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Come uomo politico non l’ho mai apprezzato né nei comportamenti né nell’azione politica in senso stretto, ma non me la sono mai presa con lui perché ho sempre pensato che non fosse la causa ma la conseguenza: è stato magistrale nel comprendere la psicologia di una fetta consistente della popolazione italiana e portarsela a spasso convincendola di cose alle quali, secondo me, neanche lui credeva. A cominciare dall’idea che sia sempre colpa di qualcun altro e che ci sia sempre e comunque un qualche complotto volto a danneggiare. Per dire, c’è ancora gente che parla di “giustizia politicizzata”nonostante il dato di fatto che ci dice che nei Paesi in cui la giustizia è realmente strumento di lotta politica gli avversari in galera ci vanno sul serio e spesso ci marciscono, lui al massimo si è fatto qualche mese di assistenza agli anziani.La televisione degli anni 50-60 si dice avesse aiutato il processo di alfabetizzazione di un Italia arretrata.
Quella di Berlusconi potrebbe essere quantomeno corresponsabile dell'analfabetismo funzionale dilagante?
Di distrazione di massa per lasciare che il grande manovratore piegasse la macchina dello Stato ai propri interessi ?
Poi comunque io apprezzo la genialità in generale e uno che riesce a farsi adorare da gente alla quale dà del ragazzo di seconda media che non siede nemmeno tra i primi banchi per me è un genio. Chapeau!
Mi sarebbe piaciuto fare due chiacchiere con lui a quattr’occhi per chiedergli: “Silvio, ma tu ci credi davvero a quello che dici?”.
