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Non si può fare un discorso totalizzante sulla cultura di un popolo. In diversi contesti è facile riscontranore episodi di snobismo verso il know-how statunitense ad esempio. È superfluo citare l'utilizzo di elementi (errati) di distinzione etnica per esprimere opinioni di presunta superiorità rispetto a popoli del terzo mondo. Se continuiamo così, stando ancorati alla storia, finiremo per diventare servi di Cina, India e perché no magari della Nigeria tra qualche decennio.Ah, siamo noi a dover fare il famoso step culturale?
Probabilmente è proprio grazie a questa credenza se l'Europa (seguendo i colioni americani) si sta scavando la fossa con le proprie mani.
Scendendo nel particolare, la rovina economica dell'Italia è colpa innanzitutto di un certo signore finito appeso a testa in giù e delle sue manie di protagonismo. Ho sempre pensato che oltre a essere basso lo avesse anche minuscolo, si spiegherebbero molte cose. La sua politica estera ci ha lasciato in eredità decenni di sudditanza economica verso i padroni americani. Poi certo, venendo all'oggi non aiuta manco stare ancora a sentire politici come Salvini, Renzi, Meloni, Conte che fanno della mistificazione seriale il loro indirizzo politico. Ma sono questi politici che non contano nulla, in fin dei conti (fortunatamente).
Va bene riconoscersi in un certo ethos, non va bene ritenere quelli altrui legati alla primordialità a prescindere