Donnarumma, retroscena sul mancato rinnovo.

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mistergao

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Come riportato dal Corriere dello Sport in edicola oggi, 16 Giugno 2017, uno dei motivi alla base del mancato rinnovo contrattuale di Donnarumma va ricercato nella pressione ambientale venutasi a creare. A Donnarumma avrebbe infastidito e non poco la fretta che tutto l'ambiente gli ha messo addosso, dalla dirigenza fino ai tifosi. Donnarumma non ha potuto scegliere con tranquillità, ed è rimasto oltre modo amareggiato dalle accuse di essere un mercenario, dopo che negli ultimi due anni ha giocato in Serie A con uno stipendio praticamente irrisorio.
E proprio qui si annida un retroscena importante. Donnarumma a fine stagione aveva chiesto alla dirigenza di ottenere un conguaglio in denaro. Una sorta di retrodatazione dell'accordo che si sarebbe andati a siglare assieme. Richiesta che il Milan gli ha negato e Donnarumma se la è legata al dito, perchè vedere giocatori scarsi guadagnare cifre faraoniche rispetto a lui che ha riportato il Milan in Europa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Il Giornale: dietro al no di Donnarumma ci sono motivazioni economiche, tecniche e personali. Oltre alle motivazioni economiche Raiola e Donnarumma non hanno fiducia nel nuovo corso del Milan. I top player, quelli veri, non sono arrivati e la conferma di Montella è stato un ulteriore punto a sfavore del rinnovo. Raiola pensa veramente che questi cinesi falliranno. E poi ci sono le motivazioni personali, Gigio è da quasi due mesi vittima di attacchi dei tifosi sulla questione rinnovo, e non solo la società non lo ha difeso ma anzi ha messo ancora più carne al fuoco. La rottura era inevitabile.

Ancora il Giornale: la cosa sicura di tutta questa vicenda è una sola. Raiola, Donnarumma e famiglia non hanno mai avuto intenzione di rimanere un secondo di più nel nuovo Milan cinese. Raiola fin da principio li ha osteggiati, con Mirabelli si è rischiato veramente di arrivare alle mani.

La Repubblica: Raiola lo ha spiegato chiaro e tondo a Fassone e Mirabelli. Donnarumma è un Modigliani, e un Modigliani non sta in una galleria d'arte che non si può rivelare all'altezza. Il Milan di Galliani lo era, quello nuovo dei cinesi non lo è e non lo sarà. QUesto è stato in sintesi il discorso di Raiola fatto ieri. A Raiola e Donnarumma non ha convinto per niente il mercato del club fin qui, il Real Madrid, ma anche la Juventus, sono squadre di ben altro livello e caratura.

Io rimango della mia idea di qualche giorno fa: a quelle condizioni, che convenivano al ragazzo ma non al procuratore, Raiola non avrebbe mai permesso la firma. Alla fine non si può pensare che un diciottenne si metta contro la volontà di uno dei procuratori più forti in circolazione: Donnarumma è un bambolotto nelle mani di Raiola, che lo fa girare come vuole.
Attenzione però ad un aspetto di questa vicenda, che riportano (seppur con diverse sfumature) Il Giornale e La Repubblica: Raiola di questi cinesi non si fida. Non pensa siano in grado di costruire un Milan forte e pensa che il loro progetto sarà fallimentare. Ora, per quanto Raiola possa starmi antipatico, debbo ammettere che è uno che ha l'occhio lungo, per cui queste sue valutazioni un po' mi spaventano.
 

TheZio

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Come riportato dal Corriere dello Sport in edicola oggi, 16 Giugno 2017, uno dei motivi alla base del mancato rinnovo contrattuale di Donnarumma va ricercato nella pressione ambientale venutasi a creare. A Donnarumma avrebbe infastidito e non poco la fretta che tutto l'ambiente gli ha messo addosso, dalla dirigenza fino ai tifosi. Donnarumma non ha potuto scegliere con tranquillità, ed è rimasto oltre modo amareggiato dalle accuse di essere un mercenario, dopo che negli ultimi due anni ha giocato in Serie A con uno stipendio praticamente irrisorio.
E proprio qui si annida un retroscena importante. Donnarumma a fine stagione aveva chiesto alla dirigenza di ottenere un conguaglio in denaro. Una sorta di retrodatazione dell'accordo che si sarebbe andati a siglare assieme. Richiesta che il Milan gli ha negato e Donnarumma se la è legata al dito, perchè vedere giocatori scarsi guadagnare cifre faraoniche rispetto a lui che ha riportato il Milan in Europa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Il Giornale: dietro al no di Donnarumma ci sono motivazioni economiche, tecniche e personali. Oltre alle motivazioni economiche Raiola e Donnarumma non hanno fiducia nel nuovo corso del Milan. I top player, quelli veri, non sono arrivati e la conferma di Montella è stato un ulteriore punto a sfavore del rinnovo. Raiola pensa veramente che questi cinesi falliranno. E poi ci sono le motivazioni personali, Gigio è da quasi due mesi vittima di attacchi dei tifosi sulla questione rinnovo, e non solo la società non lo ha difeso ma anzi ha messo ancora più carne al fuoco. La rottura era inevitabile.

Ancora il Giornale: la cosa sicura di tutta questa vicenda è una sola. Raiola, Donnarumma e famiglia non hanno mai avuto intenzione di rimanere un secondo di più nel nuovo Milan cinese. Raiola fin da principio li ha osteggiati, con Mirabelli si è rischiato veramente di arrivare alle mani.

La Repubblica: Raiola lo ha spiegato chiaro e tondo a Fassone e Mirabelli. Donnarumma è un Modigliani, e un Modigliani non sta in una galleria d'arte che non si può rivelare all'altezza. Il Milan di Galliani lo era, quello nuovo dei cinesi non lo è e non lo sarà. QUesto è stato in sintesi il discorso di Raiola fatto ieri. A Raiola e Donnarumma non ha convinto per niente il mercato del club fin qui, il Real Madrid, ma anche la Juventus, sono squadre di ben altro livello e caratura.

Io rimango della mia idea di qualche giorno fa: a quelle condizioni, che convenivano al ragazzo ma non al procuratore, Raiola non avrebbe mai permesso la firma. Alla fine non si può pensare che un diciottenne si metta contro la volontà di uno dei procuratori più forti in circolazione: Donnarumma è un bambolotto nelle mani di Raiola, che lo fa girare come vuole.
Attenzione però ad un aspetto di questa vicenda, che riportano (seppur con diverse sfumature) Il Giornale e La Repubblica: Raiola di questi cinesi non si fida. Non pensa siano in grado di costruire un Milan forte e pensa che il loro progetto sarà fallimentare. Ora, per quanto Raiola possa starmi antipatico, debbo ammettere che è uno che ha l'occhio lungo, per cui queste sue valutazioni un po' mi spaventano.

Si però abbiamo tanto un progetto fallimentare che Mendes ci ha portato uno dei suoi assistiti più promettenti...
Si vede che Mendes (uno che è il procuratore di CR7 mica MB45 tanto per dirne uno) c'ha l'occhio corto...
 
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Come riportato dal Corriere dello Sport in edicola oggi, 16 Giugno 2017, uno dei motivi alla base del mancato rinnovo contrattuale di Donnarumma va ricercato nella pressione ambientale venutasi a creare. A Donnarumma avrebbe infastidito e non poco la fretta che tutto l'ambiente gli ha messo addosso, dalla dirigenza fino ai tifosi. Donnarumma non ha potuto scegliere con tranquillità, ed è rimasto oltre modo amareggiato dalle accuse di essere un mercenario, dopo che negli ultimi due anni ha giocato in Serie A con uno stipendio praticamente irrisorio.
E proprio qui si annida un retroscena importante. Donnarumma a fine stagione aveva chiesto alla dirigenza di ottenere un conguaglio in denaro. Una sorta di retrodatazione dell'accordo che si sarebbe andati a siglare assieme. Richiesta che il Milan gli ha negato e Donnarumma se la è legata al dito, perchè vedere giocatori scarsi guadagnare cifre faraoniche rispetto a lui che ha riportato il Milan in Europa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Il Giornale: dietro al no di Donnarumma ci sono motivazioni economiche, tecniche e personali. Oltre alle motivazioni economiche Raiola e Donnarumma non hanno fiducia nel nuovo corso del Milan. I top player, quelli veri, non sono arrivati e la conferma di Montella è stato un ulteriore punto a sfavore del rinnovo. Raiola pensa veramente che questi cinesi falliranno. E poi ci sono le motivazioni personali, Gigio è da quasi due mesi vittima di attacchi dei tifosi sulla questione rinnovo, e non solo la società non lo ha difeso ma anzi ha messo ancora più carne al fuoco. La rottura era inevitabile.

Ancora il Giornale: la cosa sicura di tutta questa vicenda è una sola. Raiola, Donnarumma e famiglia non hanno mai avuto intenzione di rimanere un secondo di più nel nuovo Milan cinese. Raiola fin da principio li ha osteggiati, con Mirabelli si è rischiato veramente di arrivare alle mani.

La Repubblica: Raiola lo ha spiegato chiaro e tondo a Fassone e Mirabelli. Donnarumma è un Modigliani, e un Modigliani non sta in una galleria d'arte che non si può rivelare all'altezza. Il Milan di Galliani lo era, quello nuovo dei cinesi non lo è e non lo sarà. QUesto è stato in sintesi il discorso di Raiola fatto ieri. A Raiola e Donnarumma non ha convinto per niente il mercato del club fin qui, il Real Madrid, ma anche la Juventus, sono squadre di ben altro livello e caratura.

Certo naturalmente la colpa adesso è di tutti fuorché di Donnarumma... :facepalm:

attenzione a quel "ma anche la Juventus" chiaro segnale

e un Modigliani non sta in una galleria d'arte che non si può rivelare all'altezza. Il Milan di Galliani lo era, quello nuovo dei cinesi non lo è e non lo sarà

Certo perché questo Milan a differenza di quello di prima non prende i Vangioni, gli Ely, i Salamon e i Balotelli e altri cessi sempre di Raiola :facepalm:

EDIT: Ho scritto Vangioni, volevo dire Mattioni
 
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Secondo me è successo tutto per il tentativo da parte del Milan di far fuori Raiola, spingendo magari per il cambio di procuratore. Essendo la famiglia molto legata a Raiola si è arrivati a questo...

Anch'io mi sono convinto di questo, ma la cosa disarmante è che ciò è stato permesso dalla famiglia Donnarumma. Non so se si tratta solo di debolezza, o se Raiola abbia in mano, in qualche modo, i soggetti stessi....con questa gente ci si può aspettare di tutto, e se pensi male, a volte la realtà è peggio di ciò che si sospetta.
 

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Come riportato dal Corriere dello Sport in edicola oggi, 16 Giugno 2017, uno dei motivi alla base del mancato rinnovo contrattuale di Donnarumma va ricercato nella pressione ambientale venutasi a creare. A Donnarumma avrebbe infastidito e non poco la fretta che tutto l'ambiente gli ha messo addosso, dalla dirigenza fino ai tifosi. Donnarumma non ha potuto scegliere con tranquillità, ed è rimasto oltre modo amareggiato dalle accuse di essere un mercenario, dopo che negli ultimi due anni ha giocato in Serie A con uno stipendio praticamente irrisorio.
E proprio qui si annida un retroscena importante. Donnarumma a fine stagione aveva chiesto alla dirigenza di ottenere un conguaglio in denaro. Una sorta di retrodatazione dell'accordo che si sarebbe andati a siglare assieme. Richiesta che il Milan gli ha negato e Donnarumma se la è legata al dito, perchè vedere giocatori scarsi guadagnare cifre faraoniche rispetto a lui che ha riportato il Milan in Europa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Il Giornale: dietro al no di Donnarumma ci sono motivazioni economiche, tecniche e personali. Oltre alle motivazioni economiche Raiola e Donnarumma non hanno fiducia nel nuovo corso del Milan. I top player, quelli veri, non sono arrivati e la conferma di Montella è stato un ulteriore punto a sfavore del rinnovo. Raiola pensa veramente che questi cinesi falliranno. E poi ci sono le motivazioni personali, Gigio è da quasi due mesi vittima di attacchi dei tifosi sulla questione rinnovo, e non solo la società non lo ha difeso ma anzi ha messo ancora più carne al fuoco. La rottura era inevitabile.

Ancora il Giornale: la cosa sicura di tutta questa vicenda è una sola. Raiola, Donnarumma e famiglia non hanno mai avuto intenzione di rimanere un secondo di più nel nuovo Milan cinese. Raiola fin da principio li ha osteggiati, con Mirabelli si è rischiato veramente di arrivare alle mani.

La Repubblica: Raiola lo ha spiegato chiaro e tondo a Fassone e Mirabelli. Donnarumma è un Modigliani, e un Modigliani non sta in una galleria d'arte che non si può rivelare all'altezza. Il Milan di Galliani lo era, quello nuovo dei cinesi non lo è e non lo sarà. QUesto è stato in sintesi il discorso di Raiola fatto ieri. A Raiola e Donnarumma non ha convinto per niente il mercato del club fin qui, il Real Madrid, ma anche la Juventus, sono squadre di ben altro livello e caratura.

quante cavolate.... Donnarumma se l'è legata al dito per cosa? si sente troppo forte per il Milan, bene! allora poteva dirlo fin da subito invece di arrivare fino a metà Giugno. Vuole giocare con Messi e CR7? poteva chiedere lui se erano disposti a venire in questo Milan.
Non cerchiamo scuse, qua non c'entrano i tifosi, o il livello del Milan, qua c'entrano solo i soldi che Raiola vuole incassare. Perchè Raiola con Galliani non si è mai lamentato? perchè sapeva che le porcate per le mazzette le poteva fare (vedi R.Ely, cambio di procuratore a Bonaventura, ecc...), mentre con Fassone e Mirabelli il giochino è finito! QUESTO E' IL VERO MOTIVO!

addio Raiola e addio infame Dollarumma
 
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Anch'io mi sono convinto di questo, ma la cosa disarmante è che ciò è stato permesso dalla famiglia Donnarumma. Non so se si tratta solo di debolezza, o se Raiola abbia in mano, in qualche modo, i soggetti stessi....con questa gente ci si può aspettare di tutto, e se pensi male, a volte la realtà è peggio di ciò che si sospetta.

probabilmente la famiglia si aspettava che pur di rinnovare a Gigio ci riprendessimo pure il fratello scarso
 
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Underhill84

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Come riportato dal Corriere dello Sport in edicola oggi, 16 Giugno 2017, uno dei motivi alla base del mancato rinnovo contrattuale di Donnarumma va ricercato nella pressione ambientale venutasi a creare. A Donnarumma avrebbe infastidito e non poco la fretta che tutto l'ambiente gli ha messo addosso, dalla dirigenza fino ai tifosi. Donnarumma non ha potuto scegliere con tranquillità, ed è rimasto oltre modo amareggiato dalle accuse di essere un mercenario, dopo che negli ultimi due anni ha giocato in Serie A con uno stipendio praticamente irrisorio.
E proprio qui si annida un retroscena importante. Donnarumma a fine stagione aveva chiesto alla dirigenza di ottenere un conguaglio in denaro. Una sorta di retrodatazione dell'accordo che si sarebbe andati a siglare assieme. Richiesta che il Milan gli ha negato e Donnarumma se la è legata al dito, perchè vedere giocatori scarsi guadagnare cifre faraoniche rispetto a lui che ha riportato il Milan in Europa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Il Giornale: dietro al no di Donnarumma ci sono motivazioni economiche, tecniche e personali. Oltre alle motivazioni economiche Raiola e Donnarumma non hanno fiducia nel nuovo corso del Milan. I top player, quelli veri, non sono arrivati e la conferma di Montella è stato un ulteriore punto a sfavore del rinnovo. Raiola pensa veramente che questi cinesi falliranno. E poi ci sono le motivazioni personali, Gigio è da quasi due mesi vittima di attacchi dei tifosi sulla questione rinnovo, e non solo la società non lo ha difeso ma anzi ha messo ancora più carne al fuoco. La rottura era inevitabile.

Ancora il Giornale: la cosa sicura di tutta questa vicenda è una sola. Raiola, Donnarumma e famiglia non hanno mai avuto intenzione di rimanere un secondo di più nel nuovo Milan cinese. Raiola fin da principio li ha osteggiati, con Mirabelli si è rischiato veramente di arrivare alle mani.

La Repubblica: Raiola lo ha spiegato chiaro e tondo a Fassone e Mirabelli. Donnarumma è un Modigliani, e un Modigliani non sta in una galleria d'arte che non si può rivelare all'altezza. Il Milan di Galliani lo era, quello nuovo dei cinesi non lo è e non lo sarà. QUesto è stato in sintesi il discorso di Raiola fatto ieri. A Raiola e Donnarumma non ha convinto per niente il mercato del club fin qui, il Real Madrid, ma anche la Juventus, sono squadre di ben altro livello e caratura.
devo trovare la forza di staccare qualche giorno. Leggere simili menzogne mi fa solo salire il nervoso. L'articolo di Furio "fido" fedele è roba da arresto.
poi se qualche tifoso perde la testa e scatta la violenza non riuscirei davvero a biasimarlo. La macchina del fango di Galliani e soci non aspettava altro per scatenarsi.
 

7AlePato7

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Mi viene da ridere quando leggo la frase "i top player, quelli veri, non sono arrivati". Ma quale top player ci va a giocare oggi in Europa League? Era ovvio che questo sarebbe stato un mercato di sostanza. Per puntare a qualche top player dobbiamo innanzitutto tornare in Champions League e per farlo dobbiamo ripartire con umiltà. Umiltà dote sconosciuta a Donnarumma e al suo procuratore che lo aveva già impacchettato con la collaborazione di Galliani verso altri lidi. Ora voglio che il caso Donnarumma diventi un esempio per tutti i procuratori e giocatori che transiteranno a Milanello. Il Milan non è un porto di mare dove passi e te ne esci quando ti pare e piace. Se arriva un'offerta consona al valore di Donnarumma bene, altrimenti vorrà dire che si farà un anno di tribuna e primavera. Altro che Real Madrid.
 
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La Repubblica: Raiola lo ha spiegato chiaro e tondo a Fassone e Mirabelli. Donnarumma è un Modigliani, e un Modigliani non sta in una galleria d'arte che non si può rivelare all'altezza. Il Milan di Galliani lo era, quello nuovo dei cinesi non lo è e non lo sarà. QUesto è stato in sintesi il discorso di Raiola fatto ieri. A Raiola e Donnarumma non ha convinto per niente il mercato del club fin qui, il Real Madrid, ma anche la Juventus, sono squadre di ben altro livello e caratura.

Il Milan di chi? Di Galliani?

Ahahahahahahahaha
 

Black

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Io rimango della mia idea di qualche giorno fa: a quelle condizioni, che convenivano al ragazzo ma non al procuratore, Raiola non avrebbe mai permesso la firma. Alla fine non si può pensare che un diciottenne si metta contro la volontà di uno dei procuratori più forti in circolazione: Donnarumma è un bambolotto nelle mani di Raiola, che lo fa girare come vuole.
Attenzione però ad un aspetto di questa vicenda, che riportano (seppur con diverse sfumature) Il Giornale e La Repubblica: Raiola di questi cinesi non si fida. Non pensa siano in grado di costruire un Milan forte e pensa che il loro progetto sarà fallimentare. Ora, per quanto Raiola possa starmi antipatico, debbo ammettere che è uno che ha l'occhio lungo, per cui queste sue valutazioni un po' mi spaventano.

ma e tu credi a questa storia? quando invece Raiola ci ha portato Balotelli (al tempo considerato un potenziale top), Ibra o altri invece il Milan aveva un progetto di livello mondiale?
sono tutte scuse. Ma poi come fa secondo te Raiola a sapere cosa faranno nei prossimi anni Fassone&C ?

A Raiola interessa solo una cosa: fare più soldi possibile! e per farlo deve spostare i suoi giocatori e prendere mazzette. Se Donnarumma rinnovava al Milan rischiava di stare a vita, per Raiola non sarebbe stato una cosa positiva.
 
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