Draghi: il primo discorso da Presidente del Consiglio. 17 febbraio

Toby rosso nero

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Sì sì, esulta anche. Draghi l'ha preso per i fondelli dalla prima all'ultima parola del discorso, una roba da comizio PD.
Con apice la citazione dell'"irreversibilità" dell'euro, trollando la dichiarazione che ha fatto lo stesso Salvini ieri.

Ma dopotutto parliamo di uno che fa le riunioni private con Zingaretti e Verdini, non bisogna stupirsi dei suoi tweet allegri.
 
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Davidoff

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Parole al vento, come ogni politico italiano. Taglierà dove deve tagliare e aumenterà le tasse in modo da mandare avanti la zattera ancora un pò, in modo che i pagliacci che lo appoggiano possano scaricare la responsabilità su di lui e ripresentarsi immacolati alle prossime elezioni. Non so come si faccia ad andare ancora a votare in questo paese ridicolo, ma vabbè, altro discorso....
 

fabri47

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A questo è chiaro che il PD gli ha offerto l'assoluzione al processo Gregoretti. Altrimenti, non avrebbe potuto fare il premier in futuro.
 
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A questo è chiaro che il PD gli ha offerto l'assoluzione al processo Gregoretti. Altrimenti, non avrebbe potuto fare il premier in futuro.

Premier de che, questo alle prossime sparisce assieme allo Zingaro, Maionese e la mummia di Silvio......il prossimo premier sarà donna e si chiamerà Meloni.
 
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"Questo governo nasce nel solco dell'appartenenza del nostro Paese, come socio fondatore, all'Unione europea, e come protagonista dell'Alleanza Atlantica, nel solco delle grandi democrazie occidentali, a difesa dei loro irrinunciabili principi e valori. Sostenere questo governo significa condividere l'irreversibilità della scelta dell'euro, significa condividere la prospettiva di un'Unione Europea sempre più integrata che approderà a un bilancio pubblico comune capace di sostenere i Paesi nei periodi di recessione. Gli Stati nazionali rimangono il riferimento dei nostri cittadini, ma nelle aree definite dalla loro debolezza cedono sovranità nazionale per acquistare sovranità condivisa. Anzi, nell'appartenenza convinta al destino dell'Europa siamo ancora più italiani, ancora più vicini ai nostri territori di origine o residenza. Dobbiamo essere orgogliosi del contributo italiano alla crescita e allo sviluppo dell'Unione europea. Senza l'Italia non c'è l'Europa. Ma, fuori dall'Europa c'è meno Italia. Non c'è sovranità nella solitudine. C'è solo l'inganno di ciò che siamo, nell'oblio di ciò che siamo stati e nella negazione di quello che potremmo essere."

Applausi per il passaggio sull'Europa.
Posizione chiara e inequivocabile.
 

fabri47

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Premier de che, questo alle prossime sparisce assieme allo Zingaro, Maionese e la mummia di Silvio......il prossimo premier sarà donna e si chiamerà Meloni.
Lo penso pure io. Negli ultimi anni, dopo il crollo di Forza Italia che era ben radicata in quelle parti, al sud l'elettorato è molto mobile ed in un solo anno cambia idea. Nel 2018 voto in massa per il M5S, 2019 votarono la Lega ed ora stanno pensando di votare la Meloni ed il governo ancora non è in carica e penso che il meridione, da questo esecutivo, non otterrà nemmeno le briciole.
 

gabri65

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"Questo governo nasce nel solco dell'appartenenza del nostro Paese, come socio fondatore, all'Unione europea, e come protagonista dell'Alleanza Atlantica, nel solco delle grandi democrazie occidentali, a difesa dei loro irrinunciabili principi e valori. Sostenere questo governo significa condividere l'irreversibilità della scelta dell'euro, significa condividere la prospettiva di un'Unione Europea sempre più integrata che approderà a un bilancio pubblico comune capace di sostenere i Paesi nei periodi di recessione. Gli Stati nazionali rimangono il riferimento dei nostri cittadini, ma nelle aree definite dalla loro debolezza cedono sovranità nazionale per acquistare sovranità condivisa. Anzi, nell'appartenenza convinta al destino dell'Europa siamo ancora più italiani, ancora più vicini ai nostri territori di origine o residenza. Dobbiamo essere orgogliosi del contributo italiano alla crescita e allo sviluppo dell'Unione europea. Senza l'Italia non c'è l'Europa. Ma, fuori dall'Europa c'è meno Italia. Non c'è sovranità nella solitudine. C'è solo l'inganno di ciò che siamo, nell'oblio di ciò che siamo stati e nella negazione di quello che potremmo essere."

Applausi per il passaggio sull'Europa.
Posizione chiara e inequivocabile.

Eh già. Certo, viva l'Europa.

Quindi prima dell'Europa, quasi fino a fine secolo, siamo stati dei dementi. Dei trogloditi, vivevamo come le scimmie, in pratica.

Che strano, i miei genitori mi hanno lasciato dei beni e mi hanno educato.

Adesso non si trova lavoro e i ragazzi si ammazzano nelle guerre tra bande, come l'altra sera.

Vabbé, torna tutto con il cancellare il passato e radere al suolo la storia pregressa.
 
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Eh già. Certo, viva l'Europa.

Quindi prima dell'Europa, quasi fino a fine secolo, siamo stati dei dementi. Dei trogloditi, vivevamo come le scimmie, in pratica.

Che strano, i miei genitori mi hanno lasciato dei beni e mi hanno educato.

Adesso non si trova lavoro e i ragazzi si ammazzano nelle guerre tra bande, come l'altra sera.

Vabbé, torna tutto con il cancellare il passato e radere al suolo la storia pregressa.

Beh, anche negli attuali USA, prima esistevano le colonie, poi i singoli stati, poi una confederazione di stati.

Anche l'Italia... non che sia una cosa che risale nei secoli. L'Italia è stato per secoli il paese dei comuni, nel quale "l'è meglio un morto 'ncasa che un Pisano alla porta..".

Si evolve. Chi lavora e viaggia molto in Europa oltre a cogliere le ineluttabili differenze (meno comunque che tra un Palermitano e un Bergamasco..) non può non rilevare una profonda, comune, radice di valori, cultura, riferimenti.
Io lavoro quotidianamente con inglesi, tedeschi, spagnoli, francesi e ci sentiamo tutti parte della stessa realtà.
Quando mi capita di dover lavorare con Arabi, Giapponesi, Cinesi .... è un mondo diverso.

Costruire una casa comune più forte e più attrezzata per le sfide che ci vengono portate dalle altre corazzate mondiali è la via giusta da seguire e Draghi lo ha ben chiaro.
 
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