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Bravissimo, il punto è proprio questo. La verità è che Raiola sa benissimo che, soprattutto nell'era Covid, nessun top club sarebbe disposto ad investire 50-60 milioni + ingaggio da 10 netti per Donnarumma perchè per quanto sia forte, non è un fenomeno da "once in a lifetime" come Buffon o Neur. L'unico modo per garantire al suo assistito un ingaggio di quel tipo in un grande club è liberarlo a zero. Da qui l'idea del rinnovo di un anno, magari dopo l'esposizione garantita dalla vetrina della Champions.E' un lavoratore, è un professionista, è lecito possa cambiare azienda. In questa cosa noi italiani siamo indietro anni luce rispetto alla cultura di altri paesi calcistici. Pensiamo un calciatore sia uno schiavo del club. Questa cosa non va bene.
Detto questo, si può fare un ragionamento sulla morale, cioè che Donnarumma che ha sempre detto di tifare Milan, di amare questi colori e chi più ne ha ne metta, pretendo moralmente che se vuole lasciare (giusto lo faccia) sia tramite un giusto indennizzo verso il Milan e non a parametro zero.
Per Donnarumma la differenza non possono essere quei 2 milioni in più che può garantirgli il PSG. Sa bene che se tutto va come deve andare, anche il Milan tra 2-3 anni glieli potrà dare. Il vero tema per il ragazzo è di natura "sportiva", nel senso che ritiene il Milan attuale non alla sua altezza. Pensa di poter giocare in una big europea e non è sicuro di volersi accontentare di una squadra che lotta per arrivare quarta in Italia.
