Continua la ribalta mediatica di Elena Cecchettin dopo l'efferato omicidio di sua sorella da parte di un assassino, che però lei non definisce mostro ma semplicemente "uomo"
Dopo le infinite interviste e apparizioni in TV mentre ancora gli inquirenti dispongono del corpo martoriato della sorella, ora scrive una lettera al Corriere della Sera in cui accusa il genere maschile:
"Turetta viene spesso definito come mostro, invece mostro non è. I mostri non sono malati, i mostri sono i figli sani del patriarcato.
Lo stupro è legittimato da cose a cui gli uomini non danno importanza: controllo, la possessività, il catcalling. Ogni uomo è un privilegiato.
Viene spesso detto non tutti gli uomini. Tutti gli uomini no, ma sono sempre uomini. Nessun uomo è buono se non fa nulla per smantellare la società che li privilegia tanto.
Per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto."
Io sinceramente non capisco queste parole. Il patriarcato è certamente esistito ma da almeno 40 anni, perlomeno in Italia, non esiste praticamente più. Ho un sacco di amiche che sono cresciute nella più assoluta libertà di fare qualsiasi esperienza volessero e di diventare chi volevano. In classe con me al liceo classico c'erano 20 ragazze e 7 maschi. Quindi il meglio( in termini numerici) della mia generazione era (ed è) rappresentato da donne che sono diventate medici, avvocati, manager etc. Ed è ancora così, basta vedere quante sono le donne laureate rispetto agli uomini.
Un sacco di amiche hanno fatto l'Erasmus,interrail vari e vivono, lavorano e viaggiano in giro per il mondo.
Questi non sono privilegi??
Se esistesse davvero il patriarcato queste cose non sarebbero possibili.
Se poi per lei il patriarcato è quello dove semplicemente gli uomini esistono allora ok il patriarcato esiste.
Mi verrebbe da dirle di sposare un Saudita e di andare a vivere in Arabia ma ha davvero vissuto e sta vivendo un'esperienza traumatica e non mi sento davvero di giudicarla.