Quando il Milan sarà tornato il Milan non solo a livello tecnico (lì praticamente ci siamo, manca solo qualche ritocco per essere davvero grandi a livello europeo) ma anche finanziario tutte queste robe saranno un non problema, anche perché stipendi da 6 o 7 milioni saranno uno stipendio tutt’altro che sconvolgente (anzi) per quella che dovrà tornare ad essere la dimensione del Milan.
Parlando di portieri, pensiamo a Szczesny, l’unico portiere in Serie A all’altezza di Gigio (con la differenza che Gigio ha un margine di miglioramento enorme, ancora) e prende 7 milioni.
Oppure Theo, ragazzi, ma qualcuno pensa davvero che si accontenterà per sempre di prendere 1,5 milioni quando un Alex Sandro (che non gli lega manco gli stivali, a Theo) ne prende 6?
Ovviamente no.
E questa, per inciso, è la ragione per la quale quando giocatori simili passano per Roma poi la Roma deve venderli (incatenandosi alla mediocrità, perché checché se ne dica, quando hai uno forte e lo vendi quasi sempre poi ti indebolisci e fai molta fatica a trovarne altri di forti uguali, senza contare che se anche ci riuscissi poi, nel calcio moderno, se non hai un brand forte non riesci a trattenerli e quindi sei sempre punto e a capo ), perché la Roma, anche quando era in Champions, non ha mai avuto un brand abbastanza importante da generare ricavi che possano mantenere certi giocatori (come visto con Allison e Salah, per non parlare di Cuadrado alla Fiorentina ).
Ma questo, da capo, non è un problema del Milan. Lo diventerebbe solo in caso di mancata qualificazione alla CL (che quest’anno, ripeto, sarebbe roba da UFFICIO INCHIESTE, sia per il nostro livello che per la media punti che dovremmo tenere da qui alla trentottesima per fallire l’obiettivo) o mancata permanenza stabile in CL nei prossimi anni, ma tolti questi due punti il Milan strutturalmente è un club che, se portato al massimo dei giri, è (tranquillamente) una top 4/5 europea per ricavi. Con “al massimo dei giri” includo anche con lo stadio, oltre che con la presenza stabile in CL, e quello che è certo è che un Milan in quelle condizioni potrebbe arrivare a fatturare almeno tra i 600 e i 700 milioni, come il Bayern (che tra l’altro gioca in un campionato inferiore alla Serie A, specie una Serie A dove le milanesi sono tornate e che quindi non sarà più la one horse race che è stata dal 2012 ad oggi, one horse race che la Bundesliga invece è di sua propria natura, visto che il Bayern è l’unica grande vera, per bacino d’utenza, di Germania). Almeno, eh. Cioè si tratta di una proiezione molto “coi piedi per terra”, probabilmente come diceva Zio Zosimo nel post che quoterò sotto, potremmo fare anche di più
Non te lo dico perchè altrimenti parti con i voli di fantasia.
Diciamo che un Milan che compete nelle fasi avanzate di CL, con uno stadio avanzato, una struttura commerciale strutturata e organizzata, con un campionato di serie A che ritrovate le Milanesi di fianco alla Juve e magari con l'arrivo della Roma e di altri investitori esteri che portano stadi nuovi aumenta il suo appeal, non può stare molto lontano dal Real Madrid come ricavi e certamente sopra Barcellona, Bayern e PSG.
La Premier, come detto, è un'altra questione, ma questo interessa tutti i club europei.
Già solo tornando in CL stabilmente si arriverà in un paio d’anni a più che raddoppiare il fatturato attuale (basti vedere quanto è cambiato il fatturato indaista dal ritorno in CL ad oggi, e l’Inda non ha l’appeal internazionale del Milan).
Quindi smettiamola di ragionare avviluppati ad una mediocrità economica che, presto, dovrà diventare solo un lontano ricordo (esattamente come lo è diventata la mediocrità tecnica nella quale vegetavamo), perché nonostante la tirchieria di Elliot tornando in CL ci penserà il nostro brand mondiale a rialzarci.
Al Milan pagare tanto i giocatori dovrà tornare ad essere la norma, l’importante è pagare tanto i giocatori forti, e non i giocatorini come Romagnoli (Romagnoli prende 3,5 milioni, due milioni più di Theo Hernandez, pensate. Sono questi i problemi da risolvere).
Ultimo inciso: Kakà chiedeva spessissimo adeguamenti di stipendio, ma non ricordo tifosi chiedere a gran voce che venisse mandato via o, peggio, lasciato partire a zero. All’epoca eravamo ancora tifosi, non commercialisti di quello che poi diventerà l’AC Giannino, con la mediocrità che Abbelluscone e Gangbanglliani hanno IMPOSTO ai tifosi del Milan, trasformando gran parte della tifoseria in quella “tifoseria evoluta” di cui Gangbanglliani straparlava nel 2009. Anni di bastonate hanno sortito il loro effetto, e oggi la prima cosa che guardiamo non è quanto uno è forte, ma quanto prende, e ci affezioniamo di più agli operaietti che si accontenteranno per sempre di stipendi da Fiorentina perché tanto sanno, in cuor loro, di non valere di più, mentre quelli forti sul serio vogliamo sbolognarli, manco spendessimo soldi nostri per mantenerli. Praticamente il sogno di Gangbanglliani diventato realtà. Ma per fortuna questo sogno (anzi incubo) finirà presto.