Dirigenti, Tare, Allegri e il Milan a un bivio

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Dopo un anno sportivamente disastroso e dilettantesco nella gestione e nelle scelte il Milan ha deciso di ripartire da Tare e da Allegri.

Il nome del tecnico livornese pare aver placato , almeno momentaneamente, la furente tifoseria rossonera ma ora l’attenzione è tutta sul mercato in entrata e in uscita.

Il destino rossonero passa per l’operato dei responsabili dell’area tecnica ma , ancor prima, sui rapporti proprietà-AD-DS-allenatore.
E’ ormai pensiero comune quello che l’AD di una società calcistica debba far le veci della società, che il DS debba seguire le ferree linee guida dell’AD e che poi, DS e tecnico, debbano assieme costruire la squadra.

Ma è veramente cosi?

Nonostante io per primo veda ragionare le società cosi credo si stia perdendo totalmente di vista la magia e il potere del ‘contraddittorio’.
Le più grandi creazioni sportive e le più grandi idee nascono quando , dentro un rapporto pur sempre di subordinazione e di rispetto dei ruoli, esistono il contraddittorio e il confronto.
Per lo meno nel calcio è spesso stato cosi ma mi rendo conto che l’evoluzione aziendale del calcio sta spegnendo questa peculiarità a favore di una gestione scientifica, razionale , statistica.

Se l’AD fa le veci della proprietà, il DS rispetta i paletti societari e l’allenatore chiede e ottiene i giocatori che può avere la creazione è piatta, passatemi il termine.



Noi stessi al Milan siamo stati testimoni di quanto affermo : quante volte Galliani, da amministratore delegato, andava a rompere le scatole al presidente Berlusconi, quindi alla proprietà, affinchè si facesse quello sforzo ulteriore sul mercato ma che poteva cambiare totalmente il destino del progetto sportivo?

Quante volte Galliani prendeva all’allenatore di turno certamente i giocatori che chiedeva ma non si faceva sfuggire le occasioni di mercato che potevano essere in linea coi disegni societari e perché c’è una linea guida che va oltre anche il contratto di un tecnico?

Basti solo pensare, giusto per fare un esempio, quando nell’estate del 2002 ci ritrovammo una rosa piena zeppa di trequartisti con un allenatore che fino a qualche anno prima nemmeno lo concepiva come figura.

Forse senza quella ‘dolce imposizione’ non sarebbe nato il milan dei ‘meravigliosi ‘e Ancelotti non avrebbe capito la sua strada e la sua ‘dimensione’.

Il talento dell’Ancelotti allenatore era come se fosse sopito, andava solo tirato fuori.
E ci hanno pensato i Seedorf, Rui Costa, Pirlo, Rivaldo, Kaka a fargli trovare la strada.


Anche Allegri se vogliamo è stato impregnato e formato da queste dinamiche e , anzi, il miglior Allegri lo abbiamo ammirato quando ha dovuto gestire campioni, talento , uomini.
Il tanto bistrattato acciughina che preferisce , secondo la leggenda, Van Bommel a Pirlo non è lo stesso che si ritrova Pirlo alla juve e lo fa giocare perno e mente del centrocampo assieme a Pogba e Vidal, in quella che , senza dubbi, è stata una delle mediane più forti e tecniche in Italia del recente passato?


Attenzione quindi a lasciarsi troppo andar con etichette e farsi fuorviare da valutazioni approssimative : un allenatore può avere una sua metodologia ma ogni società deve avere una sua anima e il pensiero calcistico non sempre è un bene che sia uno e uno solo.


Per questi e altri motivo un allenatore non sarà mai lo stesso su panchine diverse.

Per dinamiche particolari ora al Milan ci ritroviamo un allenatore e un DS che erano fermi al palo, fuori dal giro e dal calcio.
Allegri arriva in una squadra alla perenne ricerca di equilibri e che ha trasformato le partite in succoso materiale da highlights.

Il pensiero comune è che ora mezza rosa vada cestinata per costruire la squadra ideale di soldati per Allegri.
Ma davvero va fatto questo?

Eppure la storia ci dice non esattamente questo.

Un allenatore gestore potrebbe fare la fortuna di un gruppo qualitativo ma poco tattico , al netto chiaramente di un mercato che va comunque fatto e dovrà essere mirato e importante.



La storiella del calcio ‘semplice’ allegriano ha fatto ormai letteratura e innumerevoli sono i parallelismi fatti dal tecnico tra il calcio e il basket, con le giocate risolutive e gli 1vs1 decisivi che spettano ai campioni e che vanno a rompere gli equilibri in campo.
Se c’è una cosa che al Milan non mancano sono proprio i giocatori da 1vs e da giocate risolutive.


Il Milan e Allegri potrebbero essersi trovati al momento giusto ma attenzione a costruire la squadra per Allegri perchè potremmo ritrovarci un allenatore con le difficoltà del secondo ciclo alla Juve e un Milan alle prese con una rivoluzione costosa e drammatica che potrebbe impoverire tecnicamente la rosa.


La società abbia il coraggio ,anima e le ambizioni di proporre qualcosa, l’AD abbia il carattere di dare una linea, il DS abbia la lungimiranza di vedere un tecnico da smussare e Allegri capisca che nel calcio è meglio mettere un freno al talento che chiedere la giocata al mediano tattico.

Se per le prime due voci ho grossi dubbi mi auguro che l’asse Tare-Allegri sia costruttiva , di completamento ma non di allineamento.
Tare non dovrà costruire la squadra per Allegri ma dovrà avere il coraggio di dare in mano ad Allegri un materiale che lo esalti e lo migliori.
Il milan automaticamente ne uscirà più forte.
 
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il problema è che se la dirigenza a Tare gli vieta di fare questo e quello e Allegri lo delegittima al terzo allenamento come fatto con i suoi due predecessori, siamo sempre punto e a capo.

Allegri irrazionalmente ha placato la tifoseria quanto l'aveva placata irrazionalmente Conceicao col suo arrivo (con addirittura il surplus della Supercoppa). Poi però i nodi vengono sempre al pettine e Conceicao si è trasformato da un salvatore a un Fonseca più scarso.

Io spero che Tare abbia la forza di imporsi al Milan, ma mi chiedo, se non ce l'ha fatta Maldinim ce la farà Tare?
 
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il problema è che se la dirigenza a Tare gli vieta di fare questo e quello e Allegri lo delegittima al terzo allenamento come fatto con i suoi due predecessori, siamo sempre punto e a capo.

Allegri irrazionalmente ha placato la tifoseria quanto l'aveva placata irrazionalmente Conceicao col suo arrivo (con addirittura il surplus della Supercoppa). Poi però i nodi vengono sempre al pettine e Conceicao si è trasformato da un salvatore a un Fonseca più scarso.

Io spero che Tare abbia la forza di imporsi al Milan, ma mi chiedo, se non ce l'ha fatta Maldinim ce la farà Tare?
Tare ha un ruolo fondamentale, paradossalmente più di Allegri.
Se partono vendendo i big partono malissimo.
 

Rickrossonero

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Dopo un anno sportivamente disastroso e dilettantesco nella gestione e nelle scelte il Milan ha deciso di ripartire da Tare e da Allegri.

Il nome del tecnico livornese pare aver placato , almeno momentaneamente, la furente tifoseria rossonera ma ora l’attenzione è tutta sul mercato in entrata e in uscita.

Il destino rossonero passa per l’operato dei responsabili dell’area tecnica ma , ancor prima, sui rapporti proprietà-AD-DS-allenatore.
E’ ormai pensiero comune quello che l’AD di una società calcistica debba far le veci della società, che il DS debba seguire le ferree linee guida dell’AD e che poi, DS e tecnico, debbano assieme costruire la squadra.

Ma è veramente cosi?

Nonostante io per primo veda ragionare le società cosi credo si stia perdendo totalmente di vista la magia e il potere del ‘contraddittorio’.
Le più grandi creazioni sportive e le più grandi idee nascono quando , dentro un rapporto pur sempre di subordinazione e di rispetto dei ruoli, esistono il contraddittorio e il confronto.
Per lo meno nel calcio è spesso stato cosi ma mi rendo conto che l’evoluzione aziendale del calcio sta spegnendo questa peculiarità a favore di una gestione scientifica, razionale , statistica.

Se l’AD fa le veci della proprietà, il DS rispetta i paletti societari e l’allenatore chiede e ottiene i giocatori che può avere la creazione è piatta, passatemi il termine.



Noi stessi al Milan siamo stati testimoni di quanto affermo : quante volte Galliani, da amministratore delegato, andava a rompere le scatole al presidente Berlusconi, quindi alla proprietà, affinchè si facesse quello sforzo ulteriore sul mercato ma che poteva cambiare totalmente il destino del progetto sportivo?

Quante volte Galliani prendeva all’allenatore di turno certamente i giocatori che chiedeva ma non si faceva sfuggire le occasioni di mercato che potevano essere in linea coi disegni societari e perché c’è una linea guida che va oltre anche il contratto di un tecnico?

Basti solo pensare, giusto per fare un esempio, quando nell’estate del 2002 ci ritrovammo una rosa piena zeppa di trequartisti con un allenatore che fino a qualche anno prima nemmeno lo concepiva come figura.

Forse senza quella ‘dolce imposizione’ non sarebbe nato il milan dei ‘meravigliosi ‘e Ancelotti non avrebbe capito la sua strada e la sua ‘dimensione’.

Il talento dell’Ancelotti allenatore era come se fosse sopito, andava solo tirato fuori.
E ci hanno pensato i Seedorf, Rui Costa, Pirlo, Rivaldo, Kaka a fargli trovare la strada.


Anche Allegri se vogliamo è stato impregnato e formato da queste dinamiche e , anzi, il miglior Allegri lo abbiamo ammirato quando ha dovuto gestire campioni, talento , uomini.
Il tanto bistrattato acciughina che preferisce , secondo la leggenda, Van Bommel a Pirlo non è lo stesso che si ritrova Pirlo alla juve e lo fa giocare perno e mente del centrocampo assieme a Pogba e Vidal, in quella che , senza dubbi, è stata una delle mediane più forti e tecniche in Italia del recente passato?


Attenzione quindi a lasciarsi troppo andar con etichette e farsi fuorviare da valutazioni approssimative : un allenatore può avere una sua metodologia ma ogni società deve avere una sua anima e il pensiero calcistico non sempre è un bene che sia uno e uno solo.


Per questi e altri motivo un allenatore non sarà mai lo stesso su panchine diverse.

Per dinamiche particolari ora al Milan ci ritroviamo un allenatore e un DS che erano fermi al palo, fuori dal giro e dal calcio.
Allegri arriva in una squadra alla perenne ricerca di equilibri e che ha trasformato le partite in succoso materiale da highlights.

Il pensiero comune è che ora mezza rosa vada cestinata per costruire la squadra ideale di soldati per Allegri.
Ma davvero va fatto questo?

Eppure la storia ci dice non esattamente questo.

Un allenatore gestore potrebbe fare la fortuna di un gruppo qualitativo ma poco tattico , al netto chiaramente di un mercato che va comunque fatto e dovrà essere mirato e importante.



La storiella del calcio ‘semplice’ allegriano ha fatto ormai letteratura e innumerevoli sono i parallelismi fatti dal tecnico tra il calcio e il basket, con le giocate risolutive e gli 1vs1 decisivi che spettano ai campioni e che vanno a rompere gli equilibri in campo.
Se c’è una cosa che al Milan non mancano sono proprio i giocatori da 1vs e da giocate risolutive.


Il Milan e Allegri potrebbero essersi trovati al momento giusto ma attenzione a costruire la squadra per Allegri perchè potremmo ritrovarci un allenatore con le difficoltà del secondo ciclo alla Juve e un Milan alle prese con una rivoluzione costosa e drammatica che potrebbe impoverire tecnicamente la rosa.


La società abbia il coraggio ,anima e le ambizioni di proporre qualcosa, l’AD abbia il carattere di dare una linea, il DS abbia la lungimiranza di vedere un tecnico da smussare e Allegri capisca che nel calcio è meglio mettere un freno al talento che chiedere la giocata al mediano tattico.

Se per le prime due voci ho grossi dubbi mi auguro che l’asse Tare-Allegri sia costruttiva , di completamento ma non di allineamento.
Tare non dovrà costruire la squadra per Allegri ma dovrà avere il coraggio di dare in mano ad Allegri un materiale che lo esalti e lo migliori.
Il milan automaticamente ne uscirà più forte.

Quoto, alla fine stiamo rivoluzionando la rosa nell'anno in cui non ha senso farlo. Per me l'unico lato positivo di aver preso allegri è che forse avrebbe potuto gestire gente come theo, leao ecc e si sarebbe trovato una rosa, seppur con limiti, dotata comunque di buone/ottime individualità ( di sicuro superiori a quelle delle ultime juve che ha allenato). Vedendo le prime mosse sembrerebbe che si stia eliminando quel poco di qualità che aveva questa rosa per costruire un organico di soldatini e medi giocatori com'è stata la juve degli ultimi 4 anni.
 
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Quoto, alla fine stiamo rivoluzionando la rosa nell'anno in cui non ha senso farlo. Per me l'unico lato positivo di aver preso allegri è che forse avrebbe potuto gestire gente come theo, leao ecc e si sarebbe trovato una rosa, seppur con limiti, dotata comunque di buone/ottime individualità ( di sicuro superiori a quelle delle ultime juve che ha allenato). Vedendo le prime mosse sembrerebbe che si stia eliminando quel poco di qualità che aveva questa rosa per costruire un organico di soldatini e medi giocatori com'è stata la juve degli ultimi 4 anni.
Theo è in scadenza, devi per forza affrontarlo adesso il discorso.

A meno di rinnovarlo a cifre da top mondo, se lo merita?
 

Milanismo

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Theo è in scadenza, devi per forza affrontarlo adesso il discorso.

A meno di rinnovarlo a cifre da top mondo, se lo merita?
Ma infatti è quello il punto. Li vale gli 8 milioni richiesti per quello che si è visto negli ultimi due anni? Se accetta un rinnovo a cifre più basse sarebbe da tenere, ma piuttosto di rischiare di perderlo a zero come accaduto per altri allora grazie di tutto e tanti saluti...
 
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Tare ha un ruolo fondamentale, paradossalmente più di Allegri.
Se partono vendendo i big partono malissimo.
a me Tare come DS non mi dispiace. Di tutti quelli che avevano citato, l'ho sempre ritenuto il migliore per tanti diversi motivi.
Però su di lui ci sono 3 grossi punti interrogativi:

1) Ha fatto fino ad oggi il DS della Lazio, dove prendi Milinkovic, Luis Alberto, Felipe Anderson, ecc.... e puoi pure aspettarli 1-2 anni prima che diventino forti. Al Milan è già tanto se si aspetta le prime due amichevoli estive per decidere se uno va bene o meno. Ci sono gli acquisti "da Lazio" e ci sono gli acquisti "da Milan", che potrebbero pure essere gli stessi giocatori, ma l'aspettativa e i tempi di dimostrazione del valore sono completamente diversi tra i due club.
2) E' stato scelto da noi tra i primi nel ruolo di DS, salvo poi, sentirne altri prima di ritornare su di lui ed ufficializzarlo. Perchè? Chi non era convinto di questa scelta? Lui o noi? Insomma il rapporto non parte benissimo con grande convinzione.
3) Legato al punto 2), se un DS parte già non col 100% della fiducia ed accetta comunque il ruolo, avrà il 100% di libertà nell'operare (sempre ovviamente secondo alcuni paletti economici che hanno comunque tutti)? O pur di fare il DS al Milan, si è unito al "lato oscuro" ed è disposto a fare cose per le quali Maldini si è ad esempio opposto?
 
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a me Tare come DS non mi dispiace. Di tutti quelli che avevano citato, l'ho sempre ritenuto il migliore per tanti diversi motivi.
Però su di lui ci sono 3 grossi punti interrogativi:

1) Ha fatto fino ad oggi il DS della Lazio, dove prendi Milinkovic, Luis Alberto, Felipe Anderson, ecc.... e puoi pure aspettarli 1-2 anni prima che diventino forti. Al Milan è già tanto se si aspetta le prime due amichevoli estive per decidere se uno va bene o meno. Ci sono gli acquisti "da Lazio" e ci sono gli acquisti "da Milan", che potrebbero pure essere gli stessi giocatori, ma l'aspettativa e i tempi di dimostrazione del valore sono completamente diversi tra i due club.
2) E' stato scelto da noi tra i primi nel ruolo di DS, salvo poi, sentirne altri prima di ritornare su di lui ed ufficializzarlo. Perchè? Chi non era convinto di questa scelta? Lui o noi? Insomma il rapporto non parte benissimo con grande convinzione.
3) Legato al punto 2), se un DS parte già non col 100% della fiducia ed accetta comunque il ruolo, avrà il 100% di libertà nell'operare (sempre ovviamente secondo alcuni paletti economici che hanno comunque tutti)? O pur di fare il DS al Milan, si è unito al "lato oscuro" ed è disposto a fare cose per le quali Maldini si è ad esempio opposto?
Dalle scelte di Tare passa il destino di Allegri e quindi il nostro.
Tare deve capire dove questa rosa e allegri si incontrano.

È lì che scatta il clic.
 

Lineker10

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Dalle scelte di Tare passa il destino di Allegri e quindi il nostro.
Tare deve capire dove questa rosa e allegri si incontrano.

È lì che scatta il clic.
Dando per scontato che Tare e Allegri vedano le cose allo stesso modo...
Comunque siamo in alto mare adesso.
La rosa ha pochi giocatori decenti, dei quali almeno tre con un piede fuori dal Milan, in mezzo ad una schiera di cessi ed equivoci tattici.

Il lavoro da fare è tanto anche solo per dare un senso logico a questa rosa, che ora come ora è un'accozzaglia senza capo ne coda.
 
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Dalle scelte di Tare passa il destino di Allegri e quindi il nostro.
Tare deve capire dove questa rosa e allegri si incontrano.

È lì che scatta il clic.
Ma l'AD ha "l'ultima parola", e lo sai benissimo anche tu. Dopo aver voluto fare il protagonista la scorsa stagione, e aver dichiarato, testuali parole, "il mercato lo fa la società, non il DS", davvero possiamo ora immaginarlo mentre resta in ufficio silenzioso a sottoscrivere la strategia di Tare?
 
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