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Non ti do una risposta, ma una serie di considerazioni:Non entro nel merito perché non ho le conoscenze per valutare pro e contro di tutta la situazione, ma ho una curiosità pratica da casalinga di Voghera.
Poniamo che abbiamo risolto tutti i problemi e abbiamo tutti le nostre belle auto elettriche.Io ora vado al distributore, metto il carburante che voglio, pochi minuti e me ne vado. Se al posto di pochi minuti serve, mettiamo, mezz’ora per caricare il mio motore elettrico, che coda assurda si crea al distributore?![]()
Chi ha una auto a metano come me, questa cosa la ha già sperimentata perché il rifornimento ha sempre richiesto più di qualche minuto rispetto a benzina o gasolio. E deve essere lento, perché il gas venendo compresso si riscalda e con la dilatazione darebbe un segnale di falso pieno anticipato.
I subacquei che hanno portato le loro bombole a ricaricare sapranno che vengono immerse in acqua durante la carica. Però un auto non la puoi mettere in acqua.
Fino a qualche anno fa si ragionava su batterie facilmente removibili e sostituibili. Quindi era lecito pensare che come una volta le carrozze si fermavano a cambiare i cavalli, ora si possano cambiare le batterie. Un modo per rivalutare il valore di quelle case lungo le strade molto trafficate, attualmente svendute solo ad immigrati. Poi la ricarica ha fatto progressi, altri ne farà, ma magari la sostituzione rimarrà una opzione, un piano B.