Io sono per la vaccinazione ma quello che hai scritto non ha senso.
Se io non sono vaccinato non può fregare di meno agli altri visto che quelli che saranno su l'autobus loro saranno tutti vaccinati.
Chi non si vaccina non mette più a rischio quelli vaccinati. Si mette lui stesso a rischio e basta.
Così se anche tu vieni su un autobus senza vaccino, non sono io a metterti a rischio perché non mi sono vaccinato. Sei tu a metterti a rischio perché pure tu non lo hai fatto.
Quindi questa storia e solo per obbligare la gente a farlo e basta.
Io non sono neanche contro l'idea. Ma non venitemi a dire che non si può salire su l'autobus per non impestate gli altri che questa e una cosa NON VERA.
I sono 5 aspetti molto importanti che non consideri:
1) chi non puó vaccinarsi perché immunodepresso é soggetto esposto al trasporto del virus da parte di chi si contagia.
2) perché la pandemia sia debellata é necessario che almeno il 75-80% della popolazione non possa fare da “vettore” del virus. Questa soglia volontariamente o obbligatoriamente va raggiunta se vogliamo tornare alla vita normale.
3) uno non ha la libertá di contagiarsi, perché questo porta pressione sul sistema sanitario sottraendo molte risorse che si potrebbero dedicare alla cura di altre patologie.
4) La,copertura vaccinale ha una sua durata. Se entro la scadenza il Covid-19 sparisce non c’é problema, altrimenti si obbligano gli altri a nuove campagne vaccinali o nuove chiusure.
5) costruire l’immunitá di gregge é come costruire un muro nel quale ognuno mette un mattone. É dovere di ciascuno mettere il mattone. Certo se io sto seduto e gli altri lavorano il muro tiene uguale, ma, oltre che essere eticamente scorretto, se molti lo fanno il muro crolla.
Per quanto sopra ci sono quattro vie.
1) rendere il vaccino obbligatorio
2) renderlo facoltativo sperando nella “buona volontá” di tutti
3) renderlo facoltativo, stimolandone l’adozione (e fare l’accesso ai servizi pubblici é uno dei metodi)
4) renderlo facoltativo e se troppo pochi lo fanno,m vivere perennemente nell’ambito”gestione pandemia”.
Il vaccino va fatto, prima per il prossimo e poi per se stessi.
Il numero di egoisti che ci possiamo permettere é limitato.