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Il primo discorso di Mario Draghi da Presidente del Consiglio:"La lotta alla pandemia è una trincea dove combattiamo tutti insieme, il virus è nemico di tutti. Serve responsabilità nazionale e spirito repubblicano. Questo è il terzo governo della legislatura. Non c’è nulla che faccia pensare che possa far bene senza il sostegno convinto di questo Parlamento. Oggi l'unità non è un opzione ma un dovere, guidato da ciò che son certo ci unisce tutti: l’amore per l’Italia".
"ll primo pensiero che vorrei condividere riguarda la nostra responsabilità nazionale, il principale dovere a cui siamo chiamati tutti e io per primo. Si è detto e scritto che questo governo è stato reso necessario dal fallimento della politica. Mi sia consentito di non essere d'accordo. Nessuno fa un passo indietro rispetto alla propria identità ma semmai, in un nuovo e del tutto inconsueto perimetro di collaborazione, ne fa uno avanti nel rispondere alle necessità del Paese, nell'avvicinarsi ai problemi quotidiani delle famiglie e delle imprese che ben sanno quando è il momento di lavorare insieme, senza pregiudizi e rivalità. Ora ci sarà una ricostruzione come avvenne nel Dopoguerra. Il nostro impegno è per il rientro alla normalità dalla crisi economica. L'euro è irreversibile questo governo nasce nel solco dell'Ue e dell'Alleanza atlantica. Senza l'Italia non c'è Europa ma fuori dall'Europa c'è meno Italia: dobbiamo essere più orgogliosi del contributo italiano alla crescita e allo sviluppo dell'Unione europea".
"È calata di 2 anni l'aspettativa di vita. I nuovi poveri nel 2020 sono passati da 31 a 45%. La disoccupazione finora è stata selettiva su autonomi, giovani, donne. La nostra prima sfida è ottenere il vaccino e distribuirlo rapidamente. Occorre rivedere il disegno del percorso scolastico annuale. Il ritorno a scuola deve avvenire in sicurezza. Dobbiamo lasciare un buon pianeta, non solo buona moneta. Ogni spreco oggi è un torto alle future generazioni. Bisogna proteggere tutti i lavoratori ma non tutte le attività devono ricever pari sostegno".
"ll primo pensiero che vorrei condividere riguarda la nostra responsabilità nazionale, il principale dovere a cui siamo chiamati tutti e io per primo. Si è detto e scritto che questo governo è stato reso necessario dal fallimento della politica. Mi sia consentito di non essere d'accordo. Nessuno fa un passo indietro rispetto alla propria identità ma semmai, in un nuovo e del tutto inconsueto perimetro di collaborazione, ne fa uno avanti nel rispondere alle necessità del Paese, nell'avvicinarsi ai problemi quotidiani delle famiglie e delle imprese che ben sanno quando è il momento di lavorare insieme, senza pregiudizi e rivalità. Ora ci sarà una ricostruzione come avvenne nel Dopoguerra. Il nostro impegno è per il rientro alla normalità dalla crisi economica. L'euro è irreversibile questo governo nasce nel solco dell'Ue e dell'Alleanza atlantica. Senza l'Italia non c'è Europa ma fuori dall'Europa c'è meno Italia: dobbiamo essere più orgogliosi del contributo italiano alla crescita e allo sviluppo dell'Unione europea".
"È calata di 2 anni l'aspettativa di vita. I nuovi poveri nel 2020 sono passati da 31 a 45%. La disoccupazione finora è stata selettiva su autonomi, giovani, donne. La nostra prima sfida è ottenere il vaccino e distribuirlo rapidamente. Occorre rivedere il disegno del percorso scolastico annuale. Il ritorno a scuola deve avvenire in sicurezza. Dobbiamo lasciare un buon pianeta, non solo buona moneta. Ogni spreco oggi è un torto alle future generazioni. Bisogna proteggere tutti i lavoratori ma non tutte le attività devono ricever pari sostegno".