Be' da ieri se ne son lette e sentite tante, anche troppe. Ignorare chi siano e da quali ambienti provengano la gran parte del management da Furlani a Scaroni passando per Cardinale stesso e al contempo criticare la loro visione dimostra solo tanta ingenuità, anche da parte loro perché dovrebbero essere "meno sinceri" nel comunicare la loro strategia.
Anzitutto, il contesto: si tratta di un workshop presso una delle università più prestigiose del pianeta Terra, come ho letto sia qui che in altri contesti, che non si faccia mai riferimento al campo lo trovo stucchevole. Non erano mica ospiti alla Domenica Sportiva, era un meeting in cui analizzavano la convenienza economica derivante dall'investimento nel settore sport e si sono focalizzati su questo, di cosa dovevano parlare ad Harvard, di Fonseca e di Emerson Royal. Punto n.2 questa intervista sebbene pubblicata solo ieri è datata settembre pertanto molte dinamiche allora erano sconosciute.
Tornando al punto della comunicazione, il vero peccato originale, quello che da uno che lavora grossomodo nel settore trovo ancora fuori luogo è il fatto che Cardinale, Furlani e compagnia si rivolgono ai tifosi come se fossero stakeholder ignorando che il tifoso non frega nulla di essere un commercialista con la calcolatrice in mano, al tifoso devi dare un sogno, un motivo per andare allo stadio, creare affezione. Questo atteggiamento è tipicamente americano nel rendere partecipe il consumatore (in questo caso il tifoso) della gestione societaria. Questo per me è il vero passaggio fondamentale che sta creando una crepa sempre più profonda tra proprietà e tifo.
Non entro nel dettaglio delle scelte sbagliate che hanno portato questa stagione in un vicolo cieco, in quest'ambito non ha molto senso, ma nelle parole che ho letto non ho trovato nulla di anomalo o di così sconvolgente, hanno spiegato come opera un fondo di investimento e i punti di forza e debolezza analizzati dal punto di vista finanziario derivanti dagli investimenti nel calcio e nel calcio in Italia. Mi spiace ma non mi accodo al 99% del tifo in questo caso, pur non legittimando il loro operato al Milan credo che stiano operando secondo le loro logiche che potranno portare successi o insuccessi ma comunque restano coerenti con la loro visione, che comunque riguarda e riguarderà sempre più il contesto calcio in Europa.