Elliott a Blue Skye:"Azioni frivole e vessatorie".

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Come riportato da TS in edicola, c'è un nuovo capitolo nella causa intentata a Elliott da parte di Blue Skye, il fondo azionista di minoranza del Milan essendo in possesso del 4,27% di Project Redblack, la società che controlla il club attraverso Rossoneri Sport Investment. La vicenda è emersa una decina di giorni dopo il signing di inizio giugno per il passaggio delle quote di maggioranza del Milan dal fondo della famiglia Singer a RedBird Capital di Gerry Cardinale, ed è proseguita fra botta e risposta fra le parti alla fine dello scorso mese. La società gestita da Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo ha avviato tre cause contro l’operato di Elliott, due in Lussemburgo e una a New York. Il motivo, era la decisione di Elliott di vendere il club «a porte chiuse», violando i diritti di socio di minoranza di Blue Skye. La causa è stata intentata per portare l’annullamento della vendita del club oppure ottenere un risarcimento danni. Ieri, secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, Blue Skye il 5 luglio ha ottenuto da un giudice distrettuale degli Stati Uniti, Katherine Polk Failla, la possibilità di visionare alcuni documenti legati alla cessione del club a RedBird. Inoltre, "Calcio e Finanza" ha pubblicato alcuni stralci dei documenti presentati in Lussemburgo con una pesantissima accusa da parte di Blue Skye a Elliott: «Questa cessione, a parte il fatto che comporta l’espulsione di Blue Skye da comproprietario del Milan, è solo una finzione (è utilizzato il termine inglese masquerade, ndr) per cercare di ingannare la Uefa, poiché alla fine uno schema simile a quello utilizzato per il Lille verrebbe riprodotto, con il Gruppo Elliott che manterrà il controllo effettivo del Milan (rimanendo il principale creditore e azionista di minoranza)». Un portavoce del fondo attualmente proprietario del Milan ha sottolineato ulteriormente, come già avvenuto due settimane fa, che quelle di Blue Skye siano azioni «frivole e vessatorie» e che la società di Cerchione e D’Avanzo stia cercando di mettere in atto «un tentativo di estrarre un valore a cui Blue Skye non ha diritto mentre la suddetta società riceverà tutte le somme a cui ha diritto». Di fatto, nonostante la pronuncia del giudice, Elliott, ma anche RedBird, sono tranquilli sulla vicenda e ritengono di poter avere la meglio in tutte le sedi nelle quali Blue Skye deciderà di agire.
 

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Come riportato da TS in edicola, c'è un nuovo capitolo nella causa intentata a Elliott da parte di Blue Skye, il fondo azionista di minoranza del Milan essendo in possesso del 4,27% di Project Redblack, la società che controlla il club attraverso Rossoneri Sport Investment. La vicenda è emersa una decina di giorni dopo il signing di inizio giugno per il passaggio delle quote di maggioranza del Milan dal fondo della famiglia Singer a RedBird Capital di Gerry Cardinale, ed è proseguita fra botta e risposta fra le parti alla fine dello scorso mese. La società gestita da Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo ha avviato tre cause contro l’operato di Elliott, due in Lussemburgo e una a New York. Il motivo, era la decisione di Elliott di vendere il club «a porte chiuse», violando i diritti di socio di minoranza di Blue Skye. La causa è stata intentata per portare l’annullamento della vendita del club oppure ottenere un risarcimento danni. Ieri, secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, Blue Skye il 5 luglio ha ottenuto da un giudice distrettuale degli Stati Uniti, Katherine Polk Failla, la possibilità di visionare alcuni documenti legati alla cessione del club a RedBird. Inoltre, "Calcio e Finanza" ha pubblicato alcuni stralci dei documenti presentati in Lussemburgo con una pesantissima accusa da parte di Blue Skye a Elliott: «Questa cessione, a parte il fatto che comporta l’espulsione di Blue Skye da comproprietario del Milan, è solo una finzione (è utilizzato il termine inglese masquerade, ndr) per cercare di ingannare la Uefa, poiché alla fine uno schema simile a quello utilizzato per il Lille verrebbe riprodotto, con il Gruppo Elliott che manterrà il controllo effettivo del Milan (rimanendo il principale creditore e azionista di minoranza)». Un portavoce del fondo attualmente proprietario del Milan ha sottolineato ulteriormente, come già avvenuto due settimane fa, che quelle di Blue Skye siano azioni «frivole e vessatorie» e che la società di Cerchione e D’Avanzo stia cercando di mettere in atto «un tentativo di estrarre un valore a cui Blue Skye non ha diritto mentre la suddetta società riceverà tutte le somme a cui ha diritto». Di fatto, nonostante la pronuncia del giudice, Elliott, ma anche RedBird, sono tranquilli sulla vicenda e ritengono di poter avere la meglio in tutte le sedi nelle quali Blue Skye deciderà di agire.
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Swaitak

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Come riportato da TS in edicola, c'è un nuovo capitolo nella causa intentata a Elliott da parte di Blue Skye, il fondo azionista di minoranza del Milan essendo in possesso del 4,27% di Project Redblack, la società che controlla il club attraverso Rossoneri Sport Investment. La vicenda è emersa una decina di giorni dopo il signing di inizio giugno per il passaggio delle quote di maggioranza del Milan dal fondo della famiglia Singer a RedBird Capital di Gerry Cardinale, ed è proseguita fra botta e risposta fra le parti alla fine dello scorso mese. La società gestita da Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo ha avviato tre cause contro l’operato di Elliott, due in Lussemburgo e una a New York. Il motivo, era la decisione di Elliott di vendere il club «a porte chiuse», violando i diritti di socio di minoranza di Blue Skye. La causa è stata intentata per portare l’annullamento della vendita del club oppure ottenere un risarcimento danni. Ieri, secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, Blue Skye il 5 luglio ha ottenuto da un giudice distrettuale degli Stati Uniti, Katherine Polk Failla, la possibilità di visionare alcuni documenti legati alla cessione del club a RedBird. Inoltre, "Calcio e Finanza" ha pubblicato alcuni stralci dei documenti presentati in Lussemburgo con una pesantissima accusa da parte di Blue Skye a Elliott: «Questa cessione, a parte il fatto che comporta l’espulsione di Blue Skye da comproprietario del Milan, è solo una finzione (è utilizzato il termine inglese masquerade, ndr) per cercare di ingannare la Uefa, poiché alla fine uno schema simile a quello utilizzato per il Lille verrebbe riprodotto, con il Gruppo Elliott che manterrà il controllo effettivo del Milan (rimanendo il principale creditore e azionista di minoranza)». Un portavoce del fondo attualmente proprietario del Milan ha sottolineato ulteriormente, come già avvenuto due settimane fa, che quelle di Blue Skye siano azioni «frivole e vessatorie» e che la società di Cerchione e D’Avanzo stia cercando di mettere in atto «un tentativo di estrarre un valore a cui Blue Skye non ha diritto mentre la suddetta società riceverà tutte le somme a cui ha diritto». Di fatto, nonostante la pronuncia del giudice, Elliott, ma anche RedBird, sono tranquilli sulla vicenda e ritengono di poter avere la meglio in tutte le sedi nelle quali Blue Skye deciderà di agire.
che vergogna, ci lamentavamo delle lotte intestine con Montolivo, ora gli stessi proprietari vanno contro il Milan
 

Zenos

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Il clamoroso sfogo di pasquale ametrano. -cit-

Dunque parlano.
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Lo sai che dopo il Lanciano ne hai creato un altro vero?
Ora saranno i Pasquale Ametrano.
 
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