sto dalla parte di Fassone e della nuova dirigenza, ma se a mio parere c'è qualcosa che stanno sbagliando, non faccio fatica a dirla...
per me l'addio di Bianchessi (principalmente, ma anche quelli di Mentana e Cantamessa) è stato un errore, a meno che non facesse parte di un sistema marcio di creste e accordi con procuratori...

molti si sollazzavano con gli acquisti dei giovani in estate, dicendo "finalmente si comprano giovani", dimenticando il lavoro fatto da Bianchessi e Galli per anni...

chi è arrivato?
Dias, un fuoriquota '98 gratis dal Benfica, che ha bei numeri ed è uno dei punti forti della Primavera, ma senza mai debuttare nel calcio dei grandi, e onestamente non so con quante prospettive...
Bargiel e Larsen, due giovani promesse che ad oggi sono riserve nella Primavera, nonostante fossero stati accolti come nuovi Messi da gente qui dentro...

ad oggi la realtà dice che (tralasciando i "vecchi" della Primavera, come si evince dall'altro topic sulle giovanili) abbiamo giovani come Donnarumma, Calabria, Locatelli e Cutrone ben cresciuti da noi.
la Primavera ha nei suoi gioielli Bellanova, Bellodi, Soncin, Capanni, Pobega che sono tutti frutti del progetto Milan Gold di Bianchessi e Galli...

fiducia a Fassone, a Galli (soprattutto) e appoggio a Luxoro...
figurarsi, spero facciano meglio dei predecessori...
 
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Quanto odio sto fatto di spifferare in giro metodi e strategie varie...

Sta tranquillo : tra il dire è il fare c'è di mezzo il mare.
Il segreto delle giovanili sono gli allenatori e sono quelli che vanno selezionati bene.
Per far crescere bene un ragazzo bisogna mettere paradossalmente il risultato sportivo spesso in secondo piano perchè la formazione del giovane non va di pari passo coi risultati di squadra.
Ti garantisco che sono pochi gli educatori che mettono la loro 'fama' in secondo piano perchè in questa italietta la qualità non paga mai.
Nemmeno nel calcio.
Fino ai 12 anni è la fascia di tempo cruciale nella formazione di un giovane calciatore ed è in quella fascia d'età che bisogna pensare più alla tecnica individuale che ai risultati della squadra.
Se fai caso ci sono primavere che sono ai vertici da anni ma non tirano mai fuori un prospetto, non è un caso.
Vittoria e talento non vanno sempre di pari passo.
 

Lineker10

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quasi tacitamente, ha detto una cosa importante, che avvalora molto la gestione precedente, quella di Bianchessi...
il fatto che non ci fosse un budget cospicuo, ha portato alla valorizzazione e al miglioramento di ciò che avevano...

che può essere un fattore negativo, se la struttura non è di prima qualità...
ma che in questo caso sta vincendo il confronto con una nuova modalità...

l'ho detto dal primo giorno: sto dalla parte di Fassone e della nuova dirigenza, ma se a mio parere c'è qualcosa che stanno sbagliando, non faccio fatica a dirla...
per me l'addio di Bianchessi (principalmente, ma anche quelli di Mentana e Cantamessa) è stato un errore, a meno che non facesse parte di un sistema marcio di creste e accordi con procuratori...

molti si sollazzavano con gli acquisti dei giovani in estate, dicendo "finalmente si comprano giovani", dimenticando il lavoro fatto da Bianchessi e Galli per anni...

chi è arrivato?
Dias, un fuoriquota '98 gratis dal Benfica, che ha bei numeri ed è uno dei punti forti della Primavera, ma senza mai debuttare nel calcio dei grandi, e onestamente non so con quante prospettive...
Bargiel e Larsen, due giovani promesse che ad oggi sono riserve nella Primavera, nonostante fossero stati accolti come nuovi Messi da gente qui dentro...

ad oggi la realtà dice che (tralasciando i "vecchi" della Primavera, come si evince dall'altro topic sulle giovanili) abbiamo giovani come Donnarumma, Calabria, Locatelli e Cutrone ben cresciuti da noi.
la Primavera ha nei suoi gioielli Bellanova, Bellodi, Soncin, Capanni, Pobega che sono tutti frutti del progetto Milan Gold di Bianchessi e Galli...

fiducia a Fassone, a Galli (soprattutto) e appoggio a Luxoro...
figurarsi, spero facciano meglio dei predecessori...

L'addio di Bianchessi ha lasciato perplesso anche me ma ha fatto parte di un ricambio totale che è stato fatto a tutti i livelli.

Parlando dei nuovi della Primavera, le campagne acquisti per la Primavera son sbagliate a prescindere, è sempre bene far crescere i propri per cui me ne curo relativamente.
Quello che conta viene fatto molto prima, quando i gruppi vengono formati.

Casomai va detto che quando Gattuso ha preso la squadra in mano sembrava un'armata Brancaleone. Le prime giornate abbiamo fatto figure indegne. Poi piano piano sono arrivati miglioramenti impetuosi sia come squadra che nei singoli. Ora abbiamo un gruppo interessantissimo con talenti super, da tenere davvero sottocchio, in grado di tenere testa alla fenomenale Atalanta di Barrow Bastioni e Melegoni.

A ben vedere, è un po' il Metodo Gattuso mi pare, perchè anche la prima squadra sta facendo lo stesso percorso ;)
 

Dumbaghi

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L'addio di Bianchessi ha lasciato perplesso anche me ma ha fatto parte di un ricambio totale che è stato fatto a tutti i livelli.

Parlando dei nuovi della Primavera, le campagne acquisti per la Primavera son sbagliate a prescindere, è sempre bene far crescere i propri per cui me ne curo relativamente.
Quello che conta viene fatto molto prima, quando i gruppi vengono formati.

Casomai va detto che quando Gattuso ha preso la squadra in mano sembrava un'armata Brancaleone. Le prime giornate abbiamo fatto figure indegne. Poi piano piano sono arrivati miglioramenti impetuosi sia come squadra che nei singoli. Ora abbiamo un gruppo interessantissimo con talenti super, da tenere davvero sottocchio, in grado di tenere testa alla fenomenale Atalanta di Barrow Bastioni e Melegoni.

A ben vedere, è un po' il Metodo Gattuso mi pare, perchè anche la prima squadra sta facendo lo stesso percorso ;)

Il fatto è che le nidiate post 98 son state abbandonate a loro stesse e serviva prendere qualcosa per avere una primavera dignitosa, contate che si erano appena insediati, i risultati verranno a lungo termine.
 

Lineker10

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Il fatto è che le nidiate post 98 son state abbandonate a loro stesse e serviva prendere qualcosa per avere una primavera dignitosa, contate che si erano appena insediati, i risultati verranno a lungo termine.

Giusto. Tra l'altro erano quelli del 98 i quotatissimi, già campioni nazionali Allievi.
Quelli del 99 sono arrivati molto sotto traccia e sottvalutati, col senno di poi.

Io partita dopo partita vedo talenti davvero interessanti invece tra i 99 e i 2000.
Da parte di Mirabelli noto anche grande attenzione al settore giovanile, penso che vedremo ragazzi del vivaio arrivare in prima squadra molto spesso nel prossimo futuro.
 

Schism75

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PEccato allora non essere riusciti a mettere in riga un Mastour.
 

Jino

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se un donnarumma non nasce tutti giorni ( vero), cos'altro di buono ha prodotto il vivaio..?Abate? antonelli? Antonini?
Ps. Che poi donnarumma ( gigio) non è un prodotto del vivaio Milan, è arrivato dopo.

Un giocatore che arriva a tredici anni è considerato prodotto del vivaio.
 
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