Come già riferito ieri, dalle ore 22:30 (circa) di oggi 15 aprile, Giorgio Furlani sarà ospite di Supertele su DAZN
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"Settimana chiave sia da tifoso che da dirigente. Due partite importanti. Le affrontiamo con ottimismo. Speriamo bene".
"Siamo sodisfatti della stagione? E' troppo presto. Aspettiamo un mesetto. Ma siamo 12 punti avanti rispetto all'anno scorso. Peccato per l'uscita dalla CL ma era un girone difficile. Noi partiamo tutti gli anni per vincere".
"Il nostro lavoro è dare al mister la squadra più competitiva. Partiamo sempre per vincere ma non ci riusciamo tutti gli anni. La CL? Prima partita sfortunata. Poin col BVB tanti infortuni. Ma era un girone difficile. Ci rifaremo l'anno prossimo".
"Il mercato? La filosofia è quella di migliorare la squadra. L'anno scorso parecchia cambiamenti. Quest'anno sarà un lavoro più leggero e mirato. Meno acquisti, più mirati. Le basi ci sono. Non è giusto dire che puntiamo solo ai giovani. Noi abbiamo vari criteri. C'è lo scouting, i dati di cui si parla tanto. Si guarda la storia medica, la personalità e il tema finanziario. Poi scegliamo il giocatore".
"Quanto può crescere il fatturato? Siamo intorno ai 400. Domanda complicata. Dipende dall'attività con i nostri partner. Dalle competizioni UEFA. Dal lavoro insieme alla Serie A per accrescere il fatturato a livello media. E poi c'è la parte stadio. Noi oggi abbiamo San Siro e ci focalizziamo su quello. Per il domani, chi lo sa"
"San Siro? Come tifoso andavo allo stadio con mio papà. Ero nel primo anello blu poi nel secondo arancione. E' un posto speciale. Ci sono pochi stadi come San Siro, lo dicono in tutto il mondo. Come manager e come tifoso che capisce che lo stadio è anche un prodotto da offrire, è uno stadio datato".
Possiamo scongiurare altre cessioni pesanti? Noi non abbiamo bisogno di fare cessioni per rientrare dalle perdite. Essendo in attivo, abbiamo la possibilità di investire. Maignan, Theo, Leao sono al sicuro? Sono giocatori del Milan. Hanno contratti lunghi e sono contenti di rimanere. Non c'è nessuna discussione e se ci fosse non te lo direi"
Giroud? Vediamo cosa deciderà di fare. Se decidesse di andare via qualcosa faremo. Non saremo timidi sul mercato se ci sarà bisogno".
"Chi mi piace di più tra quelli arrivati? Tutti. Hanno fatto tutti molto bene e si sono integrati nel gruppo".
"I milanisti possono sognare un grande colpo? Non bisogna fare colpi per fare colpi e poi mettere a rischio al continuità aziendale. Noi vogliamo migliorare la società e fare una squadra competitiva per vincere. Senza copi per fare scena".
"Ibra? Si è detto tanto sulla stampa. Tanta confusione. Le decisioni finali sono di Cardinale. Sotto di loro c'è un gruppo di lavoro. Zlatan è un grande campione fuori dal campo. Contribuisce e fa domande. Zlatan, Moncada ed io contribuiamo con competenza diverse per migliorare la squadra. Poi, sullo stadio ci siamo io e Scaroni. La leadership è di Jerry. Ibra è influente sulla parte sportiva e non solo. Ha caratteristiche da top manager? Assolutamente".