Europa sempre più green: Stop alla Vendita di auto a combustione dal 2035.

Milanoide

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Non entro nel merito perché non ho le conoscenze per valutare pro e contro di tutta la situazione, ma ho una curiosità pratica da casalinga di Voghera.
Poniamo che abbiamo risolto tutti i problemi e abbiamo tutti le nostre belle auto elettriche.Io ora vado al distributore, metto il carburante che voglio, pochi minuti e me ne vado. Se al posto di pochi minuti serve, mettiamo, mezz’ora per caricare il mio motore elettrico, che coda assurda si crea al distributore? :asd:
Non ti do una risposta, ma una serie di considerazioni:
Chi ha una auto a metano come me, questa cosa la ha già sperimentata perché il rifornimento ha sempre richiesto più di qualche minuto rispetto a benzina o gasolio. E deve essere lento, perché il gas venendo compresso si riscalda e con la dilatazione darebbe un segnale di falso pieno anticipato.
I subacquei che hanno portato le loro bombole a ricaricare sapranno che vengono immerse in acqua durante la carica. Però un auto non la puoi mettere in acqua.
Fino a qualche anno fa si ragionava su batterie facilmente removibili e sostituibili. Quindi era lecito pensare che come una volta le carrozze si fermavano a cambiare i cavalli, ora si possano cambiare le batterie. Un modo per rivalutare il valore di quelle case lungo le strade molto trafficate, attualmente svendute solo ad immigrati. Poi la ricarica ha fatto progressi, altri ne farà, ma magari la sostituzione rimarrà una opzione, un piano B.
 

Andris

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ma no.. l'auto elettrica non ha assolutamente bisogno di meno fresatori e tornitori dell'auto a combustione.
cambia solo il motore intanto che è una parte dell'auto, la meccanica rimane.
e poi per creare un motore elettrico servono eccome frese e torni, e tanta manodipera.
due giorni fa su huffington post:

"Ebbene sì, l'auto elettrica conviene ai produttori d'auto: faranno a meno del 75% degli operai

Mentre destra e sinistra si baloccano a contrapporsi ideologicamente prepariamoci a una nuova categria sociale: gli esodati delle batterie"
 

Milanoide

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Purtroppo coi pannelli non carichi le auto di notte.. Servirebbero accumulatori, ma vuol dire costringere la gente tra pannelli e batterie a dotarsi di impianti da 30mila euro.. Chi li vuole spendere??
Altro aspetto, pure nei posti dove la corrente arriva bene comunque immaginare il 100% della popolazione che carica l'auto di notte, magari in estate con tutti i climatizzatori accesi mi pare dura..
Insomma per me ok la transizione green però queste deadline categoriche sono delle sciocchezze.. Soprattutto perché non sono iniziative globali ma solo europee quindi l'impatto reale è infimo
Pochi anni fa uscì il libro di Jeremy Rifkin sulla terza rivoluzione industriale, quella dell'idrogeno, con tanto di presentazioni in Confindustria etc etc. È un economista visionario e ci tiene a vendere libri. Nella sua visione ogni singolo edificio sarebbe potuto diventare un edificio "attivo" dal punto di vista della produzione e del risparmio energetico. Non solo pannelli sul tetto, ma anche laterali.
Le deadline categoriche sono un modo per costringersi a lavorare per obiettivi. Questa cosa in Italia non si fa scientemente, perché piace vivere nell'emergenza. Piace fare leggi a pene di segugio in stile cerchio bottista per accontentare tutti e nessuno. Un casino legislativo in cui prosperano soltanto gli azzeccagarbugli. Ci si lucra di più nell'emergenza... I soliti avvoltoi... Di cui ci si lamenta, ma che nei fatti si alimenta...
Perché la visione dei nostri "leader" è tutta rivolta all'indietro. O al sondaggio per non scontentare i lungimirantissimi italiani.
Come quegli ultrà anti europeisti... Male informati, imho.
A Milano, dopo anni di multe europee, finalmente fecero un depuratore. Ma siamo ancora lì. Leggersi la Gabanelli su Depuratori ed Europa. L'Europa trasferisce fondi vari con obiettivi, fissa regole, ma se non si fanno i lavori è colpa dell'Europa? Sarà sicuramente colpa del PD per questi ultrà... Vabbè!

dacci oggi il nostro capro espiatorio quotidiano. Rimetti a noi le nostre feci, come noi le rimettiamo ...
E non ci indurre in tentazione ma liberaci dal PD amen!
 

Swaitak

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due giorni fa su huffington post:

"Ebbene sì, l'auto elettrica conviene ai produttori d'auto: faranno a meno del 75% degli operai

Mentre destra e sinistra si baloccano a contrapporsi ideologicamente prepariamoci a una nuova categria sociale: gli esodati delle batterie"
mi sembra un affermazione un pò da due soldi. E' vero che il motore elettrico è un organo molto più semplice, una carcassa+un rotore e degli avvolgimenti, ma il resto dell'auto è "uguale".
In compenso aumentano i sistemi elettronici e si aggiungono altri sistemi meccanici per il recupero di energia.
Bisognerebbe fare un bilancio serio.
Realisticamente la manodopera deve cambiare le proprie competenze,non lo farà quella attuale ma le generazioni future.
 

UDG

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L'Italia deve lasciar perdere il fotovoltaico e pensare al nucleare, solo così avremo un po' di indipendenza
 

Milanforever26

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Pochi anni fa uscì il libro di Jeremy Rifkin sulla terza rivoluzione industriale, quella dell'idrogeno, con tanto di presentazioni in Confindustria etc etc. È un economista visionario e ci tiene a vendere libri. Nella sua visione ogni singolo edificio sarebbe potuto diventare un edificio "attivo" dal punto di vista della produzione e del risparmio energetico. Non solo pannelli sul tetto, ma anche laterali.
Le deadline categoriche sono un modo per costringersi a lavorare per obiettivi. Questa cosa in Italia non si fa scientemente, perché piace vivere nell'emergenza. Piace fare leggi a pene di segugio in stile cerchio bottista per accontentare tutti e nessuno. Un casino legislativo in cui prosperano soltanto gli azzeccagarbugli. Ci si lucra di più nell'emergenza... I soliti avvoltoi... Di cui ci si lamenta, ma che nei fatti si alimenta...
Perché la visione dei nostri "leader" è tutta rivolta all'indietro. O al sondaggio per non scontentare i lungimirantissimi italiani.
Come quegli ultrà anti europeisti... Male informati, imho.
A Milano, dopo anni di multe europee, finalmente fecero un depuratore. Ma siamo ancora lì. Leggersi la Gabanelli su Depuratori ed Europa. L'Europa trasferisce fondi vari con obiettivi, fissa regole, ma se non si fanno i lavori è colpa dell'Europa? Sarà sicuramente colpa del PD per questi ultrà... Vabbè!

dacci oggi il nostro capro espiatorio quotidiano. Rimetti a noi le nostre feci, come noi le rimettiamo ...
E non ci indurre in tentazione ma liberaci dal PD amen!
Non ne farei una questione politica, il PD oggi europeista sono gli stessi che 30 anni fa avrebbero portato l'unione sovietica in Italia.. E sono gli stessi lungimiranti che hanno sempre osteggiato il nucleare in Italia che oggi è la principale causa del nostro deficit energetico..
Io concordo con il porsi obbiettivi, ma devono essere realistici, ok ambiziosi ma devono anche tener conto degli impatti economici perché poi la gente deve arrivare alla fine del mese..
Per esempio non si tiene mai conto che oggi non esistono fisicamente i componenti e i materiali che servirebbero.. Inoltre si va verso un mondo che andrà a batterie (si perché l'energia dovrà sempre più essere imprigionata e trasportata) ma non si fa nulla per limitare lo spreco di battere anche per prodotti dove sono superflue (pensiamo su tutti agli asporapolveri)
Vedremo come andrà.. Di certo il modello è quello che ognuno produca l'energia che consuma
 
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Magari (se non estitono già), inventeranno degli specie di tappeti da mettere in garage sul pavimento.
In automatico e in base alla capacità delle rete elettrica in quel momento, caricherà l' auto a induzione senza tregua.

Sparo eh
 

Milanoide

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Per altro, la carica notturna degli autoveicoli servirebbe a compensare quelle variazioni di carico che alcuni tipi di produzione elettrica su vasta scala soffrono.
Premesso che l'energia non si crea né si distrugge, ma si trasforma (o accumula e riutilizza con relative ulteriori perdite) e che la sincronizzazione di una rete elettrica non è un giochetto, devi produrre in base ai consumi (attesi e reali).
Se uno guarda i profili orari dei consumi energetici, di notte vi è sempre un calo.
Di giorno ci sono i picchi di consumo, come quelli del traffico.
Per una centrale termoelettrica o anche nucleare l'accendi/spegni è deleterio.
Fino a prima dell'avvento delle rinnovabili, i cicli di manutenzione di un impianto termoelettrico (a gas o olio combustibile) erano regolati secondo il numero di ore di esercizio o secondo il numero di riavvii. Se tu facevi accendi/spegni troppe volte per seguire i consumi, poi dovevi fermare la macchina per manutenzione anche prima del dovuto. Ed i fermi macchina costano. Da che ci sono le rinnovabili che hanno la precedenza nella produzione e fornitura alla rete, la vita di una centrale termoelettrica è peggiorata. È costretta a colmare le deficienze strutturali altrui. Come una vecchia ******** che guarda con invidia le giovani e si deve adattare a quello che passa il convento.
Le rinnovabili sono fluttuanti. Di notte sicuramente non c'è sole. Il vento potrebbe non esserci. Quindi la ricarica notturna dei veicoli potrebbe consentire alle centrali termoelettriche, possibilmente a gas, di continuare a lavorare dalle zone abbastanza remote in cui sono ubicate in modo efficiente.
Per seguire i consumi cosa fa una centrale nucleare tipo quelle svizzere? Di giorno fornisce la rete, di notte pompa acqua a monte in qualche bacino. In caso di bisogno una centrale idroelettrica userà il "salto" di quell'acqua.
Io non sono un fan del nucleare, ma temo le cose fatte all'italiana.
La chiusura dei vecchi impianti si protrae da decenni, con il solito ente incaricato del de-commissioning che incassa molto, ma produce poco. La burocrazia, gli ostacoli locali... Le solite scuse. Poi all'estero, da chi non si è mai fermato nel costruire centrali nucleari, abbiamo l'esempio della centrale di Flamanville con ritardi ormai grotteschi e partner industriali che se ne sono andati a gambe levate.
Nel nucleare e nei calcoli della sua efficienza i costi dello smaltimento e del de-commissioning non vengono mai valutati per bene. In Italia, ci giocherebbero dentro all'infinito.
 

Milanoide

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Magari (se non estitono già), inventeranno degli specie di tappeti da mettere in garage sul pavimento.
In automatico e in base alla capacità delle rete elettrica in quel momento, caricherà l' auto a induzione senza tregua.

Sparo eh
Esistono già sistemi del genere per mezzi pubblici alle fermate
 

Swaitak

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L'Italia deve lasciar perdere il fotovoltaico e pensare al nucleare, solo così avremo un po' di indipendenza
con questi politicanti sarà durissima riproporre un referendum del genere, ma per la competitività sul mercato sarebbe l'unica vera soluzione.
 
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