Il regolamento è vero che solitamente lascia spazio a interpretazione, ma meno di quanto si voglia far pensare. Leggendo il regolamento ufficiale, infatti, nella parte dei falli di mano vi è scritto che:
Se è volontario è sempre fallo, indipendentemente da tutto.
Se non è volontario ma rilevante nel creare azioni da gol, o gol stesso, è fallo comunque.
Per capire quanta volontarietà ci sia, se questa non fosse palese, vengono elencati una serie di criteri come la naturalità o meno della posizione delle braccia che aumentano volume, se queste sono più alte rispetto alle spalle, ecc... affermando che in tali casi, anche se si è vicini al pallone calciato, è ugualmente fallo.
Infine vengono anche esposti criteri sulla non volontarietà come i tocchi di corpo precedenti al tocco di mano del giocatore stesso, la vicinanza al giocatore che tocca il pallone ecc...
Insomma, moltissimi tifosi, anche milanisti, sostengono che la volontarietà non conti più nulla e che il braccio largo sia fallo a prescindere. In realtà tutto ruota ancora sull’intenzionalità, eccezione fatta nei casi in cui il tocco di mano porti dei vantaggi offensivi in azioni create ecc....
Nel caso di Calabria il braccio è largo e quindi aumenta volume, ma ciò che conta non è se il braccio sia largo o meno ma se quella sia una posizione naturale. Calabria ha la tipica posizione delle braccia di uno che si slancia di testa per prendere la palla. Calabria aumenta il volume ma in modo naturale. Il regolamento non punisce chi aumenta il volume ma chi lo fa in maniera forzata, innaturale, rispetto alla dinamica. Non è fallo e invito tutti quanti a leggere il regolamento.