Come annunciato dalla famiglia, nella notte è morto Fabrizio Frizzi a causa di un'emorragia cerebrale. Il popolare conduttore della Rai aveva 60 anni.
Qualche settimana fa aveva rilasciato una intervista al Corriere della Sera, dopo l'ictus di ottobre. Si tratta, credo, dell'ultima dichiarazione prima della morte nella scorsa notte. La rievocazione della malattia, la percezione del cambiamento di prospettiva della propria esistenza, l'obiettivo di lottare per sostenere la crescita della piccola figlia quattrenne, la gioia della maturità, prima della vecchiaia. Il tutto, detto con quel tono pacato, affabile, confidenziale, capace di portare il lettore nella dimensione della sua quotidianità, fatta ora di lavoro, stanchezza e sofferenza. Difficile non sentirsene parte, non essere non accanto a lui, ma quasi dentro di lui, noi tutti presi dal dramma di vivere, e desiderare di farlo, nonostante tutto. E, dentro di lui, soffriamo che non ci sia più, a dircelo ancora. Buon viaggio verso un dove, Fabrizio.
