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Ancora dichiarazioni dagli Usa da parte di Fonseca e Furlani, riportate dalla GDS in edicola
Eccole, di seguito. E più in basso riproponiamo le dichiarazioni di ieri.
Tutte le dichiarazioni di ieri (ampiamente riportate) di Ibra, Furlani, Fonseca e Pulisic alla CBS e in conferenza
Fonseca in conferenza:"Le partite sono cambiate molto nelle ultime stagioni. In Italia non è diverso, sono stato in Francia per due anni e non ho visto tutte le partite in Italia ma vedo alcune differenze. L'altro giorno ho visto il Como, che è stato promosso in Serie A e offensivamente sono molto molto forti. Milan Futuro? Penso che il Milan si stia preparando bene per il futuro. L'Italia deve prepararsi bene per il futuro producendo nuovi giocatori. Il Milan ha fatto un grande passo per aiutare in questo senso. Noi, come ha spiegato Zlatan, siamo quasi la stessa squadra, loro lavorano come noi e allo stesso tempo, e abbiamo tanti giovani giocatori con noi adesso, sarò sempre attento a tutti. Per me, se i giocatori hanno qualità e coraggio, l'intenzione è quella di lavorare con loro per farli crescere e per essere pronti a giocare con la prima squadra. Penso che Christian possa giocare in quella posizione da numero 10. Anche RLC può giocare in quella posizione."
Inizia la pioggia di dichiarazioni e proclami dagli Usa. Furlani a Bloomberg:"Siamo diventati più americani, la nostra proprietà è americana, che è Red Capital Partners, leader negli investimenti per quanto concerne sport e spettacolo. Siamo diventati più americani anche in campo, anche perché credo che tu volessi dire che abbiamo due giocatori americani. Le nostre decisioni non si basano sulla nazionalità del passaporto del giocatore, ma quanto lui è bravo. Ovviamente alcuni giocatori sono americani, nel nostro caso ne abbiamo due, fra cui Christian Pulisic, che ha un appeal a livello commerciale importante in America e questo aiuta, ma noi non facciamo dipendere le nostre decisioni di campo dalle nazionalità dei giocatori".
"La nostra politica si divide in diverse parti. Qualla commerciale, visto che noi siamo il primo club europeo ad aprire degli uffici a Dubai. La nostra decennale partenership con Emirates, ma abbiamo anche altri partner commerciali nella regione come Kerzer Group. Quindi il nostro approccio alla regione si sviluppa attraverso partnership commerciali, non iniezioni di capitale".
"Il futiuro di Theo e Maignan? La nostra ambizione è di lottare per lo Scudetto ogni anno e di essere competitivi anche in Champions League. Ora noi lo vogliamo fare attuando una strategia di sostenibilità. TI porto un esempio: due anni fa il bilancio per la prima volta in 17 anni non ha registrato alcuna perdita, e l'anno scorso abbiamo bissato questo importante risultato, e non penso che al Milan sia mai successa una cosa del genere. Noi non siamo obbligati a vendere i giocatori per carenza di capitale o problemi di flusso di cassa, quindi non abbiamo bisogno di vendere nessuno. Quindi da tifoso ti posso dire che su Maignan e Theo non devi preoccuparti".
Ibra alla CBS:"Giocare a calcio è più semplice rispetto a quello che sto facendo oggi, ma sto imparando. Sto attraversando una fase di apprendimento, sono umile. È un'angolazione differente rispetto a quello a cui ero abituato, ma ho ottimi professionisti attorno a me, quindi. Cosa dire ai giocatori? "Fino a quando vincono mi va bene. Il problema è quando iniziano a perdere (ride ndr), siamo venuti con un'atteggiamento diverso, ma va bene. Il problema è che io non posso influenzare il gioco, come facevo prima, quindi devi trasferire il tuo atteggiamento, la tua mentalità, la tua esperienza negli altri giocatori, ma stanno lavorando bene. Io sicuro di me? Sono una mente antiproiettile. Se Zlatan è un personaggio? No, Zlatan sono io. Molte persone mi chiedono spesso se io reciti, ma no. Quello che vedi sono io. Da dove vengo era importante essere sicuri di sè, dovevi vedertela da solo e dimostrare a te stesso di essere il migliore, ma non solo nel calcio o in qualsiasi cosa io abbia fatto, come a scuola. Io penso che sia importante, perché quando entri in questo mondo, il 50% è una questione di testa. Cosa dico ai ragazzi? Dipende da quanto lontano vuoi arrivare. Io ho creduto nella disciplina e nel duro lavoro, che ripagano sempre. Quindi già in tenera età devi prepararti mentalmente perché quando arrivi sui grandi palcoscenici o mangi o vieni mangiato. Con i ragazzi di giovani di oggi devi prima conosceri e poi spingerli".
Ibra su Morata:"Quando parli con i giocatori, devi assicurarti che entrino in una zona di comfort. Appena entri in una zona di comfort, è tutto più facile. Penso che sia felice. Quando un giocatore è felice fuori dal campo, è felice anche dentro ed è più facile fare prestazioni, poi ovviamente se hai la fiducia dell'allenatore diventa ancora più facile. Quando giochi in club come il Milan c'è competizione, ed è solo positivo perché tiri fuori il meglio, significa che dai dal 100% al 200% ogni giorno, altrimenti l'allenatore ha due o tre scelte. A Morata ho detto che il posto perfetto dove venire è il Milan, perché il numero 9 è una posizione, non un numero, perché lui è il numero 7. Quello del 9 è il posto migliore che abbiamo a disposizione oggi e di cui avevamo bisogno, intorno avrà Leao, Okafor, Chukwueze, RLC alle sue spalle, ha capito quello che avrà. Vogliamo solo renderlo felice. Siamo abbastanza fiduciosi che farà bene. Non conosco nessun giocatore che era qui e non è felice e non performa e noi ci assicuriamo che si performino al meglio. Quindi lui deve solo giocare e noi ci occuperemo del resto. Quindi aspettiamo solo che entri in squadra. E lo accogliamo a braccia aperte, deve solo essere se stesso."
Pulisic:"“È una sensazione incredibile tornare qui in Tour con il Milan. Giocare davanti alla mia famiglia e ai miei amici con questo club iconico è veramente fantastico. La passione dei tifosi la senti mentre sei in campo, è del tutto differente in Italia. Gioco a calcio da più di 10 anni a ritmi elevati ed è stato difficile fin dall’inizio. Io sono stato descritto come il classico ragazzo americano, devi avere una mentalità forte per saperti distinguere dagli altri. Devi anche avere delle persone che ti insegnano bene .Il calcio in italia è incredibile, la passione dei tifosi il calore dello stadio, in Italia è diverso rispetto ad altri paesi, la passione che c'è è simile a quella che abbiamo in America, ma giocare nel Milan è speciale ed è diverso da tutto il resto. La vita in Italia è sicuramente diversa rispetto a quella all'estero, all'inizio non è stato facile, soprattutto per la lingua, ricordo nella passata stagione i primi allenamenti, poi erano anni che non visitavo l'Europa e quindi è tutto diverso rispetto a come ero abituato prima".
Eccole, di seguito. E più in basso riproponiamo le dichiarazioni di ieri.
Tutte le dichiarazioni di ieri (ampiamente riportate) di Ibra, Furlani, Fonseca e Pulisic alla CBS e in conferenza
Fonseca in conferenza:"Le partite sono cambiate molto nelle ultime stagioni. In Italia non è diverso, sono stato in Francia per due anni e non ho visto tutte le partite in Italia ma vedo alcune differenze. L'altro giorno ho visto il Como, che è stato promosso in Serie A e offensivamente sono molto molto forti. Milan Futuro? Penso che il Milan si stia preparando bene per il futuro. L'Italia deve prepararsi bene per il futuro producendo nuovi giocatori. Il Milan ha fatto un grande passo per aiutare in questo senso. Noi, come ha spiegato Zlatan, siamo quasi la stessa squadra, loro lavorano come noi e allo stesso tempo, e abbiamo tanti giovani giocatori con noi adesso, sarò sempre attento a tutti. Per me, se i giocatori hanno qualità e coraggio, l'intenzione è quella di lavorare con loro per farli crescere e per essere pronti a giocare con la prima squadra. Penso che Christian possa giocare in quella posizione da numero 10. Anche RLC può giocare in quella posizione."
Inizia la pioggia di dichiarazioni e proclami dagli Usa. Furlani a Bloomberg:"Siamo diventati più americani, la nostra proprietà è americana, che è Red Capital Partners, leader negli investimenti per quanto concerne sport e spettacolo. Siamo diventati più americani anche in campo, anche perché credo che tu volessi dire che abbiamo due giocatori americani. Le nostre decisioni non si basano sulla nazionalità del passaporto del giocatore, ma quanto lui è bravo. Ovviamente alcuni giocatori sono americani, nel nostro caso ne abbiamo due, fra cui Christian Pulisic, che ha un appeal a livello commerciale importante in America e questo aiuta, ma noi non facciamo dipendere le nostre decisioni di campo dalle nazionalità dei giocatori".
"La nostra politica si divide in diverse parti. Qualla commerciale, visto che noi siamo il primo club europeo ad aprire degli uffici a Dubai. La nostra decennale partenership con Emirates, ma abbiamo anche altri partner commerciali nella regione come Kerzer Group. Quindi il nostro approccio alla regione si sviluppa attraverso partnership commerciali, non iniezioni di capitale".
"Il futiuro di Theo e Maignan? La nostra ambizione è di lottare per lo Scudetto ogni anno e di essere competitivi anche in Champions League. Ora noi lo vogliamo fare attuando una strategia di sostenibilità. TI porto un esempio: due anni fa il bilancio per la prima volta in 17 anni non ha registrato alcuna perdita, e l'anno scorso abbiamo bissato questo importante risultato, e non penso che al Milan sia mai successa una cosa del genere. Noi non siamo obbligati a vendere i giocatori per carenza di capitale o problemi di flusso di cassa, quindi non abbiamo bisogno di vendere nessuno. Quindi da tifoso ti posso dire che su Maignan e Theo non devi preoccuparti".
Ibra alla CBS:"Giocare a calcio è più semplice rispetto a quello che sto facendo oggi, ma sto imparando. Sto attraversando una fase di apprendimento, sono umile. È un'angolazione differente rispetto a quello a cui ero abituato, ma ho ottimi professionisti attorno a me, quindi. Cosa dire ai giocatori? "Fino a quando vincono mi va bene. Il problema è quando iniziano a perdere (ride ndr), siamo venuti con un'atteggiamento diverso, ma va bene. Il problema è che io non posso influenzare il gioco, come facevo prima, quindi devi trasferire il tuo atteggiamento, la tua mentalità, la tua esperienza negli altri giocatori, ma stanno lavorando bene. Io sicuro di me? Sono una mente antiproiettile. Se Zlatan è un personaggio? No, Zlatan sono io. Molte persone mi chiedono spesso se io reciti, ma no. Quello che vedi sono io. Da dove vengo era importante essere sicuri di sè, dovevi vedertela da solo e dimostrare a te stesso di essere il migliore, ma non solo nel calcio o in qualsiasi cosa io abbia fatto, come a scuola. Io penso che sia importante, perché quando entri in questo mondo, il 50% è una questione di testa. Cosa dico ai ragazzi? Dipende da quanto lontano vuoi arrivare. Io ho creduto nella disciplina e nel duro lavoro, che ripagano sempre. Quindi già in tenera età devi prepararti mentalmente perché quando arrivi sui grandi palcoscenici o mangi o vieni mangiato. Con i ragazzi di giovani di oggi devi prima conosceri e poi spingerli".
Ibra su Morata:"Quando parli con i giocatori, devi assicurarti che entrino in una zona di comfort. Appena entri in una zona di comfort, è tutto più facile. Penso che sia felice. Quando un giocatore è felice fuori dal campo, è felice anche dentro ed è più facile fare prestazioni, poi ovviamente se hai la fiducia dell'allenatore diventa ancora più facile. Quando giochi in club come il Milan c'è competizione, ed è solo positivo perché tiri fuori il meglio, significa che dai dal 100% al 200% ogni giorno, altrimenti l'allenatore ha due o tre scelte. A Morata ho detto che il posto perfetto dove venire è il Milan, perché il numero 9 è una posizione, non un numero, perché lui è il numero 7. Quello del 9 è il posto migliore che abbiamo a disposizione oggi e di cui avevamo bisogno, intorno avrà Leao, Okafor, Chukwueze, RLC alle sue spalle, ha capito quello che avrà. Vogliamo solo renderlo felice. Siamo abbastanza fiduciosi che farà bene. Non conosco nessun giocatore che era qui e non è felice e non performa e noi ci assicuriamo che si performino al meglio. Quindi lui deve solo giocare e noi ci occuperemo del resto. Quindi aspettiamo solo che entri in squadra. E lo accogliamo a braccia aperte, deve solo essere se stesso."
Pulisic:"“È una sensazione incredibile tornare qui in Tour con il Milan. Giocare davanti alla mia famiglia e ai miei amici con questo club iconico è veramente fantastico. La passione dei tifosi la senti mentre sei in campo, è del tutto differente in Italia. Gioco a calcio da più di 10 anni a ritmi elevati ed è stato difficile fin dall’inizio. Io sono stato descritto come il classico ragazzo americano, devi avere una mentalità forte per saperti distinguere dagli altri. Devi anche avere delle persone che ti insegnano bene .Il calcio in italia è incredibile, la passione dei tifosi il calore dello stadio, in Italia è diverso rispetto ad altri paesi, la passione che c'è è simile a quella che abbiamo in America, ma giocare nel Milan è speciale ed è diverso da tutto il resto. La vita in Italia è sicuramente diversa rispetto a quella all'estero, all'inizio non è stato facile, soprattutto per la lingua, ricordo nella passata stagione i primi allenamenti, poi erano anni che non visitavo l'Europa e quindi è tutto diverso rispetto a come ero abituato prima".