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CorSport: Felix jolly, può cambiare il Milan da solo. Rafael Leao è Rafael Leao con i suoi pregi e difetti, Christian Pulisic è il più solido e continuo di tutti, Santiago Gimenez è la nuova punta dal gol facile, ma quello che - forse - può cambiare realmente da così a così il Milan è Joao Felix. L'ex Chelsea, infatti, ha le caratteristiche giuste per rendere poco prevedibile il gioco rossonero, muovendosi tra le linee e lasciando gli esterni nell'uno contro uno. E con lui, in campo, Conceiçao può dare fondo ai suoi principi di calcio puntando sul 4-4-2 col portoghese nel ruolo di mezza punta alle spalle del messicano. Prima dell'arrivo di Joao Felix, ciò non era possibile. O meglio: era fattibile, ma non con il talento del gioiellino di Viseu. Che poi può far molta diff erenza. GOL. Nelle prime due presenze in rossonero, si è già visto molto di ciò che Joao Felix può dare a Conceiçao. Contro la Roma, all'esordio assoluto con la nuova maglia, il portoghese ha sfruttato al meglio gli spazi lasciati dai giallorossi in svantaggio di un gol per muoversi su tutto il fronte off ensivo, cercando il pallone e gli scambi rapidi con i compagni vicini. Il gol segnato, tra l'altro, è uno dei possibili scenari conseguenza del 4-4-2: Gimenez lavora di sponda, protegge il pallone e lo serve per Dopo Coppa e Serie A, ora la Champions l'inserimento in area di Joao Felix, che batte Svilar in uscita con un cucchiaio dolce dolce. La punta che fa assist alla mezza punta. 4-4-2 purissimo. All'esordio in Serie A, Joao Felix si è mosso principalmente nelle zone di campo già calpestate contro la Roma, ma con una densità nettamente diversa: i giallorossi, dovendo attaccare, si scoprivano, mentre l'Empoli si è presentato molto più arroccata dietro. Il risultato racconta di un Joao Felix molto presente nella manovra rossonera: il pallone è stato cercato un po' ovunque lungo il prato del "Castellani", forse anche toccato un po' troppe volte nel primo tempo. Ma la sensazione era evidente: ad ogni possesso, qualcosa dai piedi di Joao Felix sarebbe potuta nascere. Il portoghese ha off erto, come nel caso dei vari colpi di tatto tentati, anche alcuni pezzi di bravura per lo spettacolo: segno di un giocatore dal talento carezzevole. Occhio, però, che non diventi sdolcinato. È qui che deve lavorare Conceiçao: farà sì che il talento grazioso ed elegante del numero 79 si associa all'efficacia e alla concretezza di una squadra che ha assoluto bisogno di vincere le partite. Qualcosa in questa direzione ad Empoli si è già visto. Nel momento dell'espulsione di Tomori, Conceiçao ha preferito non privarsi dei giocatori off ensivi, non inserendo alcun difensore e, dunque, non sostituendo proprio Joao Felix, l'unico attaccante in campo dal primo minuto. Per farlo, gli ha chiesto uno sforzo: non solo mezza punta, ma più centrocampista, ad agire qualche metro in più indietro, in modo da dare una mano un po' più massiccia alla fase difensiva. Joao Felix ha accettato e si è anche ben disimpegnato. Non è il suo forte, chiaramente, ma la disponibilità è il primo tassello per entrare con tutti i due piedi in una realtà nuova. E Joao Felix, se dovesse aggiungere questo tipo di lavoro al suo immenso bagaglio tecnico, potrebbe realmente cambiare presto il Milan da così a così.
