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I quotidiani in edicola sul pareggio tra Milan e Cagliari
GDS: la Supercoppa non dà la spinta decisiva. Il Milan torna indietro. Solo un pareggio col Cagliari. Delusione nella prima di Conceicao a San Siro. I rossoneri passano con Morata, po sbaglia Maignan. L'Europa rimane lontana. Altro pareggio contro una squadra in corsa per la salvezza. E' mancata la cattiveria sotto porta. C'è stata un pò di sfortuna e Abraham si è divorato un gol colossale. Imperdonabile il gol incassato: tanti errori in serie. E' ancora un Milan convalescente. La Supercoppa vinta va archiviata in fretta. La realtà del campionato è più dura e meno spensierata.
CorSera: è il solito Milan. Conceicao ha da fare. Un passo indietro rispetto alsuccesso in Supercoppa Morata segna, Abraham no Sergio: «Sono arrabbiato». La spinta della Supercoppa non cancella la contestazione della curva Sud a Gerry Cardinale e non fa sparire, come d’incanto, i problemi che la squadra rossonera aveva mostrato con Fonseca durante il girone d’andata. Il modesto 1-1 contro il Cagliari, terzultimo in classifica, è una lama gelida nel cuore dei tifosi milanisti che cominciano la serata festeggiando il successo in Arabia Saudita e la Coppa mostrata con orgoglio da Calabria e Theo Hernandez e la chiudono fischiando la squadra. L’esordio di Conceicao è deludente. Visti i soliti errori. Mancano tante cose al Milan, manca soprattutto un centravanti spietato in area. Abraham ha sprecato due occasioni clamorose. Viene da pensare che con il vecchio Giroud il Diavolo avrebbe portato a casa il risultato. Il pari è una sconfitta: solo 6 punti nelle ultime 5 partite.
Tuttosport: papera Maignan, il Milan torna sulla terra. Dopo l’estasi per il successo in Supercoppa, i rossoneri sbattono contro il Cagliari di Nicola. Di Super stavolta ci sono solo i rimpianti. La scintillante carrozza di Riad, a San Siro si è trasformata in zucca. Leao - complici le linee strettissime tenute dal Cagliari - non è mai riuscito a trovare campo e a saltare l’uomo; Abraham - giustiziere dell’Inter nella fi nale di Supercoppa - ha sbagliato due gol fatti: il primo a porta vuota, il secondo a tu per tu con Caprile E così la prima di Sergio Conceiçao in terra italiana è finita tra i fischi e i soliti cori che invitano Gerry Cardinale a vendere il Milan. Film già visto. E il Cagliari, va detto, non ha rubato niente.
CorSport: Zortea si fuma il Diavolo. Dopo quattro minuti cancella il vantaggio di Morata Prima e dopo il Milan spreca tanto, anche troppo Caprile super su Abraham e sulla punizione di Theo. San Siro non è Riyad. La Serie A non è la Supercoppa. E, volendo, il Cagliari, rimontando, si è rivelato diverso da Juventus e Inter, che invece le rimonte le avevano incassate. Così, in campionato (una sola vittorie nelle ultime cinque uscite), si disperde pure l’eff etto Conceiçao, facendo capire che, forse, certi exploit sono stati il frutto di nervi saldi e di episodi favorevoli. Mentre la realtà racconta di una squadra, quella rossonera, che ancora resta attorcigliata su sé stessa, umorale e in balia degli eventi. In questo modo, il posto in Champions si fa sempre più lontano.
Repubblica: Morata non basta. Il Milan rivede i fantasmi. Conceicao stecca alla prima in campionato. Maignan e Abraham, errori determinanti.
In aggiornamento con altri quotidiani
GDS: la Supercoppa non dà la spinta decisiva. Il Milan torna indietro. Solo un pareggio col Cagliari. Delusione nella prima di Conceicao a San Siro. I rossoneri passano con Morata, po sbaglia Maignan. L'Europa rimane lontana. Altro pareggio contro una squadra in corsa per la salvezza. E' mancata la cattiveria sotto porta. C'è stata un pò di sfortuna e Abraham si è divorato un gol colossale. Imperdonabile il gol incassato: tanti errori in serie. E' ancora un Milan convalescente. La Supercoppa vinta va archiviata in fretta. La realtà del campionato è più dura e meno spensierata.
CorSera: è il solito Milan. Conceicao ha da fare. Un passo indietro rispetto alsuccesso in Supercoppa Morata segna, Abraham no Sergio: «Sono arrabbiato». La spinta della Supercoppa non cancella la contestazione della curva Sud a Gerry Cardinale e non fa sparire, come d’incanto, i problemi che la squadra rossonera aveva mostrato con Fonseca durante il girone d’andata. Il modesto 1-1 contro il Cagliari, terzultimo in classifica, è una lama gelida nel cuore dei tifosi milanisti che cominciano la serata festeggiando il successo in Arabia Saudita e la Coppa mostrata con orgoglio da Calabria e Theo Hernandez e la chiudono fischiando la squadra. L’esordio di Conceicao è deludente. Visti i soliti errori. Mancano tante cose al Milan, manca soprattutto un centravanti spietato in area. Abraham ha sprecato due occasioni clamorose. Viene da pensare che con il vecchio Giroud il Diavolo avrebbe portato a casa il risultato. Il pari è una sconfitta: solo 6 punti nelle ultime 5 partite.
Tuttosport: papera Maignan, il Milan torna sulla terra. Dopo l’estasi per il successo in Supercoppa, i rossoneri sbattono contro il Cagliari di Nicola. Di Super stavolta ci sono solo i rimpianti. La scintillante carrozza di Riad, a San Siro si è trasformata in zucca. Leao - complici le linee strettissime tenute dal Cagliari - non è mai riuscito a trovare campo e a saltare l’uomo; Abraham - giustiziere dell’Inter nella fi nale di Supercoppa - ha sbagliato due gol fatti: il primo a porta vuota, il secondo a tu per tu con Caprile E così la prima di Sergio Conceiçao in terra italiana è finita tra i fischi e i soliti cori che invitano Gerry Cardinale a vendere il Milan. Film già visto. E il Cagliari, va detto, non ha rubato niente.
CorSport: Zortea si fuma il Diavolo. Dopo quattro minuti cancella il vantaggio di Morata Prima e dopo il Milan spreca tanto, anche troppo Caprile super su Abraham e sulla punizione di Theo. San Siro non è Riyad. La Serie A non è la Supercoppa. E, volendo, il Cagliari, rimontando, si è rivelato diverso da Juventus e Inter, che invece le rimonte le avevano incassate. Così, in campionato (una sola vittorie nelle ultime cinque uscite), si disperde pure l’eff etto Conceiçao, facendo capire che, forse, certi exploit sono stati il frutto di nervi saldi e di episodi favorevoli. Mentre la realtà racconta di una squadra, quella rossonera, che ancora resta attorcigliata su sé stessa, umorale e in balia degli eventi. In questo modo, il posto in Champions si fa sempre più lontano.
Repubblica: Morata non basta. Il Milan rivede i fantasmi. Conceicao stecca alla prima in campionato. Maignan e Abraham, errori determinanti.
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