Diffida Yonghong Li per impedire la cessione del Milan.

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Repubblica in edicola: Nella lotta tra Investcorp e Redbird, spunta la novità: la diffida inviata il 26 aprile scorso a Elliott (e per conoscenza a Investscorp, Red Bird non era ancora spuntata all’orizzonte) dai legali dell’imprenditore residente a Hong Kong. Per ora si può paragonare al classico granellino di sabbia nell’ingranaggio. Ma rischia di avere effetti più seri la lettera, da due settimane senza risposta, con cui Li diffida Elliott dall’intraprendere iniziative (lo sarebbe il closing con Investcorp o Red Bird) potenzialmente in grado di inficiare l’azione legale in corso dal maggio 2021. Si tratta della causa nella quale Li chiede al fondo 319 milioni di euro. La cifra è la differenza tra i 600 milioni del valore presunto del Milan nel luglio 2018 (quando il fondo creditore diventò padron del club per il mancato pagamento di 32 milioni da parte di Li) e i 281 milioni del credito di Elliott, che nel 2017 finanziò il closing all’imprenditore, in difficoltà a reperire i soldi residui per chiudere l’affare con Fininvest, la holding di Berlusconi. I tempi abituali delle sentenze lussemburghesi non sono brevi. Tuttavia, in assenza di garanzie, Yonghong Li potrebbe in teoria fa- re salire di tono la causa, chiedendo al tribunale di invalidare il passaggio di proprietà del 2018. All’epoca Project Red Black, il veicolo lussemburghese di Elliott, aveva in pegno dalla Rossoneri Sport Limited della cordata di Li le azioni del Milan e le due società costituite ad hoc come garanzia del finanziamento accordato nel 2017 da Elliott (308 milioni, di cui 180 a Li e 128 al club per il calciomercato). Elliott non accettò la proroga chiesta dal debitore, che proprio in quei giorni stava trattando la cessione del Milan a un magnate dell’est Europa rimasto misterioso (potrebbe trattarsi dell’uzbeko naturalizzato russo Alisher Usmanov). Con l’escussione del pegno il club passò dunque al fondo della famiglia Singer, che 4 anni dopo ne tratta la vendita. Yonghong Li teme che possa essere vanificata la sua richiesta economica, il cui nodo è il valore del Milan nel 2018: 740 milioni fu la cifra dell’accordo Li-Fininvest nel 2017, oggi sarebbe di 1-1,2 miliardi

Investcorp o Redbird nel futuro? Le news QUI -) https://www.milanworld.net/threads/...e-o-ce-redbird-le-offerte.115896/post-2645148
 

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Vi posto un'immagine che riassume tutta questa vicenda

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Repubblica in edicola: Nella lotta tra Investcorp e Redbird, spunta la novità: la diffida inviata il 26 aprile scorso a Elliott (e per conoscenza a Investscorp, Red Bird non era ancora spuntata all’orizzonte) dai legali dell’imprenditore residente a Hong Kong. Per ora si può paragonare al classico granellino di sabbia nell’ingranaggio. Ma rischia di avere effetti più seri la lettera, da due settimane senza risposta, con cui Li diffida Elliott dall’intraprendere iniziative (lo sarebbe il closing con Investcorp o Red Bird) potenzialmente in grado di inficiare l’azione legale in corso dal maggio 2021. Si tratta della causa nella quale Li chiede al fondo 319 milioni di euro. La cifra è la differenza tra i 600 milioni del valore presunto del Milan nel luglio 2018 (quando il fondo creditore diventò padron del club per il mancato pagamento di 32 milioni da parte di Li) e i 281 milioni del credito di Elliott, che nel 2017 finanziò il closing all’imprenditore, in difficoltà a reperire i soldi residui per chiudere l’affare con Fininvest, la holding di Berlusconi. I tempi abituali delle sentenze lussemburghesi non sono brevi. Tuttavia, in assenza di garanzie, Yonghong Li potrebbe in teoria fa- re salire di tono la causa, chiedendo al tribunale di invalidare il passaggio di proprietà del 2018. All’epoca Project Red Black, il veicolo lussemburghese di Elliott, aveva in pegno dalla Rossoneri Sport Limited della cordata di Li le azioni del Milan e le due società costituite ad hoc come garanzia del finanziamento accordato nel 2017 da Elliott (308 milioni, di cui 180 a Li e 128 al club per il calciomercato). Elliott non accettò la proroga chiesta dal debitore, che proprio in quei giorni stava trattando la cessione del Milan a un magnate dell’est Europa rimasto misterioso (potrebbe trattarsi dell’uzbeko naturalizzato russo Alisher Usmanov). Con l’escussione del pegno il club passò dunque al fondo della famiglia Singer, che 4 anni dopo ne tratta la vendita. Yonghong Li teme che possa essere vanificata la sua richiesta economica, il cui nodo è il valore del Milan nel 2018: 740 milioni fu la cifra dell’accordo Li-Fininvest nel 2017, oggi sarebbe di 1-1,2 miliardi

Investcorp o Redbird nel futuro? Le news QUI -) https://www.milanworld.net/threads/...e-o-ce-redbird-le-offerte.115896/post-2645148
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Dopo aver perso la possibilità di finire in ottime mani quali quelle di Al Thani, Al Maktoum, Usmanov ecc, speriamo che ci vada bene almeno questa volta.
 
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Onestamente c'è qualcosa che non quadra nella ricostruzione.
Se YL si limita a chiedere una somma di denaro la vendita del Milan, slavo sostenere che Elliott poi potrebbe distrarre la somma e non avere soldi, appare irrilevante, anzi magari lo aiuta anche nella causa.
Se dovesse contestare la validità del passaggio di proprietà potrebbe in astratto essere diverso.
 

Swaitak

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Eh basta Silvio!! o Milan o Monza ,decidi!
 
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Silenzio (contro la) stampa.
 
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