Dio esiste?

Dio esiste?

  • Si

    Voti: 12 29.3%
  • No

    Voti: 20 48.8%
  • Forse

    Voti: 9 22.0%

  • Votanti
    41

Ciora

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Continui a fare giri di parole ma non rispondi al punto della questione.

La Fortuna esiste? SI (se uno mi dice no chiudo anche il discorso perché nega la realtà più ovvia)
Influenza la vita? SI
Io posso influenzare la mia Fortuna? Questo non lo sa nessuno..esistono molte teorie che a loro dire dimostrano che l'atteggiamento mentale influenza la fortuna..non so se sia vero

Quindi su quale base uno può ritenere "fesso" chi spera o prega o ha fede? Soprattutto se quella persona anche solo trae un beneficio mentale dal suo stato di Fede..perché vive più fiducioso magari..
Ma soprattutto non abbiamo elementi per smentirlo

Inoltre stiamo attenti a spingere all'estremo concetti come la causalità tanto cara agli scienziati, perché se tutto è in conseguenza di qualcosa allora, all'estremo, potremo dire che il primo vagito di un bambino ne determina l'intera vita..con buona pace del libero arbitrio e tutto il resto.

Non capisco il senso di citare i filosofi, che spesso appunto hanno speso la vita interrogandosi su questioni legate all'io interiore dell'uomo e alla sua sperimentazione del divino, e a rispondere a domande come "cos'è davvero un uomo" che con la scienza non centrano nulla

Se poi per te invece tutto è semplice, misurabile e spiegabile e altrimenti non esiste ok, rispetto il tuo punto di vista..ma per me è limitato.

Ribadisco perché sia chiaro: io ho massima stima per chi studia la scienza e spiega i fenomeni dell'esistenza e spero ne spieghino sempre di più.

Ma sono anche certo che alcune cose non potranno mai essere spiegate. Nessuno potrà mai dirci cosa c'è dopo la morte, ma non significa per forza che non ci sia nulla. Anche perché se noi vediamo la morte in prima persona e non come un fattore legato ad altri, capiamo che il nulla in cui precipiteremmo sarebbe un nulla cosmico, dato che l'esistenza per ognuno è un fattore individuale.
Sinceramente quella dimensione di Nulla credo sia incomprensibile per chiunque.


Ho risposto nel post sopra su cosa sia la sorte (sostituiscila con fortuna se non ti è chiaro).
Se credi che la fortuna sia un concetto soprannaturale e deterministico in cui ci sono forze che prescrivono che certi eventi si verifichino nella stessa maniera in cui le leggi della fisica prescrivono che si verifichino determinati eventi di tipo fisico, ti affidi al pensiero magico: è un'idea che stabilisci a priori senza fornire alcun nesso causale. In questo caso mancano le basi per un corretto dibattito logico e può valere tutto.
Tutto il corollario che segue si basa su assunti che non hanno relazioni causali ma sono nutriti da credi popolari, leggende, paure e ansie radicate. Libero di continuare a credere in ciò che vuoi.
Questo è un limite tangibile e sì, verificabile: ci sono tantissime persone che si rovinano credendo a cose simili. Questi concetti sono i primi che vengono insegnati nelle comunità di dipendenza dal gioco.
Senza considerare i bias di conferma che le persone formano sulla propria vita che estromettono automaticamente dal fare esperienze positive o a crollare e dare di matto a quelle negative.
 

Milanforever26

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Concordo.

Fortuna e casualità sono termini inventati da noi, per spiegare i vari aspetti della nostra esperienza in questo mondo, e sono quasi completamente soggettivi. Sono semplici fenomeni che fanno parte della nostra esistenza, ed io per esempio posso ritenermi fortunato a tifare Milan (!) quando poi me ne succede di tutto i colori sul lavoro, o in amore, ma non ci faccio caso.

Per quanto riguarda il Nulla (N maiuscola), il nulla cosmico, beh, credo sia difficile per chiunque spiegarlo in maniera scientifica. Io trovo difficoltà difficoltà persino ad immaginarlo. Non esiste l'universo, non esiste materia, nulla. Il Nulla, appunto. C'è chi dice con contorte teorie che il Nulla non può esistere, per motivi di autoconsistenza interna di leggi logiche.

Ma purtroppo le leggi valgono all'interno del nostro mondo, e non è detto che cessino di esistere. Chi ha fatto sì che le leggi siano valide? Il Nulla vuol dire anche assenza di leggi. Quindi esiste l'assenza di leggi ... e quindi esiste qualcosa ... boh, non ci capisco più niente.

Il nulla lo puoi spiegare solo per negazione, come "assenza di..." altrimenti è un concetto privo di senso.

Tieni presente che quando parlavo di nulla intendevo la situazione di post morte, che se vista soggettivamente ha due situazioni:
1 - esiste qualcosa dopo la morte, quindi la vita non è tutta qui
2 - la morte è la fine di tutto, il problema è questa affermazione prevede una situazione in cui al momento del decesso noi ci trasformiamo appunto in "nulla"..prova ad immaginare quell'istante se puoi, una frazione di secondo prima esisti coscientemente, poi resta solo una carcassa. "Tu" dove sei finito a quel punto?

Io ho visto la morte in presa diretta, per mia esperienza l'impressione che ho avuto è stata che al momento della morte "qualcosa" sia uscito dall'involucro di carne..non so come altro spiegarlo.

Per me inoltre il modo in cui uno muore influenza cosa vi è dopo..ecco perché arrivare sereni e preparati alla morte sarebbe preferibile..purtroppo molte morti sono morti violente
 

gabri65

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Il nulla lo puoi spiegare solo per negazione, come "assenza di..." altrimenti è un concetto privo di senso.

Tieni presente che quando parlavo di nulla intendevo la situazione di post morte, che se vista soggettivamente ha due situazioni:
1 - esiste qualcosa dopo la morte, quindi la vita non è tutta qui
2 - la morte è la fine di tutto, il problema è questa affermazione prevede una situazione in cui al momento del decesso noi ci trasformiamo appunto in "nulla"..prova ad immaginare quell'istante se puoi, una frazione di secondo prima esisti coscientemente, poi resta solo una carcassa. "Tu" dove sei finito a quel punto?

Io ho visto la morte in presa diretta, per mia esperienza l'impressione che ho avuto è stata che al momento della morte "qualcosa" sia uscito dall'involucro di carne..non so come altro spiegarlo.

Per me inoltre il modo in cui uno muore influenza cosa vi è dopo..ecco perché arrivare sereni e preparati alla morte sarebbe preferibile..purtroppo molte morti sono morti violente

Beh, io l'esperienza più vicino alla morte che ho vissuto è quando mi hanno operato ... Al momento dell'anestesia, come cadere dentro un pozzo senza fine, con la luce che si allontanava velocemente ... Poi mi sono svegliato, ma non mi sono sentito morto completamente durante il sonno, al risveglio c'era una lieve sensazione di tempo trascorso.

Cosa c'è dopo e tu dove finisci, credo sia l'interrogativo per definizione, sarò banalissimo. I ricordi e le emozioni vissute ci sembrano tangibili come una pietra adesso, possibile che si disintegrino quando il tuo debole contenitore di carne cessa di funzionare? Qui entriamo nella speculazione più pura, c'è un solo modo di saperlo. Ma trovo inverosimile, pur da persona di stampo scientifico, ridurlo a fredde leggi o equazioni quantistiche. Forse c'è dell'altro, proprio tutta un'altra cosa.
 

Milanforever26

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Ho risposto nel post sopra su cosa sia la sorte (sostituiscila con fortuna se non ti è chiaro).
Se credi che la fortuna sia un concetto soprannaturale e deterministico in cui ci sono forze che prescrivono che certi eventi si verifichino nella stessa maniera in cui le leggi della fisica prescrivono che si verifichino determinati eventi di tipo fisico, ti affidi al pensiero magico: è un'idea che stabilisci a priori senza fornire alcun nesso causale. In questo caso mancano le basi per un corretto dibattito logico e può valere tutto.
Tutto il corollario che segue si basa su assunti che non hanno relazioni causali ma sono nutriti da credi popolari, leggende, paure e ansie radicate. Libero di continuare a credere in ciò che vuoi.
Questo è un limite tangibile e sì, verificabile: ci sono tantissime persone che si rovinano credendo a cose simili. Questi concetti sono i primi che vengono insegnati nelle comunità di dipendenza dal gioco.
Senza considerare i bias di conferma che le persone formano sulla propria vita che estromettono automaticamente dal fare esperienze positive o a crollare e dare di matto a quelle negative.

Secondo me stiamo proprio dicendo due cose diverse..

Tu dici che la sorte è una superstizione..semmai io posso accettare sia superstizione pensare di poterla influenzare, ma che la sorte invece esista e sia determinante nella vita è un dato di fatto.

Esistono persone che vengono colpite da un fulmine..per il calcolo della probabilità può succedere, ma il fatto che capiti a tizio cambierà per sempre la sua vita (se resta vivo) e di contro anche quella di chi avrà modo di entrare in contattato con lui.
Ma potrei farti l'esempio di una botta di fortuna anche..il concetto non cambia.

Questo dimostra che l'esistenza ha delle variabili esterne che la influenzano che non si possono calcolare ne prevedere.

Poi come tutte le cose anche la Fede può portare a delle distorsioni negative..ma c'è anche chi tramite la Fede compie cose incredibili

In ogni caso ripeto che rispetto il tuo punto di vista anche se per me sei troppo convinto delle tue convinzioni..magari un giorno un evento a te inspiegabile ti farà cambiare punto di vista
 

Milanforever26

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Beh, io l'esperienza più vicino alla morte che ho vissuto è quando mi hanno operato ... Al momento dell'anestesia, come cadere dentro un pozzo senza fine, con la luce che si allontanava velocemente ... Poi mi sono svegliato, ma non mi sono sentito morto completamente durante il sonno, al risveglio c'era una lieve sensazione di tempo trascorso.

Cosa c'è dopo e tu dove finisci, credo sia l'interrogativo per definizione, sarò banalissimo. I ricordi e le emozioni vissute ci sembrano tangibili come una pietra adesso, possibile che si disintegrino quando il tuo debole contenitore di carne cessa di funzionare? Qui entriamo nella speculazione più pura, c'è un solo modo di saperlo. Ma trovo inverosimile, pur da persona di stampo scientifico, ridurlo a fredde leggi o equazioni quantistiche. Forse c'è dell'altro, proprio tutta un'altra cosa.

Tieni presente che durante l'anestesia tu continui ad avere normale attività cerebrale che è quella che elabora e quindi genera le sensazioni..
Dopo la morte non più..secondo me nella morte avviene il distacco dall'esistenza sensoriale..ma potrebbe anche essere che si psenga la luce e boom, zero.
 

gabri65

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Tieni presente che durante l'anestesia tu continui ad avere normale attività cerebrale che è quella che elabora e quindi genera le sensazioni..
Dopo la morte non più..secondo me nella morte avviene il distacco dall'esistenza sensoriale..ma potrebbe anche essere che si psenga la luce e boom, zero.

Sisi certo, era solo quanto di più simile ho sperimentato. Boom zero può essere, ovviamente. Ma rimane l'enorme punto di domanda di a cosa è servita questa esperienza.

Boom, zero ... oppure Boom, Dio, qualsiasi cosa sia.
 

7vinte

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Tieni presente che durante l'anestesia tu continui ad avere normale attività cerebrale che è quella che elabora e quindi genera le sensazioni..
Dopo la morte non più..secondo me nella morte avviene il distacco dall'esistenza sensoriale..ma potrebbe anche essere che si psenga la luce e boom, zero.

Sono interessanti le esperienze NDE, di pre morte, che sono frequenti, le prime raccontate da Platone, chr sono quasi tutte uguali, anche per atei e neurochirurghi. La cosa interessante è che molte avvengono in un cima profondo, a cervello spento del tutto (libro: Milioni di Farfalle)
 

Ciora

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Secondo me stiamo proprio dicendo due cose diverse..

Tu dici che la sorte è una superstizione..semmai io posso accettare sia superstizione pensare di poterla influenzare, ma che la sorte invece esista e sia determinante nella vita è un dato di fatto.

Esistono persone che vengono colpite da un fulmine..per il calcolo della probabilità può succedere, ma il fatto che capiti a tizio cambierà per sempre la sua vita (se resta vivo) e di contro anche quella di chi avrà modo di entrare in contattato con lui.
Ma potrei farti l'esempio di una botta di fortuna anche..il concetto non cambia.

Questo dimostra che l'esistenza ha delle variabili esterne che la influenzano che non si possono calcolare ne prevedere.

Poi come tutte le cose anche la Fede può portare a delle distorsioni negative..ma c'è anche chi tramite la Fede compie cose incredibili

In ogni caso ripeto che rispetto il tuo punto di vista anche se per me sei troppo convinto delle tue convinzioni..magari un giorno un evento a te inspiegabile ti farà cambiare punto di vista

Ma quella che chiami sorte è la...vita :lol:

Ci sono quasi otto miliardi di persone a cui accadono continuamente eventi casuali e apparentemente inspiegabili. A qualcuno in questo momento stanno succedendo eventi soggettivamente o oggettivamente favorevoli e ad altri no. La fortuna per come è intesa volgarmente è una superstizione; è un termine folcloristico che sta per evento casuale a cui tanti danno significati deterministici ma non è nulla di mistico. Shit may or may not happen.
Qualcuno diceva che nel lungo periodo siamo tutti morti. :)
 

7vinte

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Sisi certo, era solo quanto di più simile ho sperimentato. Boom zero può essere, ovviamente. Ma rimane l'enorme punto di domanda di a cosa è servita questa esperienza.

Boom, zero ... oppure Boom, Dio, qualsiasi cosa sia.

Quando scoprirete che Dio è quello cristiano aspetto le vostre scuse, mi segno i nick :asd:
 
W

Wildbone

Guest
Quella che voi chiamate fortuna o sorte è semplicemente il caos dell'esistenza.
Purtroppo, non essendo esseri onniscienti, pecchiamo di diversi strumenti utili a sondare la realtà che ci circonda, ergo non siamo in grado di tenere sotto controllo o ricostruire per filo e per segno l'insieme di cause che hanno portato a un determinato evento.

Se ottengo una promozione, non è fortuna, non è sorte: è una serie di azioni e reazioni, una catena di eventi che ha portato a un risultato. Bastava una piccola variazione, anche un evento insignificante, e quel risultato sarebbe potuto mutare completamente. Chiaro che la suddetta promozione non dipende solo da me (che, nel mio piccolo, posso studiare, fare ricerche, inviare il curriculum... insomma, fare ciò che è in mio potere per raggiungere un obiettivo), ma anche da azioni e reazioni esterne, esuli dal mio controllo. Ma non è che questo controllo ce l'ha dio o una chissà quale entità: ce la può avere un'altra persona (colui che sceglie il personale di un'azienda, ad esempio, oppure l'altra persona che manda il curriculum per la stessa posizione), ce l'ha la natura (magari il giorno del colloquio viene una tromba d'aria e non puoi presentarti; esempio stupido, ma giusto per dire che le possibilità sono davvero infinite).

Molti danno la colpa alla cosiddetta fortuna perché, come dicevo, non siamo in grado di ricostruire la catena degli eventi, non avendo gli strumenti adatti per farlo (ad esempio, ci servirebbe la possibilità di viaggiare nel tempo). Ma ciò non toglie che quella catena di eventi c'è, perché è impossibile che un evento reale, concreto, tangibile (come la promozione, o una malattia), siano frutto del caso o di un intervento "esterno" all'esistente. Io vivo la mia vita con questa consapevolezza, facendo il possibile per indirizzarla.
 
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