Mi spiace perché è un ragazzo d'oro. Ho sempre individuato limiti che ne fanno un giocatore incompleto, ai più alti livelli. Quando gioca bene lo riconosco, ma i grandi limiti rimangono, limiti che a differenza di altri suoi colleghi non possono essere colmati, né nascosti, che de facto costituiscono un grossissimo problema in molte situazioni di gioco. Per dirne solo una, in protezione palla spalle alla porta con l'uomo addosso sono 9 palloni persi su 10. Col pallone in uscita dall'area, se c'è lui a raccogliere la sfera (specialmente quando alta) ed è pressato è un rischio costante. Si potrebbe andare avanti.
Ha anche evidenti pregi, ma non bastano, non bastano in una società come il MIlan che vuol tornare grande, tanto meno in un Milan da Champions nel calcio fisico e intenso di oggi.
Quando parlo di attacco povero non mi riferisco ai numeri complessivi di squadra in stagione, per i quali incide in grossa misura il sistema squadra più che i singoli, ma proprio alla qualità individuale, specialmente di alcuni dei nostri del reparto avanzato che, a mio modesto parere, non sarebbero titolari in nessuna delle big del nostro campionato, e nemmeno sarebbero presi in considerazione per la panchina in altre realtà europee. Gli unici due che presi individualmente possono essere un fattore anche in altre realtà, indipendentemente dal sistema squadra, sono il fenomenale Leao e l'incostante Rebic.